COMUNICATO STAMPA: ASIMMETRIE È ANCHE APP
La rivista dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) Asimmetrie da oggi è anche una app. Ricca di nuovi contenuti multimediali, è scaricabile gratuitamente dall’App Store, per tablet e smartphone con sistema operativo iOS, e dal Google Play Store, per dispositivi con android (versione 4.0.2, 4.1.2, 4.2.1 e 4..4.2). Il numero 16 di Asimmetrie, dal titolo “1964”, oltre che online ed in forma cartacea (appena inviata agli abbonati), può essere letto, quindi, anche sulla maggior parte dei tablet in commercio. La lettura sul tablet è resa ancora più interessante da una serie di “widget”, che mandano a link esterni, video e gallerie di immagini, per approfondire ulteriormente i contenuti trattati nel numero 16.
Indirizzata a non-specialisti, con una particolare attenzione agli studenti delle scuole superiori e ai loro docenti, Asimmetrie rappresenta l’impegno dell’Infn nella diffusione della cultura scientifica. La rivista è un semestrale di informazione e aggiornamento, piena di curiosità e approfondimenti sulla fisica delle particelle, con infografiche e spunti pensati per la didattica, tutto scaricabile gratuitamente dal sito http://www.asimmetrie.it.
Ogni numero di Asimmetrie è una monografia che approfondisce vari aspetti della ricerca in cui è impegnato l’istituto. Nel numero “1964” appena pubblicato il lettore può ripercorrere la storia di 50 anni di intuizioni e ricerche, che hanno portato, tra le varie, anche all’epocale e recente scoperta del bosone di Higgs. Con una tiratura di 15.000 copie, la rivista cartacea viene distribuita a tutte le scuole medie superiori d’Italia e agli interessati che compilano il modulo di richiesta di abbonamento sul sito.
Link all’App Store: https://itunes.apple.com/au/app/asimmetrie/id860645487?mt=8&ign-mpt=uo%3D2
Link al Google Play Store: https://play.google.com/store/apps/details?id=com.pressmatrix.asimmetrie
Continue readingProtoni antitumore

La fisica crea lavoro

L’indagatore dell’Universo

ACCORDO INFN-ITEL PER UN ACCELERATORE PER USO MEDICALE IN PUGLIA

L’IMPATTO DELLA FISICA NELL’ECONOMIA ITALIANA
La ricerca di base e quella applicata rappresentano un volano importante per l’economia di un Paese. Questo è il risultato più evidente dello studio elaborato da Deloitte, su commissione della SIF in collaborazione con INFN, CNR, INAF, INRIM e Centro Fermi. Si tratta di un’analisi quantitativa indipendente basata su dati Istat, relativi al quadriennio 2008-2011.
“Dal rapporto emerge che la fisica e i settori per i quali l’uso della fisica in termini di conoscenze o tecnologie è determinante contribuiscono in modo significativo all’economia nazionale, direttamente e indirettamente, e questo dato è in linea con quello di altri importanti Paesi europei, come la Francia. La ricerca di base ha bisogno di tecnologie avanzate che spesso non fanno ancora parte del know-how industriale e che quindi richiedono uno sforzo per trovare soluzioni innovative, favorendo così lo sviluppo di nuove linee di produzione e anche dell’occupazione. Questo meccanismo ha effetti ad ampio raggio, mettendo in moto indirettamente gli ingranaggi di settori anche ben lontani dal mondo della ricerca. Non investire adeguatamente in formazione e ricerca significa portare al blocco di questo meccanismo virtuoso”, commenta Fernando Ferroni, Presidente dell’INFN.
“Il report di Deloitte ha il pregio di sdoganare con dati quantitativi quello che i ricercatori sostengono da tempo: per crescere c’è bisogno di investire in tutti i campi della ricerca, senza differenza alcuna fra ricerca di base e applicata. L’analisi, poi, descrive l’impatto delle scienze fisiche sull’economia italiana consegnandoci un altro messaggio importante: il Paese per poter competere a livello internazionale deve disporre di ricerca e conoscenze sempre più raffinate e avanzate. Per garantirle c’è bisogno di assicurare stabilità alla comunità scientifica favorendo la formazione e l’assunzione di giovani ricercatori e una reale semplificazione normativo gestionale”, commenta Luigi Nicolais, Presidente del CNR.
Continue readingCOMUNICATO STAMPA: ACCORDO INFN-ITEL PER UN ACCELERATORE PER USO MEDICALE IN PUGLIA
Presentato a Bari, nel corso di una conferenza stampa presso la Presidenza della Regione Puglia, un importante accordo di collaborazione firmato tra Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e l’azienda pugliese ITEL, per la realizzazione del sistema ERHA, un acceleratore lineare (linac) di protoni con future applicazioni in campo medicale e interdisciplinare. Finanziato in parte attraverso il programma PON Amiderha del MEDIS (Distretto Meccatronico Regionale della Puglia), il progetto ERHA (Enhanced Radiotherapy with Hadrons) è stato sviluppato e avviato da ITEL, azienda specializzata in compatibilità elettromagnetica e radiazioni applicate in campo medicale.
“Abbiamo oggi il privilegio di ospitare due realtà d’eccellenza presenti in Italia: l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, uno dei centri scientifici più importanti del Paese, e la ITEL, una straordinaria realtà pugliese di innovazione industriale. Come Regione Puglia abbiamo agito da incubatore della fruttuosa collaborazione tra chi ha competenze uniche e chi le sa sfruttare per lo sviluppo di applicazioni industriali di pubblica utilità”, ha dichiarato Nichi Vendola, Presidente della Regione Puglia, nel corso della conferenza stampa.
L’eccellenza dell’INFN nello sviluppo e realizzazione di acceleratori per applicazioni interdisciplinari e medicali sarà rivolta in particolare alla formazione di personale abile presso ITEL, allo scopo di garantire totale autonomia all’azienda durante le fasi di progettazione, realizzazione, installazione e messa a punto dell’acceleratore. Si tratta di un buon esempio di trasferimento tecnologico tra ente di ricerca e azienda all'interno del quale, inoltre, l’INFN garantirà attività di consulenza durante tutto il processo di costruzione. Il sistema ERHA, il cui prototipo entrerà in funzione alla fine del 2015, sarà uno strumento basato su una nuova tecnologia di linac – unica al mondo – capace da un lato di aumentare l’efficienza di accelerazione dei protoni alle basse energie e dall’altro di migliorare il sistema di regolazione dell'energia del fascio estratto di protoni, per colpire la massa tumorale in modo molto più selettivo preservando i tessuti sani. Molto più compatto e più economico rispetto ai sistemi tradizionali, consentirà l’installazione in ospedale senza impatto sulle strutture esistenti. A lato dell’acceleratore, inoltre, ERHA prevede la creazione di una struttura interdisciplinare dotata di spazi e apparecchiature all’avanguardia dedicati alla sperimentazione e a disposizione di gruppi di ricerca scientifico-industriale, anche non direttamente coinvolti nel progetto. In questo contesto, anche la sezione pugliese dell'INFN potrà proficuamente contribuire a futuri sviluppi di ricerca e trasferimento tecnologico- interdisciplinare. “Il completo sviluppo delle competenze necessarie alla messa in opera di un acceleratore per la terapia oncologica con i protoni”, è il commento di Maria Rosaria Masullo, ricercatrice della sezione INFN di Napoli e responsabile INFN del progetto, “sarà possibile grazie alla professionalità dell’INFN in questo settore, diffusa su tutto il territorio nazionale e forte di esperienze come la progettazione e la realizzazione del sincrotrone per il Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica di Pavia (CNAO) e il progetto Catana per la cura dei melanomi oculari, ai Laboratori Nazionali del Sud dell’INFN. Un primo prototipo del nuovo linac è già stato realizzato nel 2010 dalle sezioni INFN di Bari, Milano e Napoli e dalle rispettive Università con un’iniziativa congiunta diretta da Vittorio Vaccaro, dimostrando la piena fattibilità del progetto." “Il progetto ERHA si fonda sul dialogo, sul trasferimento e sullo scambio tra mondo della scienza e mondo dell’industria”, commenta Leonardo Diaferia, Presidente di ITEL, “e sarà un contenitore nel quale sviluppare, sperimentare e applicare saperi e competenze trasversali: dalla fisica alla meccatronica (meccanica, elettronica, informatica), la scienza dei materiali, la radiobiologia, la farmaceutica, la medicina.” Dal punto di vista industriale, il progetto ERHA attrae l’interesse di realtà pugliesi nei settori della meccanica di precisione e della meccatronica, sia per i contributi alla progettazione, produzione e manutenzione delle diverse parti, sia per lo svolgimento di operazioni funzionali all’interno della struttura. E’ dunque prevedibile un importante impatto economico sul territorio, con il rilancio competitivo di alcune realtà industriali esistenti, la creazione di nuove realtà high-tech e la crescita professionale dei lavoratori dell’industria, in particolare di quella biomedica.
Continue readingUN “TRAINING CAMP” PER I BENI CULTURALI
È stato lanciato oggi il bando per partecipare alla prima scuola internazionale di alta formazione per dottorandi e restauratori che si vogliono specializzare nelle tecniche di diagnosi non invasiva per i beni culturali. La scuola, che si terrà dal 15 al 20 giugno presso il Museo di Sansepolcro (AR), è frutto della collaborazione di Opificio delle Pietre Dure, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Consorzio Interuniversitario Nazionale per la Scienza e Tecnologia dei Materiali e Comune di San Sepolcro.
Al progetto partecipano dieci gruppi di ricerca INFN, tra sezioni e laboratori, che insieme costituiscono la neonata rete per i beni culturali CHNET. In particolare sono coinvolte le sezioni di Torino, Milano Bicocca, Ferrara, Bologna, Firenze, Napoli, Bari, Catania e i Laboratori di Frascati e del Sud.
Il Consiglio Nazionale delle Ricerche mette a disposizione competenze dei Dipartimenti: Scienze umane e sociali, patrimonio culturale, Scienze chimiche e tecnologie dei materiali, scienze fisiche e tecnologie della materia.
Il “training camp” sarà supportato dal Miur attraverso l’infrastruttura italiana per i beni culturali iperion-ch.it, (Integrated Project for the European Research Infrastructure ON Culture Heritage), finalizzato alla costruzione di una infrastruttura cross-disciplinare europea per le scienze e le tecnologie della conservazione. Sono ammessi fino ad un massimo di 20 partecipanti ai quali è richiesto un buon livello di conoscenza della lingua inglese scritta e parlata.
Le modalità di partecipazione sono descritte nel sito. L’iscrizione deve essere effettuata entro il 15 maggio 2014 alle 17.00.
sito web: http://iperionchit.net
Continue reading