Astronomia

Assistendo al risveglio d’un buco nero

Alla fine del 2019, la galassia Sdss1335+0728 ha improvvisamente iniziato a brillare più che mai ed è stata classificata come nucleo galattico attivo, alimentato da un enorme buco nero nel nucleo della galassia stessa. È la prima volta che il risveglio di un buco nero massiccio viene osservato in tempo reale, grazie anche al Vlt dell’Eso, in Cile. Lo studio che riporta la scoperta è in corso di pubblicazione su A&A Continue reading

Raffiche di vento relativistico da un lontano quasar

Tramite osservazioni multibanda, un gruppo di astrofisici guidati da Manuela Bischetti dell'Inaf e dell'Università di Trieste ha studiato, in un range di scale spaziali molto ampio e dalle regioni più nucleari fino al mezzo circumgalattico, il quasar più lontano con misura di vento nucleare e l’alone di gas più esteso (circa 50mila anni luce) rilevato in epoche remote. Lo studio su The Astrophysical Journal Continue reading

Eppur si muove, ai confini della materia oscura

Sviluppando una nuova tecnica che consente di misurare le curve di rotazione delle galassie tramite il fenomeno della lente gravitazionale debole, un nuovo studio dimostra che le velocità di rotazione rimangono inaspettatamente costanti anche a distanze molto grandi dal centro. Un risultato in linea con le previsioni della teoria della gravità modificata, che non contempla la presenza di materia oscura nell’universo. Fra gli autori dello studio, Federico Lelli dell’Inaf di Arcetri Continue reading

A caccia di nane bianche e pianeti distrutti con Jwst

Il telescopio spaziale James Webb ci regala nuove immagini mozzafiato del nostro vicinato galattico. Un gruppo di ricerca guidato dall’Inaf ha sfruttato le enormi potenzialità di Jwst per osservare, per la prima volta all’infrarosso, l’intera sequenza di raffreddamento delle nane bianche in un vicino ammasso globulare, rivelando un eccesso di emissione infrarossa, potenziale indizio di antichi sistemi planetari distrutti Continue reading

Via libera ad Andes, alla ricerca di vita su altri mondi

Oggi Eso ha firmato l’accordo con un consorzio internazionale guidato da Inaf per la progettazione e la costruzione di Andes, uno strumento di altissima tecnologia che sarà installato su Elt. Andes verrà utilizzato per cercare segni di vita negli esopianeti e studiare le prime stelle che si sono accese nell’universo, oltre che per testare le variazioni delle costanti fondamentali della fisica e misurare l'accelerazione dell'espansione dell'universo Continue reading

Ammassi globulari d’estate

Giugno è il mese dell'inizio dell'estate astronomica. Ma è anche un ottimo mese per sfruttare le poche ore di buio e osservare tantissimi ammassi globulari. Solo contando quelli catalogati da Messier, se ne vedono 27 sopra l'orizzonte. Per chi ha la possibilità di osservare al telescopio, non fatevi scappare i più luminosi e sicuramente M13, nella costellazione di Ercole, visibile anche con un binocolo Continue reading

In pieno giorno, a guardar le stelle

Gli astronomi della Macquarie University, con il loro telescopio ottico multi-obiettivo Huntsman, hanno sperimentato una nuova tecnica per osservare gli oggetti celesti durante il giorno, che potrebbe consentire il monitoraggio nel visibile dei satelliti 24 ore su 24 e migliorare notevolmente la sicurezza sulla Terra e nello spazio Continue reading

Ghiacci di CO2 e CO al confine del Sistema solare

Per la prima volta sono stati osservati ghiacci di anidride carbonica e monossido di carbonio su oggetti transnettuniani nelle zone più lontane del Sistema solare. La scoperta è stata possibile grazie alle capacità spettrali nell'infrarosso del James Webb Space Telescope, che ha analizzato la composizione chimica di 59 oggetti transnettuniani e centauri. Tutti i dettagli su Nature Astronomy Continue reading