La prima italiana nello Spazio
Alle 22:01:13" del 23 novembre, puntuale come sempre, la Soyuz (TMA-15M, l'ultimo modello) si è alzata dalla sua rampa di lancio, la numero 31. Una manciata di secondi dopo, navicella e razzo erano già spariti oltre le nuvole sopra la notte nera di Baikonur con a bordo i tre membri dell'equipaggio della ISS Expedition 42.
Il comandante russo Anton Shkaplerov, l'ingegnere di volo americano Terry Virts e - in qualità di primo ingegnere di bordo e copilota - il capitano dell'Aeronautica Militare e membro del Corpo Astronauti dell'ESA Samantha Cristoforetti.
Nel vecchio ma efficentissimo cosmodromo dell'enclave russa in Kazakistan, da dove nel '61 partì Juri Gagarin (primo cosmonauta uomo) e nel '63 Valentina Tereskova (prima cosmonauta donna), si è così incominciato a scrivere l'inizio di una nuova pagina nella storia dell'esplorazione umana dello Spazio: appena pochi minuti dopo il lift-off, infatti, una volta entrata in orbita la Soyuz, Samantha Cristoforetti è diventata a tutti gli effetti la prima donna italiana a volare nello Spazio.
Dopo meno di sei ore, alle 3:48 (ora italiana) di questa mattina la navicella ha quindi completato il docking con la Stazione Spaziale Internazionale ed è stata proprio Samantha il primo membro dell'equipaggio ad entrare nella ISS, salutando con un grande sorriso il coronamento di un sogno.
Samantha porta futura nello spazio

#Interstellar, un polpettone #hollywoodiano. Perché confonderlo con la #scienza?

Countdown per Samantha
Fino a ieri soffiava un vento gelido a Baikonur, l’enclave russa in Kazakistan dove sono state scritte pagine indimenticabili della storia dell’esplorazione umana dello Spazio.
Questa mattina invece al cosmodromo fa meno freddo - solo cinque gradi sotto lo zero - ed è tutto pronto per cominciare a scrivere un nuovo capitolo del libro: alle 22:01:13” (ora italiana) la Soyuz TMA-M15 con a bordo il comandante russo Anton Shkaplerov e gli ingegneri di volo Terry Virts e Samantha Cristoforetti (@astrosamantha, come si firma sui social network) si staccherà dalla rampa di lancio numero 31, puntando verso la Stazione Spaziale Internazionale.
Da qui, il 12 aprile 1961, partì Yuri Gagarin e, il 19 giugno del ‘63, Valentina Tereskova: rispettivamente il primo uomo e la prima donna a volare nello spazio. E da qui, oltre mezzo secolo dopo, parte la prima astronauta italiana, impegnata per sei mesi in una missione di lunga durata targata ASI: Futura.
“Tutta Italia guarda al volo di @astroSamantha con felicità e trepidazione. Orgogliosi della prima italiana nello spazio!” ha twittato ieri, con l’hashtag _#Futura42, il presidente del Consiglio Matteo Renzi, che segue da mesi con partecipazione la missione.
Per seguire in diretta le fasi finali del pre-launch e il lift-off della missione, l'Agenzia Spaziale Italiana ha organizzato un grande evento nella sua sede di Roma, in collegamento video diretto con Baikonur, disponibile in streaming su AsiTv.
Alla serata prenderanno parte il presidente dell'ASI, Roberto Battiston e gli astronauti Roberto Vittori, Paolo Nespoli e Luca Parmitano. E’ prevista anche la presenza del ministro dell’Istruzione Università e Ricerca Stefania Giannini, del direttore ESA dei Voli Spaziali Abitati Thomas Reiter e del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare Pasquale Preziosa.
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