Astronomia

Tutta l’acqua delle super-Terre

La maggior parte dell’acqua di un esopianeta non si trova sulla superficie, ma è nascosta nelle profondità del suo interno. Ciò influisce sulla sua potenziale abitabilità, come dimostrano i calcoli di un gruppo del Politecnico di Zurigo e dell’Università di Princeton. Secondo lo studio, il volume potenziale di acqua sugli esopianeti è stato finora enormemente sottostimato. Tutti i dettagli su Nature Astronomy Continue reading

Dall’esterno con furore

La composizione isotopica del rutenio nello strato K-Pg e il confronto con quella di meteoriti di diversa tipologia conferma che l'asteroide che 66 milioni di anni fa ha creato il cratere di Chicxulub, causando l'ultima grande estinzione di massa, era di tipo carbonaceo, dunque con probabile origine nel Sistema solare esterno. Inoltre, sempre grazie al rutenio, è stato possibile escludere che le eruzioni vulcaniche dei Trappi del Deccan abbiano avuto un ruolo nell'estinzione Continue reading

L’evoluzione del sistema planetario Trappist-1

Quattro astronomi, di cui due italiani, hanno sviluppato un modello per spiegare le orbite dei pianeti di Trappist-1, un sistema planetario tra i più noti, a soli 40 anni luce dalla Terra. Il sistema di Trappist-1 ospita sette pianeti e le orbite di quelli più interni non rispettano uno dei rapporti di risonanza più comuni, il 3:2. Ora i ricercatori sono riusciti a verificare le loro ipotesi e a giustificare la distribuzione osservata Continue reading

All’origine dei meteoriti marziani giunti sulla Terra

La maggior parte dei circa duecento meteoriti marziani giunti sulla Terra proviene da cinque crateri da impatto in due regioni vulcaniche del Pianeta rosso chiamate Tharsis ed Elysium. Una scoperta che permette di raggruppare queste rocce extraterrestri in base alla loro storia e di indagare a fondo la geologia del luogo da cui provengono Continue reading

Implicazioni della supertempesta di Gannon

Due articoli usciti su Geophysical Research Letters riportano i cambiamenti atmosferici avvenuti durante la tempesta geomagnetica di maggio, analizzando cosa potrebbero comportare le anomalie di temperatura, composizione atmosferica, posizione e diffusione delle particelle per i satelliti e il Gps. Questo per cercare di costruire modelli per prevederne l’impatto, in vista nel massimo solare previsto per il 2025 Continue reading

La chioma di Berenice legata dalla materia oscura

La Dark Energy Camera cattura l’ammasso della Chioma, un ammasso di galassie che prende il nome dai capelli di un’antica regina e che è stato fonte di ispirazione per la teoria della materia oscura: fu l’astronomo Fritz Zwicky a ipotizzarne per primo l’esistenza, nel 1937, notando che le galassie dell’ammasso sembrava risentissero di un’attrazione gravitazionale non giustificabile con la sola materia visibile Continue reading

Dopo Città del Capo, la Iau tornerà a Roma nel 2027

Domani il passaggio di consegne dal Sudafrica all'Italia durante la cerimonia di chiusura dell'edizione 2024 dell'Assemblea generale dell'Unione astronomica internazionale. Dal 9 al 19 agosto 2027 il più grande meeting astronomico al mondo tornerà nella Capitale dopo oltre un secolo dalla prima edizione Continue reading

Coppie di buchi neri in modulazione di frequenza

Utilizzare le onde gravitazionali emesse dalle coppie di buchi neri più piccoli come segnale “portante” per cogliere quelle a frequenza molto più bassa emesse da sistemi binari di buchi neri supermassicci, attualmente precluse agli interferometri. L’idea, illustrata questa settimana su Nature Astronomy da un team guidato dal Max-Planck-Institut für Astrophysik, richiederebbe rivelatori sensibili ai decimi di hertz Continue reading