INAF

Thales Alenia Space punta i riflettori sulla CO2

Carb-Chaser sarà la prossima serie di satelliti costruiti da Thales Alenia Space per monitorare le emissioni locali di anidride carbonica. Assieme a Microcarb e CO2M, che misureranno le emissioni globali e regionali, aiuterà ad avere una visione completa su come intervenire per garantire il mantenimento di adeguati livelli di carbonio, in vista di una riduzione progressiva Continue reading

Acqua nelle profondità di Urano e Nettuno?

Uno scienziato planetario dell'Università della California, Berkeley, ha proposto una nuova teoria per spiegare cosa si nasconde sotto le spesse atmosfere dei giganti ghiacciati del Sistema solare. Le simulazioni hanno svelato una configurazione dell’interno dei due pianeti che riproduce i campi gravitazionali misurati da Voyager 2 e spiega gli insoliti campi magnetici rilevati. I dettagli su Pnas Continue reading

Proba-3: il 4 dicembre il lancio dall’India

Una coppia di satelliti in formazione a una distanza di circa 150 metri l'uno dall'altro con un margine di errore di appena un millimetro: è così che la missione Proba-3 dell’Esa produrrà quasi quotidianamente eclissi di Sole artificiali lunghe fino a sei ore. Obiettivo: studiare la corona solare. Fondamentale il contributo dei ricercatori dell’Inaf di Torino, che hanno progettato e realizzato filtri e sensori d’ombra Continue reading

Procedura di selezione pubblica, per titoli ed eventuale colloquio, per il conferimento di un Assegno per lo svolgimento di attività di ricerca di tipologia “Post Dottorato”, della durata di un anno, rinnovabile, ai fini dello svolgimento delle attività previste dal Progetto denominato “SPACE IT UP-Spoke 6 Contratto di finanziamento ASI n. 2024-5E.0″, dal titolo: “Studio delle condizioni e dei processi dell’atmosfera solare all’origine dei fenomeni rilevanti per lo Space Weather e utili alla loro previsione”.

BANDO AdR SPACE IT UP Summary Outline ADR SPACE IT UP ALLEGATO 1 Bando Adr Continue reading

Webb vede bracci a spirale nell’infrarosso

L'immagine che vi proponiamo per chiudere la giornata è stata ripresa dal telescopio spaziale James Webb e ritrae la galassia a spirale Ngc 2090, nella costellazione della Colomba. I dati provenienti dagli strumenti Miri e NirCam mostrano i due bracci a spirale della galassia e i vortici di gas e polveri del suo disco con un livello di dettaglio impressionante Continue reading

Affidamento della fornitura di n. 1 carro ponte per movimentazione payload con piattaforma supporto hexapod (come da richiesta di acquisizione n. 2649 del 14.12.2023) nell’ambito del progetto dal titolo STILES – Strengthening the Italian leadership in ELT and SKA””, WP 5401 Codice Identificativo: IR0000034; Codice Unico di Progetto C33C22000640006 presentata a seguito dell’Avviso Pubblico del 28 dicembre 2021, numero 3264 e ammesso a finanziamento nell’ambito degli “Interventi” previsti dalla “Missione 4”, denominata “Istruzione e Ricerca”, “Componente 2”, denominata “Dalla Ricerca alla Impresa” (“M4C2”), “Linea di Investimento 3.1″, denominata ” Fondo per la realizzazione di un sistema integrato di infrastrutture di ricerca e innovazione “, del “Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza” (“PNRR”). Programma Biennale degli acquisti 2023/2024 di INAF, CUI n. F97220210583202300150 “Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza” (“PNRR”).

Determina di avvio affidamento diretto carro ponte1_signed Quadro Economico carro ponte (pregara) determina di aggiudicazione carro ponte_signed_signed 416-2024 allegato quadro economico definitivo   Continue reading

Un universo molto più grande, nelle simulazioni

La simulazione idrodinamica più grande di sempre è stata effettuata con il super computer americano Frontier dell'Oak Ridge National Laboratory, nel Tennessee. Mostra l’evoluzione della materia oscura, del gas, e delle stelle su scale corrispondenti a quelle osservate con i più grandi telescopi. Con un commento di Andrea Possenti, responsabile dell’Unità di supercalcolo dell’Inaf Continue reading

Sparati da una pulsar, elettroni a decine di TeV

La presenza di una pulsar a poche migliaia di anni luce dalla Terra in grado di accelerare i raggi cosmici a energie estreme è l’ipotesi più plausibile per spiegare l’origine degli elettroni e positroni oltre i 10 TeV rilevati nel corso di dieci anni d’osservazioni dai telescopi dell’Osservatorio Hess, in Namibia. I risultati su Physical Review Letters Continue reading