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Una nuova origine per l’oro e altri elementi pesanti

Anche le magnetar, attraverso i brillamenti giganti, possono contribuire alla formazione di oro e altri elementi pesanti, processo che finora era stato identificato solo nelle rare collisioni tra due stelle di neutroni. È il risultato di uno studio teorico guidato da ricercatori della Columbia University e del Flatiron Institute, che spiega dopo vent'anni un misterioso segnale osservato da satelliti Nasa ed Esa nel 2004 Continue reading

Biomass è in orbita per monitorare le foreste

L’equipe di specialisti nel monitoraggio della salute del nostro pianeta si arricchisce oggi di un nuovo collaboratore, Biomass. Sviluppato da Esa con la guida di Airbus Uk, il satellite è dotato di strumenti unici per monitorare le foreste, misurare la biomassa e stimare la quantità di CO2 immagazzinata nella biosfera terrestre Continue reading

Pianeta di acqua svelato dai cieli delle Canarie

Un team guidato dall’Inaf ha misurato con grande precisione la massa del pianeta Kepler-10c, definendolo come un possibile mondo in gran parte composto da ghiaccio di acqua. Lo studio, pubblicato oggi su A&A, ha permesso anche di confermare la presenza di un altro pianeta nel sistema di Kepler-10, fornendo nuove informazioni per comprendere la formazione dei pianeti e le origini del Sistema solare Continue reading

Determina a contrarre per l’acquisizione di una fornitura di cibi e bevande per n. 5 coffee breaks riservati ai partecipanti ai seminari di Istituto che si terranno presso l’INAF – Osservatorio Astronomico di Roma nel periodo aprile-giugno 2025. Impegno di spesa

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E se anche l’universo ruotasse?

Uno studio pubblicato su Mnras propone che l’universo ruoti, anche se in modo estremamente lento: ogni 500 miliardi di anni. L'ipotesi non sembra violare nessuna delle leggi fisiche conosciute e potrebbe spiegare perché le misurazioni dell'espansione dell'universo non sono concordi. Ora occorre un modello computazionale della teoria, così come un modo per individuare i segni di questa lenta rotazione Continue reading

Nero shocking: onde d’urto da buchi neri stellari

I buchi neri, anche quelli relativamente piccoli, lasciano nello spazio impronte significative, che si estendono ben oltre le regioni immediatamente vicine. Da una ricerca condotta con il radiotelescopio MeerKat emerge infatti che i buchi neri di massa stellare emettono potenti getti d’energia che generano, a loro volta, enormi onde d’urto, arrivando così a scolpire lo spazio circostante e a influenzare i dintorni galattici Continue reading

Borsa di Studio post-laurea triennale della durata di sei mesi, eventualmente rinnovabile, dal titolo “Studio di debris con osservazioni ottiche ultraveloci per il progetto IDL all’interno dello Spoke 2 del Centro Nazionale ICSC”

Procedura di selezione pubblica, per titoli ed eventuale colloquio, per il conferimento di una Borsa Continue reading

Tête-à-tête di Lucy con Donaldjohanson

Lucy ha completato con successo il sorvolo dell’asteroide Donaldjohanson, il più piccolo tra gli obiettivi della missione. Le prime immagini, catturate dallo strumento L’Lorri e trasmesse a Terra nei giorni scorsi, mostrano un corpo celeste dalla forma bilobata e dalla geologia complessa. Il prossimo appuntamento in agenda è con il troiano di Giove Eurybates e il suo satellite Queta, previsto per il 2027 Continue reading