Comunicati Stampa

A Lecce la prima sezione universitaria Inaf

È stata inaugurata questa mattina, nella sede dell’Università del Salento, la prima sezione universitaria dell’Istituto nazionale di astrofisica. Nicolò D'Amico, presidente Inaf: «Un passo fondamentale per rafforzare la presenza sul territorio dell’Inaf, che permetterà una reciproca crescita in ambito scientifico e potrà fungere anche da volano per le imprese locali del settore» Continue reading

Il ruggito della nana bruna

Quando si dice che le apparenze ingannano. Una piccola stella, di massa pari a circa l'otto per cento di quella del Sole, è stata osservata emettere un brillamento molto intenso di raggi X, rilasciando almeno 10 volte l'energia emessa durante i più potenti brillamenti X prodotti dalla nostra stella. Nome in codice J0331-27, appartiene alla categoria delle nane brune di classe L. La sorprendente scoperta è stata fatta da un team guidato da ricercatori dell’Istituto nazionale di astrofisica grazie alle osservazioni del telescopio spaziale Xmm–Newton dell’Esa Continue reading

Solar Orbiter: iniziato il viaggio

Partita la sonda che ci svelerà nuovi segreti della nostra stella. «Solar Orbiter è una missione molto importante e molto attesa, con un notevole contributo italiano che vede il coordinamento scientifico in capo all'Inaf», commenta il Presidente Inaf, Nichi D'Amico Continue reading

Micado pronto per osservare lo spazio profondo

Progettato per ottenere immagini estremamente nitide e dettagliate nel vicino infrarosso, sfruttando appieno le potenzialità del grande telescopio europeo Elt, lo strumento Micado ha superato la fase di revisione preliminare, una tappa fondamentale in vista della sua realizzazione. Grazie alle sue sofisticate ottiche adattive potrà compiere osservazioni con una risoluzione spaziale che promette di essere sette volte maggiore di quella attesa da Jwst. Oggetti celesti che oggi ci appaiono senza forma, quando verranno studiati con Micado mostreranno tutti i loro dettagli, aprendo di fatto l’era dell’astronomia di precisione Continue reading

Sonar spaziale per studiare i buchi neri

Le osservazioni delle regioni circostanti un buco nero supermassiccio realizzate dal telescopio spaziale Xmm-Newton dell’Esa hanno permesso di mappare il comportamento dinamico del plasma intorno al buco nero stesso. Del gruppo che ha condotto lo studio, pubblicato sulla rivista Nature Astronomy, fa parte anche Ciro Pinto dell’Istituto nazionale di astrofisica. Continue reading

Proxima c, c’è un candidato. A soli 4,2 anni luce

Un secondo possibile pianeta attorno a Proxima Centauri è stato individuato da un team coordinato da Mario Damasso dell’Inaf e Fabio Del Sordo dell’università di Creta. Ha un segnale con periodo di 5.2 anni compatibile con l’esistenza di un secondo pianeta con massa minima circa sei volte la massa della Terra e con orbita pari a circa la distanza media tra Marte e Sole Continue reading

67P, nel suo carbone tracce di origini interstellari

Un accurato lavoro di revisione e miglioramento della qualità dei dati sulla composizione della superficie del nucleo della cometa 67P Churyumov-Gerasimenko, guidato da Andrea Raponi dell’Inaf Iaps di Roma, ha permesso di individuare, per la prima volta su un oggetto celeste di questo tipo, chiare tracce di composti organici alifatici, catene di atomi di carbonio e idrogeno. La distribuzione e la tipologia dei materiali individuati rafforza lo scenario che vede le comete e gli asteroidi provenire dai confini estremi del Sistema solare Continue reading

Nu Indi testimone d’un’antica collisione galattica

Un team internazionale di astronomi, di cui fanno parte anche diversi ricercatori in forze all’Inaf, ha pubblicato su Nature Astronomy un articolo nel quale viene meglio circostanziata l’epoca in cui sarebbe avvenuta la collisione tra la Via Lattea e la galassia Gaia Encelado. Osservazioni effettuate sulla stella Nu Indi ne hanno permesso la datazione studiandone le oscillazioni grazie al satellite Tess della Nasa e alle tecniche dell’astrosismologia. Incrociando i dati osservativi di Gaia, si è scoperto che Nu Indi si è formata circa 11 miliardi di anni fa e conserverebbe ancora le tracce di quell’antica collisione avvenuta agli albori del cosmo Continue reading