L’universo che si dissolve “improvvisamente”

Interrogazione al Senato sulla fusione fredda e sui LNF

Ancora un’interrogazione parlamentare sulla fusione fredda

L’INFN sbarca in Romania

MASSA PIÙ PRECISA PER IL QUARK TOP
Gli esperimenti del CERN e del Fermilab hanno unito le forze per determinare un valore più preciso per la massa del quark top. L’annuncio è stato dato durante la conferenza “Rencontres de Moriond” a La Thuile, in Valle D’Aosta, dagli esperimenti ATLAS e CMS (dell’acceleratore svizzero LHC del CERN, Ginevra) e CDF e DZero (dell’americano Tevatron al Fermilab, Chicago). Il miglior valore al mondo per la massa del quark top, appena calcolato dai nuovi dati, è pari a 173,34 più/meno 0,76 Ge V/c2. Gli esperimenti di LHC e del Tevatron sono gli unici ad aver mai visto il quark top, la particella più pesante mai osservata, l’ultima dei sei quark previsti dal Modello Standard, la teoria che descrive le interazioni nucleari. La massa del quark top (ben 100 volte più grande di quella del protone) ha un’importanza per la comprensione della natura dell’Universo. Il suo nuovo valore, più preciso dei precedenti, permetterà agli scienziati di analizzare meglio la connessione tra il quark top, il bosone di Higgs e il bosone W, per comprendere gli effetti sull’evoluzione dell’Universo.
66,8 MILIONI DI EURO DALLA UE PER UN NUOVO LABORATORIO DI FISICA
Il Consorzio EuroGammaS guidato dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), con la collaborazione dell’Università di Roma La Sapienza, degli istituti scientifici CNRS (F) e STFC (UK) e di numerose aziende italiane ed europee, si è aggiudicato, la gara internazionale per la realizzazione di una sorgente di radiazione gamma (fotoni di alta e altissima energia) presso il centro di ricerca IFIN-HH a Magurele, in Romania. Il progetto è interamente finanziato dalla UE per un importo di 66,8 milioni di euro. Si chiamerà ELI-NP (Extreme Light Infrastructure – Nuclear Physics) e sarà uno dei tre pilastri del progetto ELI, insieme alle strutture dedicate allo studio delle sorgenti secondarie (a Dolni Brezany, nei pressi di Praga) e degli impulsi ad attosecondi (a Szeged, in Ungheria). L’obiettivo principale di ELI è creare il più avanzato laser al mondo, dove saranno condotti progetti di ricerca che riguardano l’interazione della luce con la materia, a intensità elevatissime.
[Podcast]: Onde gravitazionali su Radio3 Scienza: intervista a Eugenio Coccia
RILEVATA L’ECO GRAVITAZIONALE DEL BIG BANG
L’eco dei primissimi istanti di vita dell’Universo è stata catturata dall’esperimento BICEP2 (Background Imaging of Cosmic Extragalactic Polarization). L’annuncio è stato dato, prima in un seminario alle ore 15:45 di oggi e poi in una conferenza stampa alle ore 17, dall'Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics, una delle numerose istituzioni scientifiche coinvolte nel progetto, da parte del team guidato da John Kovac. BICEP2, un telescopio posizionato al Polo Sud, ha osservato indirettamente le onde gravitazionali emesse durante il periodo dell’inflazione nei primissimi istanti dopo il Big Bang, grazie ad una particolare impronta lasciata da queste sui fotoni del fondo cosmico a microonde. La scoperta potrebbe quindi confermare definitivamente la teoria dell'inflazione, che prevede un'espansione vertiginosa dell'Universo subito dopo il Big Bang, e che servirebbe a spiegare perché l'Universo è così “uniforme” da un punto all'altro. L'osservazione delle onde gravitazionali primordiali, anche se indiretta, è un'ulteriore prova dell'esistenza di questo tipo di segnali, che gli scienziati sperano di osservare in maniera diretta con esperimenti come quello dell’INFN e del CNRS francese di nome Virgo (a Cascina, Pisa) o dell'americano Ligo. “Si tratta di un risultato di grande rilevanza, perché al contempo è una prova indiretta dell’esistenza delle onde gravitazionali – predette dalla teoria della Relatività Generale di Einstein e che l’INFN conta di poter rivelare direttamente a VIRGO – e, ancor più rilevante, la prima evidenza dell’inflazione primordiale, l’espansione esponenziale dell’Universo frazioni di miliardesimi di miliardesimi di miliardesimi di secondo dopo il Big Bang, quell’espansione che ha deciso le dimensioni dello spazio e del tempo dell’ intero nostro Universo”, commenta Antonio Masiero, Vicepresidente dell’INFN.