
Grazie a una nuova analisi dei dati raccolti dalla sonda Rosetta e dal suo lander Philae in seguito allo storico atterraggio sulla cometa 67P/Churyumov–Gerasimenko nel 2014, un team internazionale ha individuato il punto esatto in cui il lander ha effettuato il suo secondo “rimbalzo” prima di assestarsi sulla superficie della cometa, lasciando una traccia dalla forma simile a quella di un teschio. Lo studio, che vede un importante contributo italiano, ha rivelato abbondante presenza di ghiaccio nel materiale cometario intaccato, il quale risulta soffice come neve appena posata, aprendo nuove prospettive per future missioni spaziali
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