ASI e ISPRA, firmato accordo quadro
L’Osservazione della Terra avrà da oggi e per i prossimi cinque anni una strategia condivisa tra l’Agenzia Spaziale Italiana e l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA). Al centro dell’attenzione l’accesso ai dati dei sistemi satellitari delle Sentinelle del sistema europeo Copernicus, del sistema italiano COSMO-SkyMed e di altri satelliti nell’ambito delle attività di monitoraggio e controllo del pianeta. Le azioni necessarie per un impiego efficace ed efficiente delle risorse, nell’ambito delle rispettive competenze, sono contenute e sono al centro dell’Accordo Quadro, firmato oggi dal presidente dell’ASI, Roberto Battiston e dal presidente dell’ISPRA, Bernardo De Bernardinis.
L’intesa definisce gli obiettivi strategici del sistema nazionale spaziale, identificando le priorità e le necessità in materia ambientale che possono essere validamente affrontate e risolte, attraverso l’utilizzo delle tecnologie e infrastrutture spaziali messe in campo dall’ASI.
Con l’accordo si potenzieranno le attività congiunte di ricerca scientifica e di servizio operativo, attraverso il coordinamento delle risorse umane e infrastrutturali messe a disposizione dall’ASI e dall’ISPRA. Lo scopo è la definizione di una piattaforma unica di gestione dei dati geospaziali e l’integrazione nel Collaborative Ground Segment italiano – di cui l’ASI è il National Point of Contact (NPC) per il sistema Copernicus – per favorire il rafforzamento dei mezzi a disposizione di entrambi gli enti, delle professionalità e delle produzioni, in modo da garantire la interoperatività e la condivisione, anche in tempo reale, dei dati e delle informazioni in essa conservati.
Verbale di valutazione dei titoli
Verbale di determinazione dei criteri
Workshop ‘La qualità nella ricerca come strumento di eccellenza’
Galileo, nuovo lancio il 27
Tutto nominale, alla base ESA di Kourou, verso il nuovo lancio venerdì 27 marzo di un’altra coppia di satelliti, il numeri 7 e 8, del sistema di navigazione europeo Galileo. Al momento, il lift-off del vettore Soyuz - appositamente modificato per portare in orbita i satelliti della costellazione - è previsto per le 18:46 locali di venerdì prossimo, quando in Italia mancheranno 14 minuti alle undici di sera.
Il lancio di questo fine marzo è il primo della serie di tre prevista per l’anno in corso (gli altri sono in agenda per fine settembre e per dicembre), secondo quanto è stato fissato a fine gennaio alla Space Policy Conference di Bruxelles.
In quella sede - l’incontro annuale che presenta l’avanzamento dei programmi spaziali europei tra cui EGNOS, Galileo e Copernicus – la Commissione europea ha infatti deciso di dare continuità al programma nel corso del 2015 e riprendere le attività di lancio per il completamento della costellazione.
“Il proseguimento delle attività di lancio dei satelliti della costellazione – ha dichiarato Elzbieta Bienkowska, Commissario europeo per il mercato interno e responsabile per la Space Policy - rappresenta la nostra priorità nel prossimo futuro”.
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Teorica: aggettivo femminile singolare eccellente!
