Volevo essere un Grb, non sono altro che un Fxt
All’origine d’un fast X-ray transient (Fxt) parrebbe esserci un aspirante lampo di raggi gamma (Grb) che ha fatto flop, soffocato dagli strati esterni d’una stella massiccia in esplosione. La scoperta grazie all’osservazione con l’Einstein Probe del transiente X veloce Ep 250108A e al successivo follow-up con i telescopi Gemini e Soar Continue reading
Webb scruta le polveri delle stelle di Wolf-Rayet
Utilizzando lo strumento Miri di Jwst, un gruppo internazionale di ricercatori ha rivelato l’esistenza di gusci concentrici di polvere attorno a quattro stelle di Wolf-Rayet in sistemi binari. L’età delle polveri è stimata attorno a qualche centinaia di anni. Ciò significa che la polvere può sopravvivere nel difficile ambiente stellare e che bisogna tenerne conto nelle stime del contenuto totale di polvere nelle galassie Continue reading
Il grande vuoto che allenta la tensione
Secondo due astronomi britannici, la Terra si trova all'interno di un enorme vuoto cosmico. Una specie di bolla dell'ordine di un miliardo di anni luce di raggio e con una densità circa il venti per cento inferiore alla media, all'interno della quale la velocità di espansione è maggiore che all'esterno. Per questo motivo, la loro ipotesi potrebbe risolvere la tensione di Hubble. Tutti i dettagli su Mnras Continue reading
Tutto il cielo in infrarosso con Spherex
La missione Spherex della Nasa, lanciata lo scorso marzo, mapperà l’intero cielo in 102 lunghezze d’onda nell’infrarosso, raccogliendo informazioni su milioni di oggetti cosmici. E ha ora iniziato a rendere pubblici i dati raccolti: aggiornati settimanalmente e accessibili a chiunque, permetteranno studi sull’universo primordiale, le molecole organiche, l’acqua ghiacciata e l’evoluzione cosmica Continue reading
A caccia di nane oscure nel cuore della Via Lattea
Se esistono, sono fatte di Wimp. O di particelle di materia oscura altrettanto massicce. Dovrebbe essere più facile trovarle là dove la materia oscura è più abbondante, per esempio nei pressi del nucleo della nostra galassia. E c’è un modo per distinguerle dalle normali nane brune: la presenza del litio. A descrivere questi oggetti substellari è uno studio guidato da Djuna Croon della Durham University Continue reading
Così il timbro d’una stella ne tradisce l’età
Il metodo astrosismico, basato sullo studio dei “terremoti stellari”, è stato messo a confronto per la prima volta con le tradizionali misure basate sulle leggi della gravità, confermando la sua affidabilità e accuratezza nel rilevare la massa, e quindi l’età, delle stelle. La differenza sulla stima della massa è di appena l’1.4 per cento. A guidare la ricerca, Jeppe Sinkbæk Thomsen dell’Università di Bologna Continue reading
Quando le stelle piccole fanno le cose in grande
Un nuovo studio pubblicato su A&A rivela che i pianeti simili alla Terra sono più comuni del previsto attorno alle stelle nane M, le più diffuse nella nostra galassia. Analizzando 15 stelle, sono stati scoperti quattro nuovi esopianeti. Le stelle meno massicce ospitano più pianeti piccoli e rocciosi, rendendole promettenti per la ricerca di mondi abitabili. Con un commento di Jesus Maldonado dell’Inaf di Palermo Continue reading
Le rocce marziane, una tomba per l’atmosfera
Secondo un nuovo studio pubblicato su Nature, Marte ha avuto brevi periodi con acqua liquida grazie all’aumento della luminosità solare, ma il pianeta è poi tornato a uno stato desertico a causa del lento degassamento vulcanico e dell’assorbimento di anidride carbonica nelle rocce. La scoperta di carbonati da Curiosity conferma questo ciclo autolimitante, rendendo Marte meno abitabile rispetto alla Terra Continue reading

