Il tarlo di Fausto Amodei

ERC Consolidator Grant 2014 vs. 2013

Tenetevi pronti, LHC si sta svegliando

L’Eclissi di Napoli fa il pieno

Dallo spazio un nuovo quasicristallo naturale

The LHC does a dry run
Valorizzare le lane e i colori del Mediterraneo: i risultati intermedi del Progetto MED-L@ine
Philae è ancora addormentato
Il lungo letargo invernale di Philae non è ancora terminato. Questa mattina alle ore 5 il team del Lander Control Center di Colonia ha chiuso ufficialmente la prima finestra utile per l’ascolto del segnale da Philae che aveva preso il via lo scorso 12 marzo.
“Dobbiamo essere pazienti, abbiamo fatto un primo tentativo e ripeteremo lo stesso procedimento fino a che non avremo una risposta dal lander – ha commentato Stephan Ulamec il project manager di Philae per la DLR.
La prima parte della missione di Philae sulla superficie della cometa 67 Churyumov-Gerasimenko si è conclusa lo scorso 15 novembre, quando circa 54 ore dopo lo storico atterraggio il lander è entrato in stato di ibernazione dopo aver portato a termine i primi esperimenti scientifici sulla superficie. Per risvegliarsi, comunicare e riprendere a lavorare Philae ha bisogno di 19 watt di energia e che la sua temperatura interna raggiunga i -45 gradi Celsius.
Quale sarà lo scenario che ci attende nei prossimi mesi? Innanzitutto quello appena concluso è solo il primo di una serie di tentativi che verranno effettuati: più la cometa si avvicina al Sole più la quantità di energia immagazzinata da Philae aumenta e questo potrebbe dare un’ulteriore chance al proseguimento della missione. Il team del lander sta predisponendo una prossima finestra di ascolto del segnale, al momento prevista per aprile. Per il mese prossimo infatti, Rosetta dovrebbe trovarsi in una posizione favorevole per il contatto con il lander e lo stesso Philae dovrebbe essere in grado di ricevere più luce solare necessaria per il rifornimento delle sue batterie.
Le aspettative per il risveglio saranno più concrete con l’avvicinarsi dell’estate quando la cometa si avvicinerà al perielio.
Per quel momento gli scienziati avranno buone probabilità di sapere di più sullo stato di salute del lander e in particolare se i sistemi a bordo sono ancora funzionanti dopo il lungo sonno.
Rosetta è una missione dell’ESA con contributi dei suoi stati membri e della NASA. Il lander Philae è stato sviluppato da un consorzio internazionale a guida di DLR, MPS, CNES e ASI. La partecipazione italiana alla missione consiste in tre strumenti scientifici a bordo dell’orbiter: VIRTIS (Visual InfraRed and Thermal Imaging Spectrometer) sotto la responsabilità scientifica dell’IAPS (INAF Roma), GIADA (Grain Impact Analyser and Dust Accumulator) sotto la responsabilità scientifica dell’Università Parthenope di Napoli, e la WAC (Wide Angle Camera) di OSIRIS (Optical Spectroscopic and Infrared Remote Imaging System) sotto la responsabilità scientifica dell'Università di Padova e del CISAS.A bordo del lander, è italiano il sistema di acquisizione e distribuzione dei campioni SD2 (Sampler Drill & Distribution), sotto la responsabilità scientifica del Politecnico di Milano, ed il sottosistema dei pannelli solari.