TUTTI GLI EVENTI DELLA NOTTE EUROPEA DEI RICERCATORI
Si avvicina la Notte Europea dei Ricercatori, in programma quest’anno per il 26 Settembre. La manifestazione tocca tutta Italia con iniziative realizzate dall’INFN a Bari, Bologna, Cagliari, Cascina, Catania, Ferrara, Frascati, L'Aquila, Milano, Padova, Pavia, Pisa, Roma, Torino e Trieste.
Sito web nazionale: http://www.nottedeiricercatori.it
Le iniziative città per città:
BARI L’appuntamento è nella suggestiva cornice del Fortino Sant’Antonio Abate dove i ricercatori della sezione di Bari dell’INFN e del Dipartimento Interateneo di Fisica “M.Merlin” dell’Università di Bari accoglieranno i visitatori raccontando e mostrando la scienza all’opera. Alle 19:00 è in programma lo spettacolo “Omaggio a GALILEO a 450 anni dalla nascita”.
L’evento fa parte delle iniziative del progetto DREAMS. Leggi il programma
BOLOGNA La giornata è organizzata con oltre 30 attività pratiche pomeridiane per ragazzi e bambini. In serata si terrà una conferenza spettacolo condotta da Patrizio Roversi che vedrà la partecipazione di Antonio Zoccoli (INFN) Giovanni Bignami (Inaf) e Alessandra Bonoli (Unibo) accompagnati dalla sand artist Rossella Milencio.
L’evento fa parte delle iniziative del progetto DREAMS - Leggi il programma
siti web: http://www.bo.infn.it/nottericercatori/
CAGLIARI - Porte aperte al dipartimento di Fisica di Cagliari dalle 18.00 per visitare i laboratori e incontrare i ricercatori. Alle 21.00 è in programma “il cielo sopra Cagliari” aLla scoperta del cielo profondo. L’evento fa parte delle iniziative del progetto DREAMS
CASCINA EGO, l’Osservatorio Gravitazionale Europeo, presso Cascina (Pisa), apre le sue porte al pubblico per due giorni di scienza per tutti. La manifestazione, realizzata nell’ambito della “Settimana della Scienza e Notte dei Ricercatori”. L’evento fa parte delle iniziative del progetto DREAMS Leggi il programma http://outreach.ego-gw.it/
CATANIA – Laboratori Nazionali del Sud - È ricchissimo il programma della notte della ricerca organizzata dai Laboratori Nazionali del Sud in collaborazione con la sezione di Catania dell’INFN e con la partecipazione di Mario Tozzi. Dal pomeriggio si susseguiranno visite agli acceleratori, esperimenti, dibattiti, dimostrazioni, laboratori, cabaret, un concerto con l’orchestra giovanile ”Falcone e Borsellino ” della fondazione della Città Invisibile e un grande concorso artistico a Premi. Partecipa Poste italiane che ha predisposto un annullo filatelico speciale in occasione della recente emissione dei quattro francobolli della serie “Le eccellenze del sapere “dedicate ai laboratori nazionali dell’INFN.
L’evento fa parte delle iniziative del progetto DREAMS
siti web: http://www.nottericercatoricatania.it/ ; pagina facebook: ern.lns
FERRARA - La Piazza Municipale si trasforma in uno spazio dedicato alla ricerca e alla sostenibilità. Dal primo pomeriggio fino a tarda sera i ricercatori di INFN e UNIFE organizzano mostre, giochi scientifici e esperimenti interattivi. Alle 19 è in programma una conferenza dedicata alla storia dell’energia e al suo impatto sulla società. L’evento fa parte delle iniziative del progetto DREAMS
FRASCATI- I Laboratori Nazionali di Frascati partecipano con un programma di visite guidate per il vasto pubblico che, accompagnato dai ricercatori, potrà accedere alle attività scientifiche presenti e visitare gli esperimenti più grandi attualmente in funzione, DAFNE, KLOE e NAUTILUS e osservare l'Anello di Accumulazione (ADA) - Sito Storico della Società Europea di Fisica (EPS). Alle 18:00, presso l’auditorium sala Touschek si terrà una tavola rotonda su “La nascita del Polo di Ricerca Tuscolano”, partecipa il presidente dell’INFN Fernando Ferroni. La serata prosegue in musica con “La ricerca in concerto”.
L’evento fa parte delle iniziative del progetto DREAMS - Leggi il Programma
L’AQUILA – I Laboratori Nazionali del Gran Sasso in collaborazione con Gran Sasso Science Institute, Università e numerose associazioni locali organizzano nel centro storico dell’Aquila moltissime attività tra cui un incontro con le squadre di rugby cittadine, un volo in mongolfiera in compagnia di un fisico, la caccia al tesoro e un concerto-spettacolo.
L’evento fa parte delle iniziative del progetto SHARPER – Sharing Researchers' Passions for Excellence and Results.
Info su: sharper-night.lngs.infn.it ; pagina facebook: sharper.night
MILANO - Sono due gli appuntamenti in programma al Museo Nazionale della Scienza e Tecnologia di Milano. “Particelle elementari e fantasia” per imparare a costruire un rivelatore e “Rivelatori di particelle nella storia” per scoprire gli esperimenti più importanti della storia della fisica delle particelle. L’evento fa parte delle iniziative del progetto DREAMS - Leggi il programma
PADOVA - I Laboratori Nazionali di Legnaro e la sezione di Padova partecipano alle attività di Venetonight con uno stand allestito nel cortile del Palazzo del Bò a Padova visitabile dal pomeriggio fino a mezzanotte. Sito web: http://www.venetonight.it/ - Leggi il programma
A PAVIA - Un’intera settimana dedicata alla scienza e ai suoi protagonisti. Sono tantissime le iniziative in programma organizzate dalla sezione INFN di Pavia tra cui visite guidate, aperitivi scientifici, il concorso fotografico e una tavola rotonda su Europa e ricerca. L’evento fa parte delle iniziative del progetto DREAMS - Leggi il Programma
pagina facebook: NotteRicercatoriPaviaFisica
PISA - Visite ai Laboratori e aperitivo scientifico per incontrare i ricercatori a Tu per tu. L'iniziativa fa parte del progetto DREAMS.
PERUGIA - L'evento di punta della notte, che propone ben 25 eventi, è la " European Run Night" - la corsa dei ricercatori nel centro storico di Perugia, 6,9 Km di passione e voglia di futuro. La Notte Europea dei Ricercatori fa parte del progetto SHARPER – Sharing Researchers' Passions for Excellence and Results. sito web. https://sites.google.com/site/sharper2014nottedeiricercatori/sharperPG-2014.pdf
TORINO - La sezione INFN di Torino aderisce alle celebrazioni per i 60anni dalla nascita del CERN allestendo una mostra fotografica e un desk per festeggiare i 25 anni del web. In programma anche uno spettacolo di musica e teatro sul bosone di Higgs.
L’evento fa parte delle iniziative del progetto TRACKS SITO WEB: http://piemonte.nottedeiricercatori.it/
TRIESTE: dal 24 al 28 Settembre in occasione di Trieste NEXT, la sezione INFN organizza la mostra “Sessanta anni del CERN: il contributo dei fisici della sezione di Trieste dell’INFN”. Sono previsti incontri del pubblico con ricercatori che collaborano con il CERN. L’evento fa parte delle iniziative del progetto DREAMS - Leggi il Programma
Continue readingAMS mette alla prova i raggi cosmici
Sono stati pubblicati oggi su Physical Review Letter i nuovi risultati dell’Alpha Magnetic Spectrometer in orbita sulla Stazione Spaziale Internazionale. Le misure del flusso di elettroni e positroni, grazie alla loro precisione e alla loro estensione in un intervallo di energia mai esplorato precedentemente, ci regalano importanti informazioni sull’origine di queste componenti della radiazione cosmica e il loro legame con la materia oscura Continue reading
I NUOVI RISULTATI DI AMS-02 APRONO GLI ORIZZONTI DELLA COMPRENSIONE DEI RAGGI COSMICI
Comunicato congiunto INFN-ASI. Sono stati pubblicati oggi su Physical Review Letter i nuovi risultati dell’Alpha Magnetic Spectrometer in orbita sulla Stazione Spaziale Internazionale. Le misure del flusso di elettroni e positroni, grazie alla loro precisione e alla loro estensione in un intervallo di energia mai esplorato precedentemente, ci regalano importanti informazioni sull’origine di queste componenti della radiazione cosmica e il loro legame con la materia oscura.
Il grande cacciatore di antimateria Alpha Magnetic Spectrometer (AMS), al quale l’Italia partecipa con l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), è in orbita attorno alla Terra a bordo della Stazione Spaziale Internazionale dal maggio 2011. I due articoli pubblicati oggi su Physical Review Letters descrivono alla comunità internazionale i risultati nella misura di positroni fino a energie di 500 GeV ed elettroni a energie fino a 700 GeV, basati su 10 milioni di elettroni e positroni identificati tra i 41 miliardi di raggi cosmici raccolti nei primi 30 mesi della missione. Questi risultati estendono e migliorano le prime osservazioni pubblicate nella primavera dello scorso anno. Le nuove misure raggiungono un limite di energia finora inesplorato per queste componenti della radiazione cosmica e, grazie anche alla loro precisione, aprono nuovi orizzonti nella ricerca di fenomeni ancora sconosciuti in atto nel nostro universo.
È passato quasi un secolo da quando Carl Anderson identificò il primo positrone, la prima particella di anti-materia tra la miriade di particelle che costituiscono i raggi cosmici. Da allora, numerosi esperimenti hanno dato la caccia a elettroni e positroni, per cercarne le origini e capire i meccanismi con cui arrivano alla Terra viaggiando nello spazio della nostra galassia. L’identificazione diretta dei positroni è particolarmente significativa per lo studio di fenomeni non ancora noti. Deboli quantità di antimateria possono, infatti, essere generate nell’urto tra le particelle che compongono la radiazione cosmica e le polveri interstellari, ma la loro presenza è attesa scemare rapidamente al crescere dell’energia. Invece, la frazione di positroni osservata da AMS cresce rapidamente a partire da un’energia di 8 GeV, indicando l’esistenza di una nuova sorgente di questa componente di antimateria rispetto a quanto previsto dalla loro produzione “standard” nella radiazione cosmica. L’eccesso osservato di positroni appare isotropo entro un’incertezza del 3% suggerendo che non ci siano direzioni particolari da cui nasce questo eccesso di positroni. Un’analisi dettagliata del tasso di crescita della frazione di positroni con l’energia esclude strutture fini, e per la prima volta indica chiaramente il raggiungimento di un valore massimo della frazione a energie attorno ai 275 GeV. Un punto importante da affrontare per l’interpretazione di questo risultato è se questo aumento della frazione di positroni sia dovuto a una sorgente aggiuntiva di positroni o a una “sparizione” di elettroni.
Oltre all’eccesso di positroni, il secondo risultato che AMS pubblica oggi riguarda lo studio del flusso separato di elettroni e positroni, ovvero la misura del numero di queste particelle che arriva nell’unità di tempo alla sommità dell’atmosfera terrestre, e ne caratterizza con estrema precisione l’andamento con l’energia. I risultati indicano chiaramente che non ci sono brusche variazioni nello spettro dei flussi di elettroni, confermando quindi che l’andamento con l’energia della componente dei positroni richiede la presenza di nuovi fenomeni per la loro produzione. Questi risultati sono di estrema importanza per tracciare un identikit di possibili sorgenti di antimateria e discriminare il contributo della materia oscura. Collisioni di materia oscura producono, infatti, antimateria (positroni, antiprotoni) e, a seconda del tipo di materia oscura considerato, sono attesi diversi andamenti in dipendenza dall’energia dei flussi di particelle prodotte. I risultati pubblicati oggi in Physical Review Letters definiscono con alta precisione le caratteristiche dell’eccesso di positroni in funzione dell’energia e sono consistenti con particelle di materia oscura (neutralini) di massa dell’ordine di 1 TeV. Tuttavia, per stabilire se l’origine dell’eccesso dei positroni sia realmente legato alla materia oscura o se sia dovuto a sorgenti astrofisiche, ad esempio pulsar, dovrà essere esteso ulteriormente l’intervallo di energia della misura per determinare le modalità con cui la frazione di positroni decresce dopo aver raggiunto il suo massimo. Di particolare importanza sarà anche il confronto dell’effetto osservato con quello misurato in altre componenti di antimateria, ad esempio gli antiprotoni. Queste misure sono attualmente in corso in AMS e saranno oggetto delle prossime pubblicazioni.
“L’Universo è il laboratorio per eccellenza, dove materia ed energia coesistono – sottolinea il presidente dell’ASI, Roberto Battiston – in condizioni che spesso non possono essere riprodotte sulla Terra. Le misure di AMS-02 sono un indizio dell’esistenza di nuovi fenomeni fisici, la cui natura deve essere ulteriormente chiarita. Questi risultati sono stati resi possibili grazie alla precisione dei dati di AMS-02 che, cento anni dopo la scoperta dei raggi cosmici da parte di Victor Hess, ne permette lo studio con una accuratezza ineguagliabile. L’ASI con INFN e l’industria nazionale ha dato un contributo determinante nel corso degli ultimi venti anni a questo successo della ricerca nazionale”.
“Questo risultato rappresenta un importante passo avanti nello studio di un fenomeno (l’eccesso di positroni) che era stato riscontrato per la prima volta nell’esperimento spaziale PAMELA, e che oggi viene misurato da AMS-02 con una precisione e un’estensione nell’intervallo di energia senza precedenti”, commenta il presidente dell’INFN, Fernando Ferroni. “La sinergia tra INFN, ASI e industria italiana coglie con il nuovo risultato di AMS-02 un frutto importante, migliorando significativamente la conoscenza di un fenomeno che presenta ancora risvolti misteriosi e quindi con potenzialità di nuove scoperte”, conclude Ferroni.
SCHEDA DELL’ESPERIMENTO
La missione. AMS è frutto di una collaborazione internazionale, diretta dal Premio Nobel S.C.C. Ting del MIT, i cui membri provengono da 15 nazioni in tre continenti, America (USA, Messico), Europa (Italia, Germania, Francia, Spagna, Olanda, Finlandia, Portogallo, Russia, Svizzera, Turchia) e Asia (Repubblica Popolare Cinese, Taiwan, Corea). L’Italia ha dato un contributo fondamentale alla realizzazione di questa impresa scientifica: la maggior parte dei rivelatori a bordo di AMS sono stati realizzati nel nostro paese grazie all’eccellenza scientifica e tecnologica raggiunta nel settore dai gruppi dell’INFN e delle Università coinvolte in questo esperimento e il contributo delle principali industrie aerospaziali italiane sotto il coordinamento dell’ASI.
Portato in orbita nel 2011 grazie alla missione Da.Ma dell’ASI – STS 134 Shuttle Endevour, con a bordo anche l’astronauta italiano dell’ESA e colonnello dell’Aeronautica Militare, Roberto Vittori – e istallato sulla ISS in base ad un accordo tra la NASA e il DoE (Department of Energy), le operazioni dello strumento sono condotte dai membri della collaborazione nel centro di controllo (Payload Operation Control Center) situato al CERN di Ginevra e in stretto coordinamento con il team di supporto della NASA presso il Johnson Space Center. Copia integrale dei dati dall’esperimento è trasmessa e analizzata al centro di calcolo CNAF dell’INFN e distribuita quindi all’ASI Science Data Center (ASDC).
In Italia, la missione è stata realizzata congiuntamente da INFN e ASI sia nella fase di sviluppo della strumentazione (2000-2011) che nell’attuale fase di operazione in orbita e di analisi dei dati scientifici. Roberto Battiston dell’Università di Trento/INFN-TIFPA, e recentemente nominato presidente dell’ASI, è deputy-spokesperson della collaborazione internazionale. Bruna Bertucci dell’Università di Perugia/INFN-Perugia coordina la collaborazione italiana, che vede la partecipazione di cinquanta ricercatori dell’Università e delle Sezioni INFN di Bologna, Milano Bicocca, Perugia, Roma “La Sapienza”, Pisa, Trento e presso il centro ASDC.
Lo strumento. AMS è un esperimento che, utilizzando lo stato dell’arte nel campo dei rivelatori di particelle elementari, studia problemi di fisica delle astro particelle, misurando con altissima precisione il flusso dei diversi tipi di raggi cosmici nello spazio. Opera ininterrottamente dal 2011 e continuerà la sua ricerca fino al mantenimento in funzione della ISS. Le caratteristiche tecniche dello strumento e la sua attività per almeno una decade, permetteranno lo studio di precisione dei raggi cosmici nell’intervallo di energie che va da centinaia di MeV a parecchi TeV, al fine di effettuare ricerche per verificare l’esistenza o l’assenza dell’antimateria generata nei primi istanti di vita dell’universo e la natura della materia oscura, due problemi di fondamentale importanza nel campo delle astroparticelle. Gli obiettivi scientifici primari di AMS coprono problemi sostanziali della fisica delle astroparticelle: l’esistenza o assenza dell’antimateria nucleare (nuclei di antielio o di anticarbonio) fino a energie di migliaia di miliardi di elettronVolt. La rivelazione di anche un solo antinucleo di elio avrebbe conseguenze rivoluzionarie per la nostra comprensione del Big Bang; la ricerca indiretta dell’esistenza della materia oscura nella nostra galassia attraverso la misura di precisione di positroni, antiprotoni e raggi gamma di alta energia. AMS affronta anche questioni importanti nel campo dell’astrofisica: la misura dell’abbondanza degli isotopi leggeri nei raggi cosmici; la misura di precisione del flusso e della composizione di raggi cosmici prima del loro ingresso nell’atmosfera; lo studio dell’interazione dei raggi cosmici con il campo geomagnetico.
Continue readingNOTTE EUROPEA DEI RICERCATORI: DECINE DI INIZIATIVE INFN IN TUTTA ITALIA
È stata presentata oggi alla stampa la Notte Europea dei Ricercatori, appuntamento che quest’anno si terrà, in contemporanea in tutta Europa, venerdì 26 settembre e che vede oltre 300 eventi in programma in tutta Italia. Giunta alla nona edizione, l’iniziativa porta in prima fila i ricercatori italiani con decine di iniziative organizzate dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare che partecipa ai progetti Dreams, Tracks, Sharper, finanziati dalla Commissione Europea, e alle iniziative di Venetonight.
Numerosi e variegati gli eventi in programma per la serata del 26 settembre: stand in piazza, aperitivi scientifici, conferenze-spettacolo, concerti, una corsa podistica notturna, viste guidate ai laboratori, seminari per il pubblico e per le scuole e anche uno speciale annullo filatelico targato Notte Europea dei Ricercatori ai Laboratori del Sud. [e.c.]
La manifestazione tocca tutta la penisola con iniziative realizzate dall’Infn a Assergi, Bari, Bologna, Cagliari,Cascina, Catania, Ferrara, Frascati, L'Aquila, Milano, Padova, Pavia, Pisa, Roma, Torino e Trieste.
Sito web nazionale: http://www.nottedeiricercatori.it/
Progetto DREAMS: Laboratori Nazionali del Sud e di Frascati, Trieste, Bologna, Milano, Ferrara, Catania, Bari, Cagliari, Pavia e Pisa e Cascina
Sito web: http://www.frascatiscienza.it/pagine/notte-europea-dei-ricercatori-2014/programma/
Progetto SHARPER: a L'Aquila - Laboratori Nazionali del Gran Sasso e GSSI - Sezione di Perugia
www.sharper-night.eu
Progetto TRACKS: sezione di Torino
http://piemonte.nottedeiricercatori.it/
VENETONIGHT – Laboratori Nazionali di Legnaro e Sezione di Padova http://www.venetonight.it/
Continue readingNotte Europea dei ricercatori 2014<br />
La manifestazione Notte Europea dei Ricercatori 2014, promossa dalla Commissione Europea con l’obiettivo di avvicinare i cittadini e soprattutto i giovani al mondo della ricerca, avrà luogo venerdì 26 settembre, e quest’anno avrà come tema la sostenibilità.
L’ENEA, che opera a supporto del mondo produttivo nazionale per il trasferimento dei risultati delle attività di ricerca e sviluppo in un’ottica di sviluppo economico sostenibile, partecipa alla manifestazione aprendo le porte al pubblico dei suoi Centri di ricerca laziali di Casaccia e Frascati, facendo scendere in campo i suoi ricercatori ad illustrare le loro attività ed il funzionamento degli impianti. Presso questi Centri i visitatori avranno l’opportunità di conoscere le eccellenze della ricerca italiana nei settori delle tecnologie energetiche per la riduzione delle emissioni e della dipendenza dalle fonti fossili, dell’efficienza energetica, delle biotecnologie, delle tecnologie per il sistema agroindustriale, dell’informatica, ecc.
Il Centro di Casaccia ha previsto diverse visite guidate che permetteranno di accedere ad impianti ad alta tecnologia, ed in particolare: ZECOMIX l’impianto sperimentale per la cattura e lo stoccaggio della CO2; l’impianto per il solare termodinamico; le grandi “tavole vibranti” che simulano i terremoti; gli innovativi impianti di climatizzazione installati presso la Casa Intelligente; il reattore nucleare di ricerca TRIGA; la Serra a contenimento per gli studi di biofarmaceutica con il suo impianto di raffrescamento Solar Cooling; l’impianto MICROBO per lo studio dei fenomeni di ebollizione in assenza di gravità; lo Smart Village Casaccia e uno spazio dedicato alle attività di ricerca sull’evoluzione climatica del pianeta condotte in Antartide. Sono in programma anche delle “pillole di scienza”, cioè dei brevi incontri con i ricercatori su specifiche tematiche di ricerca scientifica.
Presso il Centro di Frascati i visitatori potranno seguire diversi percorsi guidati e potranno visitare: il Tokamak FTU, acronimo di “Frascati Tokamak Upgrade”, la grande macchina sperimentale per la fusione nucleare a confinamento magnetico; il laboratorio Laser ABC dove vengono condotti studi sulla fusione a confinamento inerziale; i laboratori dove si tengono esperimenti sulla superconduttività ed esperimenti di ottica; l’esposizione delle tecnologie per la scansione laser 3D utilizzati per lo studio e la salvaguardia delle opere d'arte; il Museo di informatica, dove viene ripercorsa la storia dell’informatica in ENEA, dai primi calcolatori analogici all’attuale supercalcolatore CRESCO 4.
La Notte dei Ricercatori si svolge nell’ambito del progetto promosso dalla Commissione Europea DREAMS “Quando i sogni diventano realtà”, coordinato da Frascati Scienza, che ha in programma centinaia di eventi in tutta Italia dal 22 al 26 Settembre per promuovere la scienza e il ruolo dei ricercatori, ed è rivolto ad un pubblico di tutte le età.
Per info http://www.frascatiscienza.it/pagine/notte-europea-dei-ricercatori-2014/
http://www.enea.it/it/centro-ricerche-casaccia
http://www.enea.it/it/centro-ricerche-frascati
Roma, 17 Settembre 2014 Continue reading
QUATTRO FRANCOBOLLI PER I LABORATORI INFN
Sono stati presentati oggi, nella sede di via Veneto del Ministero dello Sviluppo Economico a Roma, i quattro francobolli della serie “Le Eccellenze del Sapere” dedicati ai Laboratori dell’INFN: Laboratori Nazionali di Frascati, del Gran Sasso, di Legnaro e del Sud. I francobolli, del valore di 0,70 euro ciascuno, raffigurano un esperimento di ciascun laboratorio: il rivelatore KLOE dell’acceleratore di particelle DAFNE per i LNF, L’interno (i fotomoltiplicatori) dell’esperimento Borexino per i LNGS, un dettaglio dello spettrometro per raggi gamma AGATA dei LNL e il Ciclotrone Superconduttore K800 per i LNS. I francobolli, che hanno una tiratura di 2 milioni e 700.000 esemplari si possono acquistare negli uffici postali e nelle tabaccherie convenzionate. L’emissione è accompagnata da una serie di prodotti filatelici tra cui il bollettino illustrativo a firma del presidente dell’Infn.
“Un riconoscimento che ci onora e ricorda la ormai sessantennale attività dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare nel campo della ricerca fondamentale. ¬- ha commentato il presidente dell’INFN Fernando Ferroni - I nostri laboratori nazionali, oggetto dell’emissione, sono l’asse portante della capacità dell’INFN di essere protagonista nella ricerca. Infrastrutture costruite nel passato e continuamente rinnovate per stare al passo della concorrenza internazionale. Un modello importante per il paese anche nel quadro in evoluzione delle infrastrutture europee”.
Sono particolarmente lieta del contributo di Poste Italiane alla diffusione di ben quattro francobolli che celebrano “Le Eccellenze del Sapere” – ha detto il presidente di Poste Italiane, Luisa Todini. - Le emissioni dedicate ai Laboratori Nazionali di Fisica Nucleare che operano nel nostro Paese rappresentano il segno della genialità degli scienziati italiani, al servizio del progresso e dello sviluppo. Una grande azienda, fortemente radicata sul territorio, che investe nell’innovazione e nella tecnologia per rendere ancora più fruibile l’offerta dei servizi, attraverso l’evento di oggi intende contribuire a consegnare alle generazioni più giovani messaggi di speranza e di promozione del sapere attraverso un oggetto, come il francobollo, semplice e allo stesso tempo capace di conservare e diffondere l’importanza dei valori della cultura e della scienza”, ha concluso Todini. [e.c]
Continue readingNASA E INFN FIRMANO ACCORDO DI AFFILIAZIONE
Comunicato stampa congiunto INFN-NASA. La NASA e l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) hanno firmato oggi un accordo di ricerca, sulla base del quale l’INFN diviene ufficialmente Membro Affiliato di SSERVI (Solar System Exploration Research Virtual Institute), l’istituto virtuale della NASA dedicato alla ricerca ed esplorazione del sistema solare. L’INFN è così primo partner italiano di SSERVI, e la collaborazione tra i due Istituti sarà su programmi senza scambio di fondi.
“L’INFN è l’Istituto dedicato alla ricerca fondamentale nei campi della fisica nucleare, subnucleare, astroparticellare e dei relativi sviluppi tecnologici. SSERVI rivolge la ricerca di base e quella applicata alla Luna, agli asteroidi vicini alla Terra, alle lune di Marte Phobos e Deimos, e gli ambienti spaziali vicini a questi corpi celesti. Siamo ansiosi di vedere le scoperte scientifiche che deriveranno da questa collaborazione”, commenta Yvonne Pendleton, direttore di SSERVI.
L’accordo è stato siglato oggi dal presidente dell’INFN, Fernando Ferroni, e dal vice direttore di SSERVI, Gregory Schmidt (per conto di Yvonne Pendleton). Tra gli altri, anche il direttore associato di SSERVI, Doris Daou, il membro di giunta INFN, Speranza Falciano, e il capo della Divisione Ricerca dei Laboratori Nazionali di Frascati dell’INFN, Fabio Bossi, hanno partecipato all’evento.
“È un momento speciale per l’INFN”, sottolinea Fernando Ferroni, presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. “Poter mettere a disposizione l’esperienza e le capacità dei ricercatori dell’Istituto in una collaborazione con la NASA, la più prestigiosa agenzia spaziale al mondo, è motivo di orgoglio e grandissima soddisfazione. Questo tra l’altro dimostra che le tecnologie sviluppate nella ricerca “curiosity driven” trovano applicazioni importanti in campi anche molto diversi da quelli di origine”, conclude Ferroni.
La proposta dell’INFN per divenire membro Affiliato associato di SSERVI, sottoposta dal coordinatore del progetto Simone Dell’Agnello, è stata selezionata quando abbiamo capito che l’INFN conduce attività di ricerca complementari che aiuteranno la NASA nel raggiungimento dei suoi obiettivi nell’esplorazione umana del Sistema Solare.
La nuova collaborazione scientifica tra i due istituti prevede lo sviluppo futuro di attività congiunte, lo scambio di scienziati impegnati in studi rivolti all’esplorazione e ricerca spaziale e la fruizione condivisa dei rispettivi laboratori di ricerca.
In particolare, l’INFN sviluppa e caratterizza indipendentemente retroriflettori da installare sulla Luna e sui satelliti di Galileo, il sistema satellitare di navigazione globale (il “GPS” europeo), e calibra rivelatori di particelle e astroparticelle di cui molti sono in dotazione al CERN e altri già impiegati in attività spaziali.
“Circa 10 anni fa, ci siamo focalizzati sul posizionamento di precisione nello spazio tramite l’uso di retroriflettori laser con lo scopo di farli diventare strumenti avanzati per la fisica fondamentale e per quella applicata nell’intero Sistema Solare. Abbiamo costruito un nuovo laboratorio, abbiamo proposto nuove idee ed esperimenti per ricerche sulla Luna, Marte e anche oltre”, spiega Simone Dell’Agnello. “Aver portato l’INFN a stringere un accordo di partnership con la NASA della Silicon Valley è come realizzare il nostro “sogno californiano”, conclude Dell’Agnello.
“I nostri partner italiani hanno messo insieme una proposta convincente che delinea più argomenti per una ricerca collaborativa. In particolare, i loro punti di forza in settori come i laser retroriflettori offrono sia un forte ritorno in scienza, sia un potenziale per nuove missioni. Questi risultati saranno importanti per la NASA e per i suoi partner internazionali che conducono con successo le ambiziose attività esplorative del Sistema Solare con robot ed esseri umani, e ci auguriamo una stretta e lunga collaborazione tra i nostri rispettivi Paesi”, ha commentato Greg Schmidt, vice direttore di SSERVI, che segue anche i partenariati internazionali dell'Istituto.
Con base e gestito all’Ames Research Center della NASA, a Moffett Field, in California, SSERVI è un istituto virtuale che, insieme a partnership internazionali, riunisce i ricercatori in un ambiente virtuale collaborativo. Il modello di istituto virtuale consente di costruire una squadra incrociata e di condurre ricerche interdisciplinari che spingono oltre i confini della scienza e dell’esplorazione. SSERVI è finanziato dalla Science Mission Directorate e dalla Human Exploration and Operations Mission Directorate della NASA a Washington.
Per maggiori informazioni sul SSERVI: http://sservi.nasa.gov
Continue readingNuova campagna sperimentale dell’ENEA in assenza di gravità
Per il corretto funzionamento di satelliti e stazioni spaziali è necessario mettere a punto efficienti sistemi di trasferimento del calore che possano operare anche nello spazio: è questo l’obiettivo di una nuova campagna di volo parabolico condotta dai ricercatori ENEA a bordo dell'Airbus A300 della compagnia francese Novespace. Quattro ricercatori ENEA, insieme ad altri scienziati europei, hanno infatti galleggiato nell'aria durante le parabole dell'Airbus, nelle quali si realizzano intervalli di circa 20 secondi a gravità zero, per effettuare esperimenti in assenza di gravità.
Gli esperimenti ENEA hanno riprodotto un classico fenomeno di ebollizione che avviene in un circuito di raffreddamento in uso su componenti e satelliti spaziali, e che consentirebbe di asportare il calore dove è necessario tramite un liquido a circolazione forzata (grazie ad una pompa). 
La peculiarità di questa nuova campagna sperimentale, che prosegue gli studi già realizzati dall’ENEA nelle precedenti campagne (sei campagne di volo parabolico effettuate dal 2004 al 2013), consiste nel fornire artificialmente al fluido refrigerante un campo elettrico, tramite un elettrodo collocato al centro della tubazione, che ha la funzione di sostituire la forza di gravità assente in condizione di gravità zero con le forze del campo elettrico.
Questa sperimentazione rappresenta una novità assoluta negli studi sui fluidi in movimento. L’obiettivo è controllare, tramite il campo elettrico, il fenomeno dell'ebollizione che avviene nel circuito di raffreddamento in modo da poterlo gestire in maniera simile a quanto si riesce a fare a terra. Questa sperimentazione rende possibile progettare lo scambiatore di calore sulla base delle conoscenze derivanti dal funzionamento a terra.
Tutti i dati sperimentali sui fenomeni di ebollizione sono stati raccolti dall’ENEA tramite sistemi hi-tech di automazione, sensori miniaturizzati avanzati e telecamere veloci: queste informazioni sono fondamentali per l’avanzamento tecnologico nella capacità di progettazione di scambiatori di calore per applicazioni spaziali, dai satelliti per telecomunicazioni alla Stazione Spaziale Internazionale.
I test condotti a bordo dell’Airbus A300 (sono state eseguite 90 parabole, 30 al giorno per 3 giorni), sono stati effettuati nei cieli della Francia con base di partenza a Bordeaux. Gli esperimenti sono stati condotti nell’ambito del progetto MANBO, finanziato dall'Agenzia Spaziale Europea, ESA. Insieme all’ENEA partecipano al progetto le Università di Tolosa, Pisa, Darmstadt, Marsiglia, Bruxelles, la École Polytechnique Fédérale di Losanna, e le industrie Astrium, Thales Alenia Space, Hephaestus, Absolute System e Air Liquide.
Per informazioni Gian Piero Celata, 06 3048 3905, 320 922 4166, gianpiero.celata@enea.it
http://twitter.com/ENEAlabitfd
Roma, 11 Settembre 2014 Continue reading

