INFN

IN DIRETTA DAL GSSI, A CINQUE ANNI DAL TERREMOTO L’AQUILA SI RACCONTA AI MICROFONI DI RAI RADIO3

I giorni 5 e 6 aprile, in occasione del quinto anniversario del terremoto che ha colpito il capoluogo abruzzese, Rai Radio3 e Gran Sasso Science Institute (GSSI) hanno organizzato una serie di appuntamenti in diretta per raccontare che cosa è successo da allora in città e quale futuro aspetta L’Aquila.

Le dirette radiofoniche saranno tre:
- sabato 5 dalle 17.45 alle 17.55 con Antonio Calafati, coordinatore del dottorato in studi urbani del GSSI;
- domenica 6 dalle 10.15 alle 11.20 si darà voce alle istituzioni e alla società civile per fotografare la situazione attuale della città, problemi, progressi e successi;
- domenica 6 dalle 15.00 alle 16.45 scienza e cultura si intrecceranno per dialogare anche sulle prospettive che si stanno aprendo per L’Aquila.

“Siamo felici di essere la sede dell’osservatorio da cui Rai Radio3 guarderà il futuro dell’Aquila”, commenta Eugenio Coccia, direttore del GSSI. “L’aria sta cambiando qui in città e dobbiamo tutti fare in modo che questo processo non si fermi”, conclude Coccia.

All’evento parteciperanno tra gli altri Eugenio Coccia, direttore del GSSI, Fernando Ferroni, presidente dell’INFN, Massimo Cialente, sindaco dell’Aquila, Paolo Aielli, direttore dell’ufficio speciale per la ricostruzione, Fabrizio Barca, economista già ministro per la coesione territoriale, Antonio Calafati, coordinatore del dottorato in studi urbani del GSSI, Alessandro Amato, sismologo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Donatella Di Pietrantonio scrittrice che ha ambientato all’Aquila, dopo il terremoto, il suo ultimo romanzo, Bella mia.

In diretta dall’aula magna del GSSI, in viale Francesco Crispi, 7 all’Aquila.

L’ingresso è aperto al pubblico fino a esaurimento dei posti disponibili.

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“Tor via il soverchio”

darkmatterUtilizzando i dati del telescopio della NASA Fermi, un gruppo di scienziati del Fermi National Accelerator Laboratory (Fermilab) e dell'Università di Chicago avrebbero sviluppato nuove mappe che mostrano una maggiore produzione di raggi gamma che sembra potersi giustificare con qualche forma di materia oscura. il commento di Patrizia Caraveo Continue reading

Giovedì 3 aprile a Frascati la proiezione di Una Notte con Adone

Giovedì 3 aprile sarà proiettato il documentario “Una notte con Adone” presso i laboratori nazionali di Frascati. Un incontro tra poesia e scienza con la regia di Piera Mattei e Luigi Di Gianni e la sceneggiatura della poetessa Piera Mattei il cui appuntamento è fissato dalle ore 14:30. L’entrata è gratuita, il film è edito… Continue reading

Sentenza Consiglio di Stato su concorso art. 15 primo ricercatore INFN

Pubblicata la sentenza del Consiglio di Stato sul ricorso avverso la sentenza di primo grado del TAR Lazio sul concorso INFN per primo ricercatore (art. 15 CCNL): https://94.86.40.196/cdsintra/cdsintra/AmministrazionePortale/DocumentViewer/index.html?ddocname=4RSRRXOQ6FYHHNNIV47XKOTUWM&q=infnArchiviato in:Documenti Tagged: concorso, Consiglio di Stato, INFN, Ricercatori, ricorso Continue reading

Nuova vita per AGILE

Quello che si vede è l'immagine del cielo che  si "popola" di fotoni gamma (ogni puntino è un fotone) man mano che il tempo passa e il satellite continua il suo spazzolamento sistematico di buona parte del cielo. I dati sono stati raccolti dalla base ASI di Malindi in Kenya e trasmessi in Italia per l'analisi.
La striscia che diventa sempre più evidente è il piano della nostra galassia (che è una brillante sorgente di raggi gamma). Alla fine una visione in falsi colori dell'immagine del cielo gamma  raccolta nel primo giorno di osservazioneSoddisfazione del presidente dell'INAF Giovanni Bignami per la decisione di prolungare di un anno le attività collegate all'uso del satellite Agile. L'augurio è che a questa decisione segua anche quella riguardante la base ASI di Malindi, in Kenya, la cui antenna, ora fuori servizio, è fondamentale per lo sfruttamento pieno delle potenzialità del satellite Continue reading

Il gioco di prestigio del neutrino trasformista

L'esperimento OPERA, nei laboratori sotterranei del Gran Sasso (crediti: INFN)Partito dal CERN di Ginevra di tipo muonico, è arrivato all'esperimento OPERA come neutrino tau, dopo aver percorso 730 km attraverso la crosta terrestre. L’importante risultato è stato presentato nel corso di un seminario ai Laboratori INFN del Gran Sasso Continue reading

INFN E MAE RAFFORZANO LA LORO COLLABORAZIONE

news INFN - ferroni2Più sinergie a sostegno dell'internazionalizzazione della ricerca scientifica e maggiori collaborazioni tra gli attori italiani che si muovono sulla scena globale. Nasce da questa esigenza l’intesa firmata oggi tra l’INFN e il Ministero degli Affari Esteri (MAE) con la quale si è voluto dare un maggiore impulso alla già stretta collaborazione tra le due istituzioni. “Al fine di rendere le nostre imprese e i nostri centri di ricerca sempre più competitivi su scala internazionale occorre aumentare le occasioni di interazione e imparare a coordinare la nostra azione negli scenari globali”, ha detto Andrea Meloni, Direttore generale MAE per la promozione del Sistema Paese, procedendo alla firma del protocollo d’intesa e relativa convenzione operativa assieme a Fernardo Ferroni, presidente INFN. “Le attività di ricerca sulle quali siamo concentrati si svolgono tutte in un ambito internazionale nel quale la competizione è molto agguerrita e la vicinanza della Farnesina è per noi fondamentale”, ha aggiunto Ferroni, ricordando come il Ministero curi il coordinamento e la promozione di importanti attività internazionali in cui l'INFN è coinvolto, tra le quali quelle legate al Cern di Ginevra o all'organizzazione scientifica Sesame con sede in Giordania, il cui sviluppo ha forti ricadute economiche anche a beneficio delle imprese.

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COMUNICATO STAMPA: LA QUARTA TRASFORMAZIONE DEL NEUTRINO

Ora gli scienziati dell’esperimento Opera possono finalmente affermare di aver osservato la rarissima oscillazione dei neutrini nel canale del tau

L’esperimento OPERA ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’INFN ha fotografato il quarto neutrino “trasformista”. Partito dal CERN di Ginevra di tipo muonico, il neutrino è infatti arrivato, dopo aver percorso 730 km attraverso la crosta terrestre, ai Laboratori del Gran Sasso come neutrino tau. L’importante risultato è stato oggi annunciato nel corso di un seminario ai Laboratori del Gran Sasso. “L’arrivo del quarto neutrino tau – spiega con grande soddisfazione Giovanni De Lellis dell’INFN e dell’Università Federico II di Napoli e capo del team internazionale di OPERA – è una conferma molto importante degli eventi precedentemente rivelati. Questa transizione è ora vista per la prima volta con una significatività statistica superiore a 4 sigma: fuori dal gergo scientifico, questo equivale a dire che per la prima volta possiamo parlare di osservazione del rarissimo fenomeno delle oscillazioni dei neutrini da tipo muonico a tipo tau, scopo per il quale OPERA era stato progettato.”

“L’osservazione di altri neutrini tau nei dati che ancora rimangono da analizzare potrebbe condurci a un livello di significatività statistica ancora più elevato. Questo importante risultato presentato oggi è stato possibile grazie alla dedizione di tutti i ricercatori coinvolti nel progetto”, conclude De Lellis. L’esperimento internazionale OPERA (che coinvolge 140 fisici provenienti da 28 istituti di ricerca in 11 Paesi) è stato realizzato allo scopo specifico di osservare questo evento eccezionalmente raro. L’oscillazione dei neutrini è rimasta per diversi decenni un fenomeno non compreso. Più di 15 anni fa, fu dimostrato che i neutrini muonici prodotti dalle interazioni dei raggi cosmici arrivavano sulla Terra in quantità minore di quanto previsto. L’osservazione di oggi ne spiega il perché: i neutrini "mancanti" sono, infatti, quei neutrini muonici che lungo il percorso hanno oscillato in neutrini di tipo tau.

L’esperimento OPERA con il CNGS (Cern Neutrinos to Gran Sasso)

Un fascio di neutrini prodotti al CERN di Ginevra viaggia verso il laboratorio sotterraneo del Gran Sasso. Grazie al fatto che interagiscono pochissimo con la materia, dopo aver viaggiato attraverso la terra per circa 730 km, i neutrini arrivano imperturbati al rivelatore OPERA, un gigante di più di 4.000 tonnellate, con un volume di circa 2.000 m3 e nove milioni di pellicole fotografiche: qui vengono fotografate le particelle che riescono a essere catturate. In natura ci sono tre tipi di neutrini, chiamati sapori: elettrone, muone e tau. OPERA cerca i neutrini tau sapendo che tutti quelli che lasciano il CERN sono neutrini muonici, perché vengono appositamente prodotti di questo tipo. La rivelazione di neutrini di un altro sapore è la prova che si è verificata l’oscillazione durante il viaggio di 730 km. Dopo l’arrivo nel 2006 dei primi neutrini ai Laboratori del Gran Sasso dell’INFN, l’esperimento ha raccolto dati per cinque anni consecutivi, dal 2008 al 2012. Il primo neutrino tau è stato osservato nel 2010, il secondo e il terzo nel 2012 e nel 2013, rispettivamente. Gli scienziati completeranno l’analisi dei dati nel prossimo anno alla ricerca di altri neutrini tau per raggiungere la massima significatività nel fenomeno di apparizione di neutrini tau dall’oscillazione di neutrini muonici.

Per la stampa: INFN Ufficio Comunicazione - 06 6868162 - comunicazione@presid.infn.it

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