Micado pronto per osservare lo spazio profondo
Progettato per ottenere immagini estremamente nitide e dettagliate nel vicino infrarosso, sfruttando appieno le potenzialità del grande telescopio europeo Elt, lo strumento Micado ha superato la fase di revisione preliminare, una tappa fondamentale in vista della sua realizzazione. Grazie alle sue sofisticate ottiche adattive potrà compiere osservazioni con una risoluzione spaziale che promette di essere sette volte maggiore di quella attesa da Jwst. Oggetti celesti che oggi ci appaiono senza forma, quando verranno studiati con Micado mostreranno tutti i loro dettagli, aprendo di fatto l’era dell’astronomia di precisione Continue reading
Sonar spaziale per studiare i buchi neri
Le osservazioni delle regioni circostanti un buco nero supermassiccio realizzate dal telescopio spaziale Xmm-Newton dell’Esa hanno permesso di mappare il comportamento dinamico del plasma intorno al buco nero stesso. Del gruppo che ha condotto lo studio, pubblicato sulla rivista Nature Astronomy, fa parte anche Ciro Pinto dell’Istituto nazionale di astrofisica. Continue reading
Proxima c, c’è un candidato. A soli 4,2 anni luce
Un secondo possibile pianeta attorno a Proxima Centauri è stato individuato da un team coordinato da Mario Damasso dell’Inaf e Fabio Del Sordo dell’università di Creta. Ha un segnale con periodo di 5.2 anni compatibile con l’esistenza di un secondo pianeta con massa minima circa sei volte la massa della Terra e con orbita pari a circa la distanza media tra Marte e Sole Continue reading
67P, nel suo carbone tracce di origini interstellari
Un accurato lavoro di revisione e miglioramento della qualità dei dati sulla composizione della superficie del nucleo della cometa 67P Churyumov-Gerasimenko, guidato da Andrea Raponi dell’Inaf Iaps di Roma, ha permesso di individuare, per la prima volta su un oggetto celeste di questo tipo, chiare tracce di composti organici alifatici, catene di atomi di carbonio e idrogeno. La distribuzione e la tipologia dei materiali individuati rafforza lo scenario che vede le comete e gli asteroidi provenire dai confini estremi del Sistema solare Continue reading
Nu Indi testimone d’un’antica collisione galattica
Un team internazionale di astronomi, di cui fanno parte anche diversi ricercatori in forze all’Inaf, ha pubblicato su Nature Astronomy un articolo nel quale viene meglio circostanziata l’epoca in cui sarebbe avvenuta la collisione tra la Via Lattea e la galassia Gaia Encelado. Osservazioni effettuate sulla stella Nu Indi ne hanno permesso la datazione studiandone le oscillazioni grazie al satellite Tess della Nasa e alle tecniche dell’astrosismologia. Incrociando i dati osservativi di Gaia, si è scoperto che Nu Indi si è formata circa 11 miliardi di anni fa e conserverebbe ancora le tracce di quell’antica collisione avvenuta agli albori del cosmo Continue reading
Cocktail di gas caldo negli ammassi di galassie
Realizzate le prime mappe della distribuzione e del moto delle masse di gas caldo che permeano due ammassi di galassie. I dati raccolti stanno aiutando gli scienziati a comprendere meglio la turbolenta storia della formazione di questi agglomerati di galassie e la loro evoluzione. Fra gli autori dello studio, pubblicato oggi su A&A, c’è anche Ciro Pinto dell’Istituto nazionale di astrofisica Continue reading
Trovati frammenti della meteorite di Capodanno
Due i frammenti recuperati fino a ora, in zona Disvetro-Rovereto sul Secchia, in provincia di Modena, ai limiti dell’area indicata dai calcoli effettuati dalla rete Prisma. È la prima meteorite italiana ritrovata con un metodo sistematico grazie a Prisma, collaborazione promossa e coordinata dall’Istituto nazionale di astrofisica Continue reading
Fusilli di luce per misurare lo spin del buco nero
I dati delle misure in onde radio che hanno permesso lo scorso aprile di presentare al mondo la prima immagine del buco nero in M87 sono stati utilizzati da un team italo-svedese per misurare la velocità di rotazione del buco nero situato al centro di questa galassia. È stata impiegata per la prima volta una tecnica elaborata nel 2011 che sfrutta una proprietà particolare della luce, la “twisted light”, un fenomeno previsto dalla Relatività Generale, secondo il quale la luce si “attorciglia a fusillo” quando passa in prossimità di un buco nero. Tra gli autori anche Massimo Della Valle, ricercatore dell’Inaf Continue reading

