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DALL’ITALIA I CRISTALLI PIEGATI CHE “PULISCONO” I FASCI DI LHC
E’ un primato mondiale il risultato ottenuto dall’esperimento UA9 al CERN. Grazie all’uso di innovativi cristalli piegati realizzati in parte in Italia, dall’INFN, e in parte in Russia, al Petersburg Nuclear Physics Institute (PNPI), è riuscita a “canalizzare” un fascio di particelle a 6.5 TeV, l’energia a cui sono accelerati i protoni del Large Hadron Collider (LHC). Scopo della ricerca, svolta in collaborazione con il gruppo Collimazione del Large Hadron Collider (LHC) e il gruppo EN-STI, è lo sviluppo di un’efficiente tecnologia di “pulitura” dei fasci, attraverso la collimazione con cristalli, che possa essere applicata a LHC nel prossimo futuro. “La collimazione”, spiega Gianluca Cavoto, ricercatore della sezione INFN di Roma e coordinatore nazionale del progetto, “consiste nell’eliminazione delle particelle non allineate che circondano il fascio, il cosiddetto ”alone del fascio” , potenzialmente dannose per l’acceleratore.” “Nonostante l’esistenza di ottimi sistemi di protezione della macchina”, precisa Cavoto, ”la presenza dell’alone potrebbe non consentire di aumentare oltre un certo limite il numero di particelle per fascio e quindi le collisioni prodotte ogni secondo”.
La realizzazione del cristallo piegato, la cui curvatura consente di canalizzare le particelle verso un elemento assorbente, è frutto in particolare di uno sforzo congiunto tra l’INFN e il Laboratorio Sensori e Semiconduttori dell’Università di Ferrara, dedicato allo sviluppo di avanzate tecniche di lavorazione dei cristalli. Oltre a contribuire direttamente allo sviluppo della tecnologia, l’INFN finanzia un team di circa 10 persone che sono parte della collaborazione UA9, grazie a un grant assegnato nel 2014 dall’European Research Council nell’ambito del progetto CRYSBEAM. Tale progetto è coordinato dallo stesso Gianluca Cavoto e dedicato a ulteriori sviluppi di cristalli piegati per nuove applicazioni in fisica delle particelle. Lo sviluppo di tecnologie utili a migliorare le prestazione di LHC e, in particolare, la densità di particelle collidenti dei fascio – una quantità che i fisici chiamano luminosità – è di grande interesse nell’ambito del progetto High Luminosity LHC (HiLumi), in corso di sviluppo al CERN con l’obiettivo di aumentare il potenziale di scoperta degli esperimenti in funzione presso l’acceleratore. In questo contesto, il livello tecnologico raggiunto nella tecnica di collimazione con l’uso dei cristalli piegati, confermato dal recente risultato di UA9, promette di avere un forte impatto sull’attività di LHC nel prossimo futuro. La collaborazione internazionale UA9 include oltre a CERN e INFN, il laboratorio LAL (La-boratoire de l'Accélérateur Linéaire)-Orsay di Parigi, l’Imperial College di Londra, i labo-ratori russi PNPI, IHEP (Institute for High Energy Physics) di Protvino e JINR (Joint Insti-tute for Nuclear Research) di Dubna.
Continue readingFA TAPPA A CORDOBA ITALIA DEL FUTURO, MOSTRA SULLE ECCELLENZE SCIENTIFICHE ITALIANE
Dopo Buenos Aires arriva a Cordoba, nei locali del Centro culturale dal 27 novembre 2015 fino al 10 gennaio 2016, il tour argentino della mostra “Italia del futuro”. L'iniziativa è promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), in occasione dell’anno dell’Italia in America Latina. La tappa successiva del tour argentino sarà Santiago Del Estero, nei mesi di gennaio e febbraio 2016.
Ospitata nelle precedenti edizioni 2013 e 2014 in Giappone, Usa ed Europa, Italia del futuro si compone di oltre 20 postazioni ed exhibit interattivi. L’obiettivo è presentare all’estero le eccellenze scientifiche del nostro Paese in svariati settori: dalla medicina alla robotica, dalla fisica delle particelle all'archeologia e alla conservazione dei beni culturali.