Gli effetti della cometa Siding Spring sull’atmosfera di Marte

Tre sonde dedicate allo studio del Pianeta Rosso hanno avuto recentemente la possibilità di condurre osservazioni molto ravvicinate di una cometa che ha compiuto un fly-by di Marte.

La particolare circostanza si è presentata lo scorso 19 ottobre e le sonde in questione sono Mars Express dell’ESA e Mars Atmosphere and Volatile Evolution Mission (MAVEN) e Mars Reconnaissance Orbiter (MRO) della NASA.

C/2013 A1 Siding Spring, cometa proveniente dalla Nube di Oort, una delle regioni più remote del Sistema Solare, si è avvicinata al Pianeta Rosso entro un raggio di 139.500 chilometri, una distanza che è meno della metà di quella che separa la Terra dalla Luna.

I dati raccolti dalle tre sonde hanno evidenziato che i detriti provenienti dalla cometa hanno influenzato la ionosfera di Marte con l’aggiunta di un forte strato di ioni, mentre le polveri di Siding Spring sono state vaporizzate nell’atmosfera del pianeta con un conseguente sciame meteorico.

Questi detriti hanno provocato quindi un cambiamento temporaneo, ma significativo, nella parte superiore dell’atmosfera di Marte e probabilmente hanno causato anche delle perturbazioni più a lungo termine. L’incontro tra Marte e Siding Spring ha permesso agli studiosi di raccogliere preziose informazioni anche sulle proprietà del nucleo della cometa.

Il singolare “appuntamento” tra i due corpi celesti è stato documentato dalle tre sonde in differenti maniere.

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Missione Rosetta: soddisfazione dell’Agenzia Spaziale Italiana per i risultati del lander Philae

Dopo una notte di lungo lavoro, il lander Philae ha concluso la prima fase scientifica con grande entusiasmo della comunità scientifica internazionale e soprattutto italiana.
La missione dell’Esa Rosetta si è confermata come un programma di grandissimo successo. Tutto ha funzionato, compreso il Drill SD2 di costruzione italiana. Ora Philae è stato messo a dormire, se andrà tutto di nuovo come i tecnici prevedono, sarà risvegliato tra qualche mese appena i pannelli solari ricominceranno a produrre energia.

“Anche nella non prevista posizione in cui Philae è atterrato – ricorda il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, prof. Roberto Battiston - tutto ha funzionato a regolarmente. Il drill italiano e gli altri strumenti hanno fornito dati unici sulla natura della cometa. È un momento straordinario nel quale questo piccolo oggetto a cavallo di una cometa è riuscito nel suo arduo compito farci sognare e darci tanta scienza”.

"Inizia ora la fase di analisi dei dati scientifici, sarà un lavoro difficile ma eccitante, dal quale ci aspettiamo grandi risposte. " ci conferma Enrico Flamini, Coordinatore scientifico dell'ASI e a suo tempo con Raffaele Mugnuolo sempre dell'ASI, uno dei progettisti di Philae.

Nelle due fasi operative Separation Descent and Landing e First Science Sequence, tutti gli strumenti scientifici a bordo del lander hanno acquisito – ricorda Mario Salatti dell’ASI, dal Lander Control Center di Colonia - dati almeno una volta. Per quanto le sequenze operative abbiano dovuto essere modificate sostanzialmente per far fronte alla situazione non nominale del lander sulla cometa, gli obiettivi per cui Philae è stato progettato sono stati raggiunti con successo.
La fase operativa successiva all’esaurimento della batteria principale, definita Long Term Science, può iniziare quando la batteria secondaria sarà nuovamente caricata mediante i pannelli solari a bordo: dato l’assetto di Philae sulla superficie della cometa, ciò avverrà di certo più in là nel tempo di quanto previsto.

“La posizione finale di Philae, raggiunta in maniera così rocambolesca, rappresenta – sottolinea Salatti - un ricovero ideale da un punto di vista termico in attesa che nei prossimi mesi la crescente irradiazione solare, quando Churyumov-Gerasimenko si avvicinerà sempre più al Sole, permetta di tornare ad essere operativi”.

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1st CSES Satellite Workshop

CSES (China Seismo-Electromagnetism Satellite) è la prima piattaforma spaziale del sistema cinese di monitoraggio sismico, finanziata dalla CNSA (China National Space Administration), e ad essa è stato dedicato un workshop internazionale che, co-organizzato dall’Agenzia Spaziale Italiana, si è tenuto a Pechino dal 13 al 16 novembre scorsi.

CSES ha a bordo 8 strumenti per la misura del campo elettromagnetico, i parametri del plasma ionosferico e le particelle alle alte energie.

I principali obiettivi della missione sono l’identificazione delle perturbazioni ionosferiche collegate con i terremoti di forte intensità, lo studio dei meccanismi di accoppiamento tra litosfera-atmosfera e ionosfera e l’esplorazione di nuove tecniche per il monitoraggio e la predizione a breve termine dei terremoti.

La realizzazione della missione prevede il coinvolgimento di numerosi centri, università e istituti di ricerca cinesi e la cooperazione internazionale con l’Austria e l’Italia.

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Energia: riscaldamenti al via in tutta Italia, linee guida ENEA. Per essere in regola e contro il caro-bollette

Da domani 15 novembre sarà possibile riaccendere i riscaldamenti in quasi tutti i Comuni italiani. Nell’occasione, l’ENEA ha messo a punto una guida con 5 semplici regole per rispettare le nuove norme  sui limiti di temperatura, la sicurezza e il libretto di caldaia,   evitando il caro-bollette senza rinunciare ad una buona temperatura domestica.

La regola n.1 degli esperti dell’Agenzia per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile è ‘attenzione al termometro’, ovvero alla temperatura dei termosifoni. In ogni caso non deve  superare i 20 gradi nelle case e i 18 negli  immobili industriali e artigianali; sono tuttavia previsti due gradi di tolleranza.

La regola n.2 è attenzione alle fasce orarie entro cui è consentito accendere i termosifoni: nello specifico (fascia C) è 10 ore totali giornaliere, dalle 5 del mattino alle 23 di notte, con la possibilità di suddividerle su due turni.

La regola n.3 riguarda il nuovo libretto di impianto,  in vigore dallo scorso  15 ottobre. Si tratta di una sorta di “carta di identità”  dell’impianto che lo segue in tutta la sua vita,    dalla messa in funzione alla sua eventuale rottamazione finale, riportando   tutti i controlli e le sostituzioni di componenti effettuate. Il nuovo documento sostituisce i modelli precedenti ma deve necessariamente avere in allegato anche il vecchio (o i vecchi) libretti.
Il nuovo libretto è composto da più schede assemblabili a seconda della tipologia d’impianto, servirà anche agli Enti Locali per aggiornare il “catasto” degli impianti  sul territorio, sia quelli condominiali sia quelli presso le singole abitazioni. Non c’è una scadenza per richiedere il nuovo libretto, che potrà essere rilasciato in occasione della prima manutenzione programmata.

La regola n.4 riguarda gli interventi di manutenzione e controllo che devono obbligatoriamente essere svolti da manutentori abilitati, con scadenze  indicate per scritto dall’installatore nel caso di nuovi impianti, mentre per quelli già esistenti dal manutentore stesso. E’ indispensabile  che sia un tecnico specializzato a stabilire frequenza dei controlli ed esigenze di manutenzione sulla base delle condizioni dell’impianto e della documentazione tecnica del costruttore dell’apparecchio.


‘’L’obbligo di provvedere a una corretta manutenzione, nel rispetto delle modalità di legge è in capo al responsabile dell'impianto, ovvero l'occupante dell'abitazione a qualunque titolo: proprietario o l’affittuario – sottolinea Mauro Marani dell’ENEA -  Nei condomini con riscaldamento centralizzato, la responsabilità è dell'amministratore che può delegarla  ad un “terzo responsabile”, tipicamente un’azienda specializzata’’.  

La regola n.5 è, “ricordate di inviare il Rapporto di efficienza energetica dell’impianto agli Enti Locali preposti per le  verifiche del rispetto dell'efficienza energetica”.
Infatti, a seconda della tipologia di impianto cambia la periodicità dell’invio del Rapporto di efficienza energetica all’Ente Locale di riferimento. In particolare,  per gli impianti di riscaldamento invernale con potenza compresa tra 10 e 100 kW, tra cui rientrano tutti quelli domestici e quelli dei piccoli condomini, il Rapporto di efficienza energetica dovrà essere inviato all'Ente Locale di riferimento  ogni 2 anni se si tratta di impianti termici alimentati a combustibile solido o liquido;  ogni 4 anni se si tratta di impianti a gas metano o GPL.
Se la potenza della caldaia è maggiore di 100 kW i tempi si dimezzano.
L’obbligo è in capo al manutentore o al  terzo responsabile.

Alcuni consigli pratici dell’ENEA per risparmiare sul riscaldamento senza rinunciare al benessere:
•    Regolare il termostato in modo da non superare i 20°C di temperatura interna
•    I caloriferi non devono essere coperti da mobili, tende o  rivestimenti
•    Evitare di aprire le finestre quando l’impianto di riscaldamento è in funzione
•    Chiudere la valvola dei termosifoni nei locali non abitati.
•    È bene abbassare le tapparelle appena si fa buio
•    L’impianto del riscaldamento autonomo dovrebbe essere spento un’ora prima di andare a dormire o di uscire di casa, per sfruttare il calore immagazzinato nei muri.
•    Uso corretto  dell’acqua calda sanitaria
•    L’installazione delle valvole termostatiche sui singoli radiatori (risparmi fino al 15% delle spese)


L’ENEA, in collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Economico e il CTI - Comitato Termotecnico Italiano, ha predisposto anche le Linee Guida per facilitare l’applicazione della normativa sui controlli per l’efficienza energetica (DPR 74/2013), che costituiscono un riferimento per le regioni o per le autorità competenti.
L’ENEA, inoltre, supporta  il MiSE nell’informazione ai cittadini, agli operatori del settore e alla Pubblica Amministrazione; per conto delle Amministrazioni Locali cura la formazione e il rilascio dell'attestato di idoneità tecnica ai professionisti abilitati ai controlli (ad oggi più di 1600)  che operano su tutto il territorio nazionale.

Le Linee Guida sono consultabili online ai seguenti link:
http://www.efficienzaenergetica.enea.it/doc/aspetti-comuni-sezione-regionale/Linee_guida_ispezioni_impianti_termici_DPR_74_2013.pdf
 
http://www.sviluppoeconomico.gov.it

1 Il DPR 74/2013 su "Conduzione, manutenzione, controllo e ispezioni degli impianti di climatizzazione invernale ed estiva degli edifici".


Roma, 14 Novembre 2014 Continue reading

OSIRIS scova Philae

L’ardita missione di Philae, il lander di  Rosetta è già un immenso successo. Philae ha svolto egregiamente la prima parte della sua missione sulla superficie del nucleo di 67P/Churyumov Gerasimenko e riposa in attesa di riacquisire l’energia necessaria per rimettersi al lavoro.


Ma dove esattamente si trova Philae? Ha toccato il suolo nel luogo in cui avrebbe dovuto, con una precisione esaltante, il cui merito va attribuito al gruppo di dinamica del volo dello Space Operations Centre dell’ESA. Ma non è riuscito ad ancorarsi al suolo, ha rimbalzato riprendendo il volo verso una destinazione ignota, ha ritoccato il suolo una seconda volta e poi subito dopo una terza in cui ha trovato finalmente riposo.


Il radar sounder CONSERT a bordo di entrambi i veicoli è stato fatto operare in una modalità messa appunto nell’immediato, non prevista prima: ha cercato di misurare la distanza tra Rosetta e Philae per tre volte, in maniera di poter triangolare le misure e restringere notevolmente il campo di ricerca.

 

Parallelamente, il team di OSIRIS ha cercato di avvistare Philae sulle immagini scattate dall’orbita subito dopo il touch down, avvenuto alle ore 16:34:06 ora italiana. I dati sono arrivati a terra e sono stati processati.


Nell'immagine in alto a sinstra e in alllegato in alta definizione, scattata 9 minuti dopo il touch down, (Credits: ESA/Rosetta/MPS for OSIRIS Team MPS/UPD/LAM/IAA/SSO/INTA/UPM/DASP/IDA) si vede il luogo dove le immagini scattare da ROLIS durante la discesa  avevano mostrato si sarebbe atterrati: si vedono chiaramente i segni di tre piedi, forse anche quello del terzo! Philae è stato lì. Ma dove sarà andato? Scorrendo l’immagine più in là, proiettato su un “masso” di notevoli dimensioni, ecco il nostro Philae in volo.


Ora si conosce la direzione verso cui si è diretto. Non resta che cercare lì, nelle immagini scattate successivamente.


Rosetta
 è una missione dell’ESA con contributi dei suoi stati membri e della NASA. Il lander Philae è stato sviluppato da un consorzio internazionale a guida di DLR, MPS, CNES e ASI. La partecipazione italiana alla missione consiste in tre strumenti scientifici a bordo dell’orbiter: VIRTIS (Visual InfraRed and Thermal Imaging Spectrometer) sotto la responsabilità scientifica dell’IAPS (INAF Roma), GIADA (Grain Impact Analyser and Dust Accumulator) sotto la responsabilità scientifica dell’Università Parthenope di Napoli, e la WAC (Wide Angle Camera) di OSIRIS (Optical Spectroscopic and Infrared Remote Imaging System) sotto la responsabilità scientifica dell'Università di Padova e del CISAS.

A bordo del lander, è italiano il sistema di acquisizione e distribuzione dei campioni SD2 (Sampler Drill & Distribution), sotto la responsabilità scientifica del Politecnico di Milano, ed il sottosistema dei pannelli solari.

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A New Search For The A Boson With CMS

I am quite happy to report today that the CMS experiment at the CERN Large Hadron Collider has just published a new search which fills a gap in studies of extended Higgs boson sectors. It is a search for the decay of the A boson into Zh pairs, where th... Continue reading

Rosetta e Philae, ancora nella storia

philae-jobsIl successo straordinario della missione Rosetta e della piccola Philae appartiene già alla storia, quella che registra i grandi traguardi dell’umanità quando, sulle ali di un sogno, arriva a risultati esaltanti. Il commento di Patrizia Caraveo sul Sole 24 Ore Continue reading

Ciao Philae, ciao

Alcuni pacchetti di telemetria, con i dati scientifici, inviati da PhilaeIl lander ESA sulla cometa 67P, esaurita la carica della batteria e senza poter ricevere energia dai pannelli solari, è entrato in ibernazione alle 01:36 di questa notte, riuscendo a inviare a Rosetta tutti i dati raccolti. Strepitoso il successo quanto a partecipazione del pubblico, ancora ignota la portata del raccolto scientifico Continue reading