La seconda volta della super macchia solare

Il disco solare dove è visibile la regione attiva AR2209. Crediti: SDO/HMI/NASACambia il suo nome ma la sua attività si annuncia ancora elevata, per cui ci aspettiamo altri fenomeni di una certa intensità. E' la gigantesca regione solare attiva ora denominata AR2209, da poco tornata visibile sul disco solare. Un'ottima occasione per gli scienziati riuniti a Liegi per la Space Weather Week, che testeranno i loro modelli di previsione dell'attività solare su AR2209 e ci daranno informazioni in tempo reale sulla sua evoluzione Continue reading

Grandi e piccoli, tutti per Rosetta

Bimbo&RosettaLa serata ha avuto una doppia anima, così come saranno d'ora in poi le serate dell'Osservatorio di Roma: un'attività rivolta agli adulti, agli appassionati di astronomia, e un evento AstroKids, in parallelo, per divertire insegnando Continue reading

Energia: riscaldamenti al via, i "consigli" degli esperti ENEA contro sprechi e caro-bollette

Dalla metà novembre ormai in quasi tutti i Comuni italiani è possibile accendere i riscaldamenti. Per aiutare i consumatori a conoscere le nuove norme di legge [1] sui limiti di temperatura, la sicurezza e il libretto di caldaia,  l’ENEA ha preparato una guida on line e un breve 'kit’ con i suggerimenti per evitare sprechi di calore e, quindi, inutili spese nelle bollette.
 
‘'Bastano pochi semplici accorgimenti per non sprecare calore e, allo stesso tempo, non rinunciare al benessere di una buona temperatura domestica – sottolineano gli esperti  dell’Unità Efficienza Energetica dell’ENEA- Ad esempio è importante che i termosifoni non siano coperti da tende,  rivestimenti, mobili; attenzione anche a non aprire le finestre quando il riscaldamento è acceso, a chiudere la valvola dei termosifoni nei locali non abitati. Molto importante è anche abbassare le tapparelle appena si fa buio. Chi ha il riscaldamento autonomo si ricordi di spegnerlo un’ora prima di andare a dormire o di uscire di casa, per sfruttare il calore immagazzinato nei muri. E ancora, installare  valvole termostatiche sui singoli radiatori consentirebbe risparmi fino al 15% delle spese di riscaldamento''.
 
L’ENEA indica anche 5 ‘’regole base’’ per rispettare le nuove norme sui limiti di temperatura, sicurezza e libretto di caldaia,   La regola n.1 degli  esperti dell’Agenzia per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile è ‘attenzione al termometro’, ovvero alla temperatura dei termosifoni. In ogni caso non deve  superare i 20 gradi nelle case e i 18 negli  immobili industriali e artigianali; sono tuttavia previsti due gradi di tolleranza.
 
Attenzione anche (ed è la regola n.2) alle fasce orarie entro cui è consentito accendere i termosifoni: nello specifico (fascia C) è 10 ore totali giornaliere, dalle 5 del mattino alle 23 di notte, con la possibilità di suddividerle su due turni.
La regola n.3 riguarda il nuovo libretto di impianto,  in vigore dallo scorso  15 ottobre. Si tratta di una sorta di “carta di identità”  dell’impianto che lo segue in tutta la sua vita, dalla messa in funzione alla sua eventuale rottamazione finale, riportando   tutti i controlli e le sostituzioni di componenti effettuate. Il nuovo documento sostituisce i modelli precedenti ma deve necessariamente avere in allegato anche il vecchio (o i vecchi) libretti.
Il nuovo libretto è composto da più schede assemblabili a seconda della tipologia d’impianto, servirà anche agli Enti Locali per aggiornare il “catasto” degli impianti  sul territorio, sia quelli condominiali sia quelli presso le singole abitazioni. Non c’è una scadenza per richiedere il nuovo libretto che potrà essere rilasciato in occasione della prima manutenzione programmata.
 
La regola n.4 riguarda gli interventi di manutenzione e controllo che devono obbligatoriamente essere svolti da manutentori abilitati, con scadenze  indicate per scritto dall’installatore nel caso di nuovi impianti, mentre per quelli già esistenti dal manutentore stesso. E’ indispensabile  che sia un tecnico specializzato a stabilire frequenza dei controlli ed esigenze di manutenzione sulla base delle condizioni dell’impianto e della documentazione tecnica del costruttore dell’apparecchio.
‘’L’obbligo di provvedere a una corretta manutenzione, nel rispetto delle modalità di legge è in capo al responsabile dell'impianto, ovvero l'occupante dell'abitazione a qualunque titolo: proprietario o l’affittuario – sottolinea Mauro Marani dell’Unità efficienza energetica ENEA -  Nei condomini con riscaldamento centralizzato, la responsabilità è dell'amministratore che può delegarla  ad un terzo responsabile, tipicamente un’azienda specializzata’’.
 
La regola n.5 è, “ricordate di inviare il Rapporto di efficienza energetica dell’impianto agli Enti Locali preposti per le  verifiche del rispetto dell'efficienza energetica”. Infatti, a seconda della tipologia di impianto cambia la periodicità dell’invio all’Ente Locale di riferimento. L’obbligo è in capo al manutentore o al  terzo responsabile.
In particolare,  per gli impianti di riscaldamento con potenza compresa tra 10 e 100 kW, tra cui rientrano tutti quelli domestici e quelli dei piccoli condomini, il Rapporto dovrà essere inviato   ogni 2 anni se si tratta di impianti termici alimentati a combustibile solido o liquido;  ogni 4 anni se si tratta di impianti a gas metano o GPL.Se la potenza della caldaia è maggiore di 100 kW i tempi si dimezzano.
 
L’ENEA, in collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Economico e il CTI - Comitato Termotecnico Italiano, ha predisposto anche le Linee Guida per facilitare l’applicazione della normativa sui controlli per l’efficienza energetica (DPR 74/2013), che costituiscono un riferimento per le regioni o per le autorità competenti.
L’ENEA, inoltre, supporta  il MiSE nell’informazione ai cittadini, agli operatori del settore e alla Pubblica Amministrazione; per conto delle Amministrazioni Locali cura la formazione e il rilascio dell'attestato di idoneità tecnica ai professionisti abilitati ai controlli (ad oggi più di 1600)  che operano su tutto il territorio nazionale.


Le Linee Guida sono consultabili online ai seguenti link:
http://www.efficienzaenergetica.enea.it/doc/aspetti-comuni-sezione-regionale/Linee_guida_ispezioni_impianti_termici_DPR_74_2013.pdf
 
http://www.sviluppoeconomico.gov.it

[1]  Il DPR 74/2013 su "Conduzione, manutenzione, controllo e ispezioni degli impianti di climatizzazione invernale ed estiva degli edifici".

 

 


Roma, 14 Novembre 2014 Continue reading

La ‘fabbrica’ di neutrini

L'immagine ripresa da Chandra attorno alla regione centrata su Sagittarius A*. Credit: NASA/CXC/Univ. of Wisconsin/Y.Bai. et al.I neutrini di IceCube? Tutta colpa di Sagittarius A*. E' quanto emerge da uno studio recente pubblicato su Physical Review D per cui un gruppo di astronomi hanno riscontrato una correlazione tra l'emissione di un potente outburst provenire dal buco nero supermassiccio al centro della nostra galassia e un evento significativo registrato dal telescopio del Polo Sud. Continue reading

Avviso di indagine di mercato per l’affidamento di servizi/fornitura inerenti “Involucri segmentati per la propulsione solida”

Affidamento di servizi/fornitura inenerenti "Involucri segmentati per la propulsione solida". Procedura negoziata ai sensi di quanto previsto dall'art. 19 co. 1 lett. f) e dall'art. 27 del D. Lgs. 163/06 (Codice dei Contratti). 


Scadenza: 10 dicembre 2014, ore 12.00. 

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Gli effetti della cometa Siding Spring sull’atmosfera di Marte

Tre sonde dedicate allo studio del Pianeta Rosso hanno avuto recentemente la possibilità di condurre osservazioni molto ravvicinate di una cometa che ha compiuto un fly-by di Marte.

La particolare circostanza si è presentata lo scorso 19 ottobre e le sonde in questione sono Mars Express dell’ESA e Mars Atmosphere and Volatile Evolution Mission (MAVEN) e Mars Reconnaissance Orbiter (MRO) della NASA.

C/2013 A1 Siding Spring, cometa proveniente dalla Nube di Oort, una delle regioni più remote del Sistema Solare, si è avvicinata al Pianeta Rosso entro un raggio di 139.500 chilometri, una distanza che è meno della metà di quella che separa la Terra dalla Luna.

I dati raccolti dalle tre sonde hanno evidenziato che i detriti provenienti dalla cometa hanno influenzato la ionosfera di Marte con l’aggiunta di un forte strato di ioni, mentre le polveri di Siding Spring sono state vaporizzate nell’atmosfera del pianeta con un conseguente sciame meteorico.

Questi detriti hanno provocato quindi un cambiamento temporaneo, ma significativo, nella parte superiore dell’atmosfera di Marte e probabilmente hanno causato anche delle perturbazioni più a lungo termine. L’incontro tra Marte e Siding Spring ha permesso agli studiosi di raccogliere preziose informazioni anche sulle proprietà del nucleo della cometa.

Il singolare “appuntamento” tra i due corpi celesti è stato documentato dalle tre sonde in differenti maniere.

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Missione Rosetta: soddisfazione dell’Agenzia Spaziale Italiana per i risultati del lander Philae

Dopo una notte di lungo lavoro, il lander Philae ha concluso la prima fase scientifica con grande entusiasmo della comunità scientifica internazionale e soprattutto italiana.
La missione dell’Esa Rosetta si è confermata come un programma di grandissimo successo. Tutto ha funzionato, compreso il Drill SD2 di costruzione italiana. Ora Philae è stato messo a dormire, se andrà tutto di nuovo come i tecnici prevedono, sarà risvegliato tra qualche mese appena i pannelli solari ricominceranno a produrre energia.

“Anche nella non prevista posizione in cui Philae è atterrato – ricorda il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, prof. Roberto Battiston - tutto ha funzionato a regolarmente. Il drill italiano e gli altri strumenti hanno fornito dati unici sulla natura della cometa. È un momento straordinario nel quale questo piccolo oggetto a cavallo di una cometa è riuscito nel suo arduo compito farci sognare e darci tanta scienza”.

"Inizia ora la fase di analisi dei dati scientifici, sarà un lavoro difficile ma eccitante, dal quale ci aspettiamo grandi risposte. " ci conferma Enrico Flamini, Coordinatore scientifico dell'ASI e a suo tempo con Raffaele Mugnuolo sempre dell'ASI, uno dei progettisti di Philae.

Nelle due fasi operative Separation Descent and Landing e First Science Sequence, tutti gli strumenti scientifici a bordo del lander hanno acquisito – ricorda Mario Salatti dell’ASI, dal Lander Control Center di Colonia - dati almeno una volta. Per quanto le sequenze operative abbiano dovuto essere modificate sostanzialmente per far fronte alla situazione non nominale del lander sulla cometa, gli obiettivi per cui Philae è stato progettato sono stati raggiunti con successo.
La fase operativa successiva all’esaurimento della batteria principale, definita Long Term Science, può iniziare quando la batteria secondaria sarà nuovamente caricata mediante i pannelli solari a bordo: dato l’assetto di Philae sulla superficie della cometa, ciò avverrà di certo più in là nel tempo di quanto previsto.

“La posizione finale di Philae, raggiunta in maniera così rocambolesca, rappresenta – sottolinea Salatti - un ricovero ideale da un punto di vista termico in attesa che nei prossimi mesi la crescente irradiazione solare, quando Churyumov-Gerasimenko si avvicinerà sempre più al Sole, permetta di tornare ad essere operativi”.

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1st CSES Satellite Workshop

CSES (China Seismo-Electromagnetism Satellite) è la prima piattaforma spaziale del sistema cinese di monitoraggio sismico, finanziata dalla CNSA (China National Space Administration), e ad essa è stato dedicato un workshop internazionale che, co-organizzato dall’Agenzia Spaziale Italiana, si è tenuto a Pechino dal 13 al 16 novembre scorsi.

CSES ha a bordo 8 strumenti per la misura del campo elettromagnetico, i parametri del plasma ionosferico e le particelle alle alte energie.

I principali obiettivi della missione sono l’identificazione delle perturbazioni ionosferiche collegate con i terremoti di forte intensità, lo studio dei meccanismi di accoppiamento tra litosfera-atmosfera e ionosfera e l’esplorazione di nuove tecniche per il monitoraggio e la predizione a breve termine dei terremoti.

La realizzazione della missione prevede il coinvolgimento di numerosi centri, università e istituti di ricerca cinesi e la cooperazione internazionale con l’Austria e l’Italia.

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