Astronomia

Juno mostra i laghi di lava di Io in alta definizione

From left, Ganymede, Europa, and Io – the three Jovian moons that NASA’s Juno mission has flown past – as well as Jupiter are shown in a photo illustration created from data collected by the spacecraft’s JunoCam imager. Credit: Image data: NASA/JPL-Caltech/SwRI/MSSS. Image processing: Kevin M. Gill (CC BY); Thomas Thomopoulos (CC BY)Le immagini a infrarossi ottenute dallo strumento Jiram a bordo della sonda Juno della Nasa animano la discussione sul funzionamento interno di Io, la luna più calda di Giove. «L’elevata risoluzione spaziale delle immagini a infrarossi di Jiram, combinata con la posizione favorevole di Juno durante i sorvoli, ha rivelato che l'intera superficie di Io è coperta da laghi di lava contenuti in strutture simili a caldere», dice Alessandro Mura dell’Inaf, primo autore dello studio Continue reading

La materia oscura è fatta di buchi neri?

I rilevatori di onde gravitazionali Ligo e Virgo hanno individuato una popolazione di buchi neri massicci che potrebbero essersi formati nell'universo primordiale e potrebbero comporre la materia oscura. Ma secondo gli scienziati dell'esperimento polacco Ogle, i risultati di osservazioni durate quasi 20 anni di circa 80 milioni di stelle indicano che questi buchi neri costituiscono al massimo qualche percentuale di materia oscura Continue reading

Tutti insieme allineatamente

Per la prima volta è stato osservato l’allineamento di numerosi getti di gas in una regione di formazione stellare. Questo fornirebbe importanti conferme ai modelli che descrivono la nascita delle stelle. La scoperta è stata compiuta utilizzando alcune immagini della Nebulosa Serpente realizzate con NirCam, strumento a bordo del telescopio Webb. Lo studio è in corso di pubblicazione su The Astrophysical Journal Continue reading

Onde di metano sulle rive di Titano

Le rive dei laghi e dei mari di Titano, la luna più grande di Saturno, mostrano segni di erosione dovuta probabilmente all’attività ondosa delle distese liquide di idrocarburi che si trovano sul satellite. È la conclusione a cui è giunto un gruppo di ricerca del Mit dopo aver sviluppato modelli di erosione con meccanismi analoghi ai laghi terrestri e averli confrontati con le immagini riprese dalla sonda Cassini Continue reading

Chang’e 6 è rientrata sulla Terra con rocce lunari

La capsula è atterrata oggi a Siziwang Banner, nella Mongolia interna, alle 8:07 ora italiana. La Cina diventa così il primo paese al mondo ad aver portato sulla Terra campioni dal lato nascosto della Luna. Continue reading

Cinque nane brune per la coppia Gaia e Gravity

Rilevare oggetti deboli vicino a stelle luminose è incredibilmente difficile. Eppure, combinando i dati del telescopio spaziale Gaia con le eccellenti capacità dello strumento Gravity dell'Eso, gli scienziati ci sono riusciti, rilevando il segnale di compagne finora sconosciute di otto stelle. Questa tecnica apre la strada alla possibilità di catturare immagini di pianeti che orbitano vicino alle loro stelle ospiti Continue reading

Tre potenziali super-Terre attorno a una stella vicina

In orbita attorno alla stella arancione Hd 48948, situata a circa 55 anni luce da noi, sono state scoperte grazie allo spettrografo Harps-N tre candidate super-Terre. Si tratta del sistema planetario a noi più vicino, fra quelli con una stella ospite simile al Sole, nel quale sia presente una super-Terra in zona abitabile. Fra gli autori dello studio, guidato da Shweta Dalal dell’Università di Exeter, c’è anche Luca Malavolta dell’Università di Padova Continue reading

Jwst osserva antichissimi ammassi stellari

Gli ammassi stellari osservati con il telescopio spaziale James Webb in una galassia a soli 460 milioni di anni dopo il Big Bang potrebbero essere i progenitori degli ammassi globulari che popolano le galassie odierne. È il risultato di un gruppo di ricerca internazionale a cui partecipano anche Eros Vanzella e Matteo Messa dell’Istituto nazionale di astrofisica, pubblicato oggi su Nature Continue reading