A caccia di nane oscure nel cuore della Via Lattea
Se esistono, sono fatte di Wimp. O di particelle di materia oscura altrettanto massicce. Dovrebbe essere più facile trovarle là dove la materia oscura è più abbondante, per esempio nei pressi del nucleo della nostra galassia. E c’è un modo per distinguerle dalle normali nane brune: la presenza del litio. A descrivere questi oggetti substellari è uno studio guidato da Djuna Croon della Durham University Continue reading
Così il timbro d’una stella ne tradisce l’età
Il metodo astrosismico, basato sullo studio dei “terremoti stellari”, è stato messo a confronto per la prima volta con le tradizionali misure basate sulle leggi della gravità, confermando la sua affidabilità e accuratezza nel rilevare la massa, e quindi l’età, delle stelle. La differenza sulla stima della massa è di appena l’1.4 per cento. A guidare la ricerca, Jeppe Sinkbæk Thomsen dell’Università di Bologna Continue reading
Quando le stelle piccole fanno le cose in grande
Un nuovo studio pubblicato su A&A rivela che i pianeti simili alla Terra sono più comuni del previsto attorno alle stelle nane M, le più diffuse nella nostra galassia. Analizzando 15 stelle, sono stati scoperti quattro nuovi esopianeti. Le stelle meno massicce ospitano più pianeti piccoli e rocciosi, rendendole promettenti per la ricerca di mondi abitabili. Con un commento di Jesus Maldonado dell’Inaf di Palermo Continue reading
Le rocce marziane, una tomba per l’atmosfera
Secondo un nuovo studio pubblicato su Nature, Marte ha avuto brevi periodi con acqua liquida grazie all’aumento della luminosità solare, ma il pianeta è poi tornato a uno stato desertico a causa del lento degassamento vulcanico e dell’assorbimento di anidride carbonica nelle rocce. La scoperta di carbonati da Curiosity conferma questo ciclo autolimitante, rendendo Marte meno abitabile rispetto alla Terra Continue reading
Michela Imblack, per studiare i buchi neri intermedi
Intervista a Michela Mapelli, professoressa di fisica computazionale all'Istituto di astrofisica teorica dell’Università di Heidelberg, ex-ricercatrice Inaf, che ha vinto uno dei finanziamenti più prestigiosi nel mondo della ricerca: l’Erc advanced grant, con 2.5 milioni di euro per studiare come si formano e che caratteristiche hanno i buchi neri di massa intermedia Continue reading
Su Encelado, un oceano più alcalino del previsto
Una nuova ricerca ha stimato un pH tra 10,1 e 11,6 per l’oceano di Encelado, quindi più alcalino di quanto si pensasse. Il dato, ricavato analizzando i fosfati nei pennacchi, suggerisce forti interazioni tra acqua e rocce basiche. Questo ambiente potrebbe comunque supportare forme di vita, come i microrganismi metanogeni. Lo studio verrà pubblicato su Icarus Continue reading
Una nuova cometa interstellare
All'alba del 1 luglio 2025 è stata scoperta una nuova cometa interstellare che si sta rapidamente avvicinando al Sole e la notte scorsa è stata osservata dal telescopio di Loiano dell'Inaf, in provincia di Bologna. Si tratta della seconda cometa dopo la 2I/Borisov. Il passaggio al perielio avverrà il prossimo 29 ottobre, mentre la minima distanza con la Terra verrà raggiunta il 19 dicembre. Ecco quello che sappiamo Continue reading
Pianeti che si fanno male da soli
La missione Cheops dell’Agenzia Spaziale Europea ha individuato un esopianeta che sembra innescare brillamenti di radiazione dalla stella attorno alla quale orbita. Queste imponenti esplosioni stanno spazzando via l’atmosfera rarefatta del pianeta, facendola diminuire ogni anno. Tutti i dettagli su Nature Continue reading

