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Fabiola Gianotti a capo del CERN

fabiola-gianottiL’Italia ha un rapporto speciale con il CERN, dal suo inizio, con Edoardo Amaldi tra i padri fondatori, ai successi degli esperimenti LHC, a maggioranza diretti da fisici italiani, suggellati dalla scoperta del bosone di Higgs, passando per il premio Nobel a Carlo Rubbia, anche lui direttore generale, come pure Luciano Maiani. La gioia di Ferroni presidente dell'INFN e i complimenti di Bignami, Presidente INAF Continue reading

E’ L’ITALIANA FABIOLA GIANOTTI IL NUOVO DIRETTORE GENERALE DEL CERN

COMUNICATO STAMPA. La scienziata italiana Fabiola Gianotti è il nuovo Direttore Generale del CERN di Ginevra, il più importante centro al mondo per la ricerca in fisica delle particelle. A indicarla come successore di Rolf-Dieter Heuer, che ha ricoperto la carica dal 2009, affiancato da Sergio Bertolucci, Direttore della Ricerca e del Computing, è stato il Director General Search Committee del CERN, l’organo deputato alla individuazione e alla nomina del nuovo Direttore Generale. Gli altri due scienziati in corsa per il prestigioso incarico erano l’olandese Frank Linde, direttore dell’Nikhef, e il britannico Terry Wyatt, professore dell’università di Manchester.

“È con grande emozione e soddisfazione che apprendiamo della nomina di Fabiola Gianotti a direttore generale del CERN”, commenta Fernando Ferroni, presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. “A Fabiola vanno le mie personali congratulazioni e quelle di tutto l’INFN per essere stata scelta a dirigere il più prestigioso laboratorio di fisica del mondo intero. Sappiamo che sarà all’altezza di questa alta responsabilità e che guiderà con classe e sicurezza il CERN verso nuovi successi”.
“L’Italia ha un rapporto speciale con il CERN, – ricorda Ferroni – dal suo inizio, con Edoardo Amaldi tra i padri fondatori, ai successi degli esperimenti LHC, a maggioranza diretti da fisici italiani, suggellati dalla scoperta del bosone di Higgs, passando per il premio Nobel a Carlo Rubbia, anche lui direttore generale, come pure Luciano Maiani”. “Ora accogliamo con una gioia immensa l’elezione di Fabiola Gianotti al vertice del grande laboratorio, che così sarà ora diretto da una italiana, figlia della nostra scuola, che dimostra la sua vitalità e visibilità a livello globale. Per l’Italia è un riconoscimento straordinario, e per l’INFN la conferma delle sue scelte scientifiche e formative, e un incoraggiamento a continuare nella direzione dell’eccellenza senza compromessi. Da parte mia e di tutto l’INFN, in bocca al lupo a Fabiola!”

Fabiola Gianotti
Nata a Roma nel 1962, ha studiato Fisica all’Università di Milano dove, nel 1989, ha conseguito il dottorato di ricerca in fisica sperimentale subnucleare e, in seguito, è stata borsista INFN. Lavora al CERN dal 1987 e dal 1994 è fisico di ricerca nel Physics Department del CERN. Si è occupata della ricerca e dello sviluppo così come della costruzione di rivelatori, e di sviluppo di software e di analisi di dati. Ha lavorato in vari esperimenti del CERN: UA2, ALEPH e ATLAS, di cui è stata coordinatore internazionale dal 2009 al 20013). E proprio come coordinatore dell’esperimento ATLAS il 4 luglio del 2012 ha annunciato la scoperta del bosone di Higgs, risultato scientifico di immenso valore, che è stato premiato l’anno successivo con il Nobel per la Fisica ai teorici che per primi avevano ipotizzato l’esistenza di questa particelle. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui la nomina da parte del Presidente Giorgio Napolitano nel febbraio 2009 a Commendatore della Repubblica Italiana e nel settembre 2013 a Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. La rivista Time l’ha collocata quinta nella graduatoria delle persone dell’anno 2012.

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CERIMONIA PER LISA PATHFINDER

Sono stati consegnati i sensori inerziali, componente chiave della ormai prossima missione spaziale LISA Pathfinder, cui partecipano l’INFN, l’Agenzia Spaziale Europea (ESA), l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI). La consegna è avvenuta nel corso di una cerimonia celebrata nella sede dell’industria italiana che li ha prodotti, la CGS spa, a Milano, alla presenza dei rappresentanti delle Istituzioni coinvolte nel progetto, tra cui il presidente dell’INFN Fernando Ferroni. Realizzati da CGS con il finanziamento dell’ASI, su disegno degli scienziati dell’INFN e dell’Università di Trento, i sensori inerziali rappresentano il cuore della metrologia di alta precisione necessaria per l’osservatorio. LISA Pathfinder è la missione in partenza tra pochi mesi, nel 2015, che dovrà verificare le tecnologie che saranno impiegate nel progetto eLISA (evolved Laser Interferometer Space Antenna), per la realizzazione di un interferometro laser che, in principio, sarà come quelli già in funzione a terra, VIRGO in Italia, e LIGO negli Stati Uniti, e ai quali sarà complementare, ma che sarà costituito da tre satelliti in orbita intorno al Sole. Si tratterà di un esperimento di altissima tecnologia, in grado di guardare il nostro universo da una prospettiva completamente nuova: recentemente inserito dall’ESA nei suoi prossimi programmi, sarà il primo osservatorio spaziale di onde gravitazionali, e rivoluzionerà la nostra conoscenza dell’universo, aprendo la strada a un nuovo tipo di astronomia, l’astronomia gravitazionale. “L’esplorazione dell’universo gravitazionale, possibile soltanto attraverso un osservatorio spaziale, rivoluzionerà l’astrofisica, la cosmologia e la fisica fondamentale, queste ricerche saranno foriere di un enorme progresso nella comprensione dell’universo” commenta Stefano Vitale dell’INFN e dell’Università di Trento, membro del team scientifico di eLISA e Principal Investigator della missione LISA Pathfinder. LISA Pathfinder segna così un passo decisivo per verificare la realizzabilità del progetto eLISA.

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EUGENIO NAPPI ELETTO VICEPRESIDENTE INFN

Eugenio NappiComunicato stampa. Eugenio Nappi, già membro della giunta esecutiva dal 2012, è stato eletto vicepresidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare dal Consiglio Direttivo dell’Istituto. A partire dal 1° novembre Nappi prenderà il posto di Antonio Zoccoli, per scadenza del mandato, e affiancherà l’altro vicepresidente dell’INFN, Antonio Masiero. Eugenio Nappi, 57 anni, è dirigente di ricerca e ha diretto la Sezione INFN di Bari dal 2006 al 2012. L’attività di ricerca scientifica, documentata da oltre 200 lavori pubblicati su riviste internazionali e da innumerevoli relazioni su invito a congressi, si è dapprima svolta nel campo della fisica sperimentale delle alte energie (esperimenti NA24 e NA35 al CERN di Ginevra) e in seguito in quello della fisica nucleare, contribuendo in modo significativo alla realizzazione di rivelatori di seconda generazione degli esperimenti HERMES a DESY, in Germania, e STAR al Brookhaven National Laboratory (BNL), negli Stati Uniti. Nell’esperimento ALICE a LHC, dedicato allo studio della fisica della transizione di fase verso il plasma di quark e gluoni, indotta dalle reazioni tra nuclei pesanti ultrarelativistici, ha ricoperto tra il 1998 e il 2000 il ruolo di vice-coordinatore internazionale e in seguito, dal 2004 al 2010, di responsabile nazionale. Membro del panel internazionale di esperti di strumentazione dell’ICFA (International Committee for Future Accelerator) dal 2011, Nappi ha sviluppato innovative tecniche di fotorivelazione di grande rilevanza ai fini del miglioramento delle prestazioni dei contatori di radiazione Cherenkov a immagini anulari.

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SCIENZAPERTUTTI LANCIA IL CONCORSO PER LE SCUOLE 2015: IL TEMA È LA LUCE

logo concorso 2015Comunicato stampa: Il sito di divulgazione scientifica dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare “ScienzaPerTutti” lancia l’edizione 2015 del concorso per le scuole: sarà dedicato al tema della Luce. Il 2015 è stato, infatti, proclamato dalle Nazioni Unite Anno “Internazionale della Luce e delle tecnologie basate sulla Luce” e la redazione di ScienzaPerTutti ha deciso di dedicare il concorso annuale proprio a questo affascinante argomento. La Luce inoltre, e in particolare l’invenzione del led a luce blu, è stata quest’anno premiata con il Nobel alla Fisica assegnato ai ricercatori giapponesi Isamu Akasaki, Hiroshi Amano e Shuji Nakamura.

Giunto alla X edizione, il concorso si rivolge alle scuole secondarie superiori e inferiori che hanno tempo fino al fino al 31 gennaio per registrarsi sul sito. Studenti e docenti sono invitati ad affrontare e sviluppare il tema della “Luce” nelle modalità e prospettive più stimolanti, con massima libertà di espressione nella sottomissione di elaborati, disegni, foto o video che devono pervenire entro il 16 marzo.

La premiazione avverrà in una cerimonia pubblica. Informazioni e modulo di iscrizione sono accessibili all’indirizzo:

http://scienzapertutti.lnf.infn.it/

Alla scorsa edizione hanno partecipato oltre 400 studenti provenienti da scuole italiane, svizzere e tedesche che hanno portato contributi originalissimi sul tema delle "Simmetrie Infrante".

La redazione di ScienzaPerTutti si augura di coinvolgere ancora più studenti con questo nuovo concorso centrato su un tema al tempo stesso affascinante e quotidiano come quello della luce.

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GOOGLE STREET VIEW MAPPA I LABORATORI NAZIONALI DELL’INFN

I quattro Laboratori Nazionali dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare sono da oggi visitabili su Google Maps selezionando l’opzione Street View. I Laboratori Nazionali di Frascati, del Gran Sasso, di Legnaro e del Sud sono i primi centri di ricerca italiani fotografati e “mappati” da Google, un nuovo riconoscimento della eccellenza scientifica dei centri di ricerca dell’INFN che arriva a pochi mesi dall’emissione dei quattro francobolli a loro dedicati. Grazie al servizio Street View sarà possibile entrare virtualmente nelle quattro grandi infrastrutture di ricerca dell’INFN e aggirarsi, con una vista a 360 gradi, tra acceleratori di particelle ed esperimenti alla caccia della materia oscura e degli inafferrabili neutrini.

"L'interesse che Google ha dimostrato per i nostri Laboratori, decidendo di realizzare il primo Street View in Italia dell'interno di strutture di ricerca, ci ha fatto molto piacere, - commenta Fernando Ferroni, presidente dell'INFN - in primo luogo perché è chiaramente un riconoscimento della loro rilevanza scientifica, ma anche perché ci offre l'opportunità di mostrare a tutti con un semplice click che quei luoghi, dove si fa la scienza di frontiera e che spesso nell'immaginario  possono riecheggiare come misteriosi, sono in realtà curate ed efficienti cittadelle dove, nonostante tutte le difficoltà, i nostri ricercatori cercano di lavorare nelle migliori condizioni. E ci auguriamo che questa opportunità di una visita virtuale incuriosisca e sia uno stimolo per a venirci a trovare di persona!", conclude Ferroni.

Per realizzare i quattro tour virtuali sono state scattate circa 1300 immagini panoramiche in sei gironi di riprese in cui i ricercatori dell’INFN hanno collaborato con il personale di Google. Le immagini sono state scattate e raccolte con tecnologie ideate per la Street View: il Trekker, uno zaino da 18kg che monta 15 fotocamere e lavora su piattaforma Android e il Trolley, un’apparecchiatura impiegata in ambienti interni e inizialmente progettata per catturare immagini all’interno dei musei. Una volta raccolte, le immagini sono state elaborate con programmi di computer grafica per ottenere la vista a 360 gradi che caratterizza Google Street View.

Laboratori Nazionali di Frascati – LNF Vai su Google Maps

Fondati nel 1955, sono il primo centro di ricerca nucleare e subnucleare italiano. Ai LNF le attività di ricerca riguardano la fisica subnucleare e nucleare, la fisica delle macchine acceleratrici e della luce di sincrotrone. La caratteristica principale dei LNF è quella di saper costruire gli acceleratori di particelle. Qui fu costruito nel 1957 il sincrotrone (acceleratore circolare) e nel 1960 Ada (Anello di Accumulazione), antenato del gigantesco LHC.

Sito web: www.lnf.infn.it

Laboratori Nazionali del Gran Sasso – LNGS Vai su Google Maps

Sono il più grande centro sotterraneo del mondo in cui si realizzano esperimenti di fisica e astrofisica delle particelle, e astrofisica nucleare. Si trovano a 1400 metri di profondità, sotto il Gran Sasso, dove, grazie alla schermatura della montagna, nel silenzio cosmico, i ricercatori danno la caccia ad alcuni dei fenomeni più rari della natura, a particelle sfuggenti come i neutrini e quelle che compongono la materia oscura, e studiano i processi che avvengono all’interno delle stelle. Proprio per le sue caratteristiche uniche, la mappatura dei LNGS ha richiesto più tempo anche per la difficoltà di geolocalizzazione delle immagini.

Sito web: www.lngs.infn.it

Laboratori Nazionali di Legnaro – LNL Vai su Google Maps

Centro di fama internazionale nel campo della fisica nucleare, sia per ricerche di frontiera sia per la capacità di coniugare efficacemente la ricerca di base con tecnologie avanzate e applicazioni di forte impatto sulla società. Dedicato alla fisica del nucleo, agli acceleratori di particelle, e ai rivelatori di radiazione, dispone di particolari competenze sui trattamenti innovativi delle superfici e si sta dotando di un centro avanzato per lo studio e la produzione di radio farmaci Sito web: www.lnl.infn.it

Laboratori Nazionali del Sud – LNS Vai su Google Maps

Istituiti nel 1976, a Catania, sono prevalentemente orientati allo studio della fisica nucleare e della fisica astroparticellare. Il più suggestivo dei nuovi progetti è l’osservatorio sottomarino per neutrini KM3NET. Presso i LNS sono attivi un centro per la cura del melanoma oculare e un laboratorio di analisi di reperti storico- archeologico attraverso tecniche non distruttive. Sito web: www.lns.infn.it

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L’Australia ‘prepara’ il suo Gran Sasso

phoca_thumb_l_dama1_lngs_infnL'Australia ha avviato un ambizioso programma scientifico che avrà lo scopo di catturare le enigmatiche particelle di materia scura. Il progetto è stato presentato durante il workshop CoEPP-CAASTRO Continue reading

AUSTRALIA, UNA MINIERA D’ORO PER LA MATERIA OSCURA

Stawell, una vecchia miniera di oro, a poco meno di 300 chilometri da Melbourne, potrebbe diventare il primo laboratorio sotterraneo dell’emisfero Sud. Con l’obiettivo scientifico di dare la caccia alla materia oscura, come fanno i fisici ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso (LNGS – INFN), e di replicare l’esperimento Dama/Libra che prende dati ai LNGS dal 2008. Per discutere questa possibilità una delegazione di scienziati italiani, tra cui Antonio Masiero, vicepresidente dell’INFN, e Stefano Ragazzi, direttore dei LNGS, ha visitato il sito e incontrato le rappresentanze locali. Dama/Libra è un esperimento che misura fluttuazioni stagionali che dovrebbero manifestarsi nei flussi di materia oscura, dovute alla rotazione terrestre attorno al Sole e che dovrebbero quindi trovare corrispondenza in luoghi la cui alternanza stagionale è invertita. Costruire una nuova infrastruttura di ricerca nell’emisfero australe sarebbe quindi un’opportunità per verificare i risultati finora ottenuti da Dama/Libra. Ma il nuovo laboratorio potrebbe essere interdisciplinare e ospitare anche esperimenti di astrofisica, rivelazione dei neutrini, biologia, geoscienze e ingegneria.

Su Symmetry

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