Scienza: Italia rischia clima ‘africano’, su Nature Scientific Reports studio ENEA <br />
Il Sud Italia rischia di diventare una regione dal clima più simile a quello ‘Nord africano’, con estati ed inverni sempre più aridi e secchi e un impatto molto negativo sulla disponibilità di acqua, l’agricoltura e la salute. Lo stesso rischio minaccia Spagna del sud, Grecia e Turchia, per effetto dei cambiamenti climatici che potrebbero provocare lo ‘spostamento’ del clima mediterraneo verso le regioni del Nord e del Nord Est in Europa, ma anche nel resto del Pianeta. A delineare questo scenario è un articolo pubblicato in questi giorni su Nature Scientific Reports a firma del ricercatore dell’ENEA Andrea Alessandri, in collaborazione con altri prestigiosi istituti di ricerca esteri.
L’articolo dal titolo ‘’Evidenze solide dell’espansione e del ritiro del clima Mediterraneo nel 21esimo secolo” evidenzia per la prima volta come la ‘rivoluzione climatica’ in atto potrebbe impattare, già in questo secolo, sulle condizioni di vita in vaste aree del Pianeta con clima Mediterraneo. ‘’Tutto ciò -spiega Alessandri- viene mostrato grazie all’utilizzo delle più aggiornate proiezioni climatiche effettuate con i modelli numerici che sono in grado di ‘accoppiare’ le simulazioni atmosferiche con quelle degli oceani’’.

“La novità di quest’analisi è che per la prima volta viene fornita chiara evidenza, nelle proiezioni climatiche del 21esimo secolo, della tendenza allo ‘spostamento’ del clima Mediterraneo verso le regioni del Nord e del Nord Est ed il progressivo inaridimento delle attuali aree mediterranee più meridionali’’ aggiunge il climatologo.
Lo studio evidenzia in particolare che per le sue caratteristiche, il clima mediterraneo è particolarmente vulnerabile ai cambiamenti climatici, ed è per questo che le attuali zone Euro-Mediterranee meridionali sono tra le più minacciate, con particolare riferimento all’Italia peninsulare e al sud della Spagna, alla Grecia e alla Turchia.
In questi Paesi, la forte riduzione delle precipitazioni estive ed invernali, potrebbe determinare un progressivo inaridimento del suolo, con impatti sugli ecosistemi, sulla produzione agricola, sulla disponibilità di acqua e, di conseguenza, sulle attività industriali che dipendono dalla disponibilità idrica.
‘’Tutto ciò –avverte Alessandri- potrebbe avere ripercussioni molto negative su economia e qualità della vita, in particolare nelle zone a maggiore densità abitativa’’. Ma non solo. Nelle aree mediterranee più a nord, l’incremento delle piogge invernali e le estati più aride potrebbero accrescere la vulnerabilità ad eventi come alluvioni e allagamenti nella stagione invernale, più rischi di siccità, incendi e scarsità di risorse idriche in estate.
Nelle regioni dell’Europa nord-occidentale, Balcani settentrionali ma anche in parte di Gran Bretagna e Scandinavia, invece, il clima potrebbe diventare, nel corso di questo secolo, sempre più come quello tipico del Mediterraneo, con estati molto più secche ed inverni più piovosi rispetto ad oggi.
Le proiezioni mostrano che le aree mediterranee si ‘espanderanno’ anche verso le regioni europee continentali, coinvolgendo anche Paesi come l’Ucraina, il Kazakistan e la Russia sud-occidentali, dove sarà favorito un clima più mite caratterizzato da un aumento delle temperature invernali. E lo stesso fenomeno potrebbe interessare anche il continente nord americano, in particolare la parte occidentale del Nord America.
L’articolo pubblicato su Nature Scientific Reports è consultabile al link:
http://www.nature.com/srep/2014/141202/srep07211/full/srep07211.html
Roma, 09 Dicembre 2014 Continue reading
Borsa di studio semestrale dal titolo “Analisi statistica della distribuzione spaziale di galassie nella survey Euclid a grande campo”
BSC Malindi, rinnovato il Collettive Bargaining Agreement
Dopo una complessa fase di attività preliminari, il 2 dicembre 2014 si è svolto a Mombasa, presso la Federation of Kenya Employer (F.K.E.), l'incontro tra la delegazione dell'Agenzia Spaziale Italiana, guidata dal Responsabile dello Sviluppo Risorse Umane, Francesco Dominici, e la Vitrociset Kenya da un lato e la Kenya Building, Construction, Timber, and Furniture Industries Employees Union (K.B.C.T.F.&A.I.E.U.) in rappresentanza dei lavoratori del BSC di Malindi dall’altro.
Al termine dell’incontro è stato sottoscritto, in un positivo clima di cordialità, il rinnovo del "Collective Bargaining Agreement" (C.B.A.) per il biennio 2014 - 2015.
Il successivo giorno 3 dicembre 2014, presso la Base di Ngomeni, la delegazione ASI e Vitrociset Kenya ha incontrato anche l’associazione rappresentativa dei dipendenti afferenti all’area dello staff manageriale, per descrivere ed adottare il documento “Staff Manual for BSC Employees” che regolamenta per il medesimo biennio 2014 - 2015 i contratti di pertinenza.
Con tale positivo esito, i dipendenti kenyani del BSC di Ngomeni riceveranno, già dal corrente mese di dicembre, i nuovi incrementi salariali sulla retribuzione corrente ed entro il mese di febbraio 2015, gli arretrati di competenza.
"La conclusione del negoziato per il rinnovo contrattuale del personale kenyano del BSC di Ngomeni - ha commentato Francesco Dominici - rappresenta, oltre ad un atto dovuto, una positiva premessa per l’azione di potenziamento delle attività svolte alla base, a cui di recente si sono anche aggiunti i progetti di ricerca in collaborazione con l'Università di Roma 'La Sapienza', e la fase conclusiva del negoziato per il rinnovo di lungo termine dell’Accordo Intergovernativo".
ADROTERAPIA: L’INFN COSTRUIRÀ LA SALA DI STUDI PRECLINICI DEL NUOVO CENTRO DI PRAGA
L’INFN si è aggiudicato la gara pubblica per la costruzione della sala per le attività precliniche del nuovo centro di adroterapia, che sarà realizzato a Praga, nella Repubblica Ceca, nell’ambito del progetto europeo ELI (Extreme Light Infrastructure), e più in particolare del progetto ELIMAIA (ELI Multidisciplinary Applications of Laser-Ion Acceleration). Sarà la prima sala completa al mondo nel suo genere: avrà dotazioni d’avanguardia per fare ricerche in fisica, in dosimetria e per le attività precliniche. I Laboratori Nazionali del Sud dell’INFN così guideranno per i prossimi tre anni la collaborazione che sarà impegnata nella realizzazione del progetto. “Essere riusciti a vincere la gara portando a casa questo importante contratto è sicuramente un riconoscimento della lunga storia e tradizione e della indiscussa capacità dell’INFN nella realizzazione di macchine a scopo clinico”, sottolinea Giacomo Cuttone, direttore dei Laboratori Nazionali del Sud. “È una storia, quella dell’INFN, – prosegue Cuttone – iniziata più di 15 anni fa, quando a Catania, nei nostri Laboratori, è nato il primo centro di adroterapia del Paese, dove vengono eseguite terapie per la cura del melanoma oculare”. Il nuovo centro di adroterapia che nascerà a Praga si distinguerà da quelli attuali per la tecnica di produzione dei fasci di particelle accelerate: in questo caso, infatti, anziché utilizzare una macchina acceleratrice tradizionale, le particelle vengono accelerate in plasmi sfruttando l’interazione tra materia e laser. Questa tecnica consente di produrre a basso costo fasci di alta qualità di protoni da impiegare nella terapia oncologica.
Una App per combattere l’ictus
Advocating For Strong 'Cradle To Grave' Control of Radioactive Sources
NEO – Astronomi europei scoprono un debole asteroide

Esperti europei hanno scoperto uno degli asteroidi più flebili mai trovati – un grosso pezzo di roccia spaziale oltre l'orbita di Marte che si pensa possa avere un diametro di 100 metri.
Continue readingCome sarebbe il mondo senza acceleratori e rivelatori di particelle elementari?
