Falce di luna nuova sull’inizio d’un nuovo cammino
Una lettera di intenti firmata nei giorni scorsi da Nichi D’Amico, presidente dell’Istituto nazionale di astrofisica, e da Abdellah Redouane, segretario generale del Centro islamico culturale d’Italia che sovrintende la Grande Moschea di Roma, apre la strada a una collaborazione nata con l'obiettivo di creare un nuovo modello di sviluppo relazionale sostenibile attraverso l'incontro tra cultura e scienza, per l’avvio di un dialogo interculturale volto a una più capillare diffusione scientifica dell’Astronomia nella comunità islamica nazionale. L'osservazione della falce di luna nuova che darà il via al Ramadan del 2020 sarà il primo passo di quello che promette di essere un lungo cammino, da fare insieme nel rispetto delle reciproche competenze. Perché anche se la osserviamo con occhi diversi siamo tutti sotto la stessa Luna Continue reading
Un tool per la storia dinamica dei sistemi planetari
Un gruppo di ricercatori, tra cui due dell’Inaf e dell’Asi, mostra in un nuovo studio che l'architettura dei sistemi planetari conserva traccia di quanto sia stata violenta la loro evoluzione. Il team è riuscito a identificare un parametro che permette confronti diretti tra i diversi sistemi planetari, lo stesso usato in precedenza per confrontare i risultati di simulazioni al computer per il Sistema solare. Applicando questo metodo a sistemi planetari reali, i ricercatori hanno verificato che i risultati sono in linea con quelli ottenuti da studi dinamici molto più dettagliati. Il lavoro è pubblicato su Astronomy & Astrophysics Continue reading
Esopianeti, avanti: Cheops è pronto a misurarvi
Prendono il via le operazioni scientifiche della missione spaziale Esa per la caratterizzazione dei pianeti extrasolari, che vede un’importante partecipazione italiana. Roberto Ragazzoni (Inaf Padova): «Le sue soluzioni non ortodosse sono state premiate, dimostrando di offrire una precisione fotometrica anche superiore alle specifiche» Continue reading
V906 Carinae, una nova molto energetica
Quali sono i meccanismi che rendono le nove tra gli oggetti più luminosi del cosmo? E come è stato prodotto il litio, probabilmente l’ultimo elemento della tavola periodica di cui non si conosce esattamente l’origine astrofisica? Due domande a cui provano a dare risposta altrettanti studi che vedono in prima linea ricercatrici e ricercatori italiani e dell’Inaf Continue reading
Inattesi canali magnetici in una remota galassia
Insolite strutture che emettono onde radio e un probabile collegamento dei campi magnetici tra i due lobi della remota radiogalassia Eso 137-006: sono questi i sorprendenti risultati dello studio condotto da un team internazionale di astronomi guidati da Mpati Ramatsoku, della Rhodes University e associata Inaf, e che vede coinvolti molti ricercatori dell'Istituto nazionale di astrofisica, pubblicato su Astronomy and Astrophysics Continue reading
Spremuta di galassie con getto relativistico
Un team di ricercatori del Clemson University College of Science, in collaborazione con ricercatori di tutto il mondo, è riuscito per la prima volta in assoluto a immortalare un getto relativistico che emerge da due galassie in collisione. È la prima prova fotografica che la fusione tra galassie può produrre getti di particelle cariche che viaggiano a una velocità quasi pari a quella della luce. Allo studio, realizzato grazie alle osservazioni fatte con telescopi spaziali e da terra e pubblicato su The Astrophysical Journal, ha partecipato anche Stefano Marchesi, professore a Clemson e ricercatore Inaf Continue reading
Ecco cosa c’è al cuore del quasar 3C 279
Gli scienziati della collaborazione Event Horizon Telescope hanno per la prima volta osservato il getto relativistico di un buco nero supermassiccio rivelandone i dettagli, i più nitidi di sempre, con una risoluzione più fine di un anno luce. Obiettivo di questo studio è il quasar 3C 279, il centro brillante una galassia distante così lontano dalla Terra che la sua luce ha impiegato più di 5 miliardi di anni per raggiungerci Continue reading
BepiColombo saluta la Terra
L'appuntamento con il nostro pianeta è previsto il 10 aprile. Per arrivare alla meta, la sonda effettuerà altri voli ravvicinati per sfruttare le spinte gravitazionali: due attorno a Venere e sei attorno a Mercurio Continue reading

