BENI CULTURALI: VERSO UN’INFRASTRUTTURA DI RICERCA EUROPEA
Un’infrastruttura cross-disciplinare europea per le scienze e le tecnologie della conservazione dei beni culturali con un ruolo di primo piano per l’Italia. E’ questo il cuore dell’ambizioso progetto E-RIHS (Shaping the European Research Area of Heritage Science) che sarà presentato la mattina del 2 luglio nell’ambito di un convegno internazionale sugli stati generali dei beni culturali in corso a Firenze dal 30 giugno al 3 luglio. Al progetto il nostro paese partecipa con il nodo italiano della rete che vede tra i protagonisti CNR, ENEA, INFN e PIN Scrl. La giornata sarà aperta dal sindaco di Firenze, Dario Nardella, e prevede la partecipazione dei rappresentanti del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca italiani, dei presidenti Nicolais (CNR), Testa (ENEA) e Ferroni (INFN) e di rappresentanti delle Istituzioni europee tra cui Maria Theofilatou, della Commissione Europea, Silvia Costa, Presidente della Commissione Cultura e Istruzione del Parlamento Europeo, Giorgio Rossi vicepresidente dello European Strategy Forum on Research Infrastructures e Jacques Dubucs del Ministero per l’istruzione e la ricerca francese. In particolare Ferroni presenterà CHNet, la rete per i beni culturali dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, a cui fanno capo i progetti di ricerca dell’istituto nel campo della conservazione dei beni culturali e che coinvolge le sezioni di Bari, Bologna, Catania, Ferrara, Firenze, Milano Bicocca, Napoli, Roma2, Roma3, Torino, i Laboratori nazionali LNF, LNL, LNS, e i Centri nazionali CNAF e TIFPA .
FERRONI DESIGNATO DAL CD ALLA PRESIDENZA DELL’INFN PER IL SECONDO MANDATO
Fernando Ferroni è stato designato dal Consiglio Direttivo dell’INFN come Presidente dell’Istituto per il secondo mandato, con 30 preferenze su 33 votanti. La votazione si è tenuta nel corso della riunione di Direttivo del 26 giugno. L’esito della procedura di designazione sarà comunicato al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini, ai fini della nomina. Auguriamo buon lavoro al nostro Presidente per i prossimi quattro anni!
Il Consiglio Direttivo ha inoltre votato anche per l’elezione del Direttore dei Laboratori Nazionali di Frascati e della Sezione di Roma 1. L’esito della votazione ha portato alla nomina di Pierluigi Campana alla guida dei Laboratori di Frascati e alla conferma per il secondo mandato di Marcella Diemoz a capo della Sezione di Roma 1.
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Nato a Roma nel 1952 Fernando Ferroni è ordinario presso l’Università la Sapienza di Roma dal 2000. Laureato in fisica alla Sapienza nel 1975 si è da sempre occupato di aspetti sperimentali della fisica delle particelle elementari. Ha lavorato al CERN di Ginevra, dapprima in esperimenti sui neutrini fino agli anni ’80 e poi all’esperimento L3 al LEP (l’acceleratore che ha preceduto LHC nel tunnel di Ginevra). Nei primi anni ’90 ha iniziato la sua collaborazione con l’esperimento BaBar alla macchina PEP2 di SLAC (Stanford, USA) per lo studio della violazione di CP nei decadimenti del quark beauty. Lavora attualmente ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso nell'esperimento CUORE per la ricerca del decadimento doppio beta senza emissione di neutrini e in un progetto innovativo nello stesso campo finanziato da un grant dello European Research Council. È autore di alcune centinaia di articoli su riviste scientifiche e ha partecipato a numerosi comitati internazionali nell’ambito della fisica delle alte energie. |
FERRONI DESIGNATO DAL CD ALLA PRESIDENZA DELL’INFN PER IL SECONDO MANDATO
Fernando Ferroni è stato designato dal Consiglio Direttivo dell’INFN come Presidente dell’Istituto per il secondo mandato, con 30 preferenze su 33 votanti. La votazione si è tenuta nel corso della riunione di Direttivo del 26 giugno. L’esito della procedura di designazione sarà comunicato al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini, ai fini della nomina.
Auguriamo buon lavoro al nostro Presidente per i prossimi quattro anni!
Il Consiglio Direttivo ha inoltre votato anche per l’elezione del Direttore dei Laboratori Nazionali di Frascati e della Sezione di Roma 1. L’esito della votazione ha portato alla nomina di Pierluigi Campana alla guida dei Laboratori di Frascati e alla conferma per il secondo mandato di Marcella Diemoz a capo della Sezione di Roma 1.
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Nato a Roma nel 1952 Fernando Ferroni è ordinario presso l’Università la Sapienza di Roma dal 2000. Laureato in fisica alla Sapienza nel 1975 si è da sempre occupato di aspetti sperimentali della fisica delle particelle elementari. Ha lavorato al CERN di Ginevra, dapprima in esperimenti sui neutrini fino agli anni ’80 e poi all’esperimento L3 al LEP (l’acceleratore che ha preceduto LHC nel tunnel di Ginevra). Nei primi anni ’90 ha iniziato la sua collaborazione con l’esperimento BaBar alla macchina PEP2 di SLAC (Stanford, USA) per lo studio della violazione di CP nei decadimenti del quark beauty. Lavora attualmente ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso nell'esperimento CUORE per la ricerca del decadimento doppio beta senza emissione di neutrini e in un progetto innovativo nello stesso campo finanziato da un grant dello European Research Council. È autore di alcune centinaia di articoli su riviste scientifiche e ha partecipato a numerosi comitati internazionali nell’ambito della fisica delle alte energie. |
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Pierluigi Campana si è laureato in fisica alla Sapienza Università di Roma nel 1981. Ha quindi lavorato a lungo presso i Laboratori Nazionali di Frascati dell’INFN, in esperimenti di ricerca del decadimento del protone nel tunnel del Monte Bianco, all’esperimento MACRO nei Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’INFN, dedicandosi in particolare allo sviluppo dei rivelatori di particelle. Ha lavorato nell’esperimento ALEPH all’acceleratore LEP al CERN di Ginevra, e successivamente alla macchina DAFNE dei Laboratori di Frascati sull’esperimento KLOE per lo studio della violazione CP nei mesoni K. Dal 2002 lavora all’esperimento LHCb di LHC al CERN, per la ricerca della violazione di CP nei quark beauty, e dal 2011 al 2014 è stato coordinatore internazionale della collaborazione LHCb. |
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Marcella Diemoz si è laureata in fisica alla Sapienza Università di Roma nel 1982 e ha conseguito il titolo di dottore di ricerca nel 1987. L’attività di ricerca si è rivolta allo studio sperimentale delle interazioni fondamentali utilizzando neutrini, elettroni e, infine, protoni con l’esperimento CMS a LHC al CERN di Ginevra. Ha dedicato oltre dieci anni della sua attività di ricerca alla progettazione, allo sviluppo e alla costruzione del calorimetro elettromagnetico a cristalli scintillanti dell'esperimento CMS, che nel 2012 ha annunciato assieme all’esperimento ATLAS la scoperta del bosone di Higgs. Dal 2002 è dirigente di ricerca all’INFN, e per l’INFN ha rivestito il ruolo di responsabile nazionale dell’esperimento CMS. La sua attività scientifica è documentata da oltre 700 pubblicazioni su riviste internazionali e da numerose presentazioni a conferenze internazionali. È stata membro di vari comitati nazionali e internazionali tra cui lo Scientific Policy Committee del CERN. |
ERC: 1,8 MILIONI DI EURO AL PROGETTO ULTRA-FAST SILICON DETECTOR DI NICOLO CARTIGLIA
Comunicato Stampa: Sviluppare un nuovo rivelatore ultra veloce basato sul silicio e capace di realizzare un’immagine a quattro dimensioni delle particelle che lo attraversano “fotografando” contemporaneamente sia la posizione sia il tempo di passaggio delle particelle: è questo il cuore del progetto Ultra-Fast Silicon Detector (UFSD) proposto da Nicolo Cartiglia, della sezione di Torino dell’INFN, e vincitore di un finanziamento ERC Advanced Grant dell’importo di 1.8 ml euro e della durata di cinque anni.
Il progetto si basa sullo sviluppo di un nuovo tipo di rivelatore al silicio, simile a quelli impiegati in molti esperimenti di fisica delle particelle, ma che si contraddistingue per la capacità di determinare il tempo di passaggio di una particella in modo estremamente accurato, con una risoluzione di circa 10 picosecondi. Ovvero: un rivelatore capace di una precisione di 10 millesimi di miliardesimo di secondo e uno spessore pari a quello di un capello molto sottile.
“La possibilità di aggiungere la dimensione temporale al processo di tracciamento è fondamentale per associare correttamente le particelle che appartengono allo stesso evento, scartando quelle che invece sono passate nel rivelatore in tempi successivi” commenta Nicolo Cartiglia, vincitore del finanziamento ERC Advanced Grant e ricercatore dell’INFN di Torino. Questo nuovo tipo di tecnologia trova applicazione in contesti in cui il rivelatore debba essere molto sottile oppure molto resistente alle radiazioni come ad esempio nell’ambito dell’adroterapia oncologica in cui si sviluppano tecnologie di altissima precisione da impiegare in dosimetria.
L’attività che ha portato a proporre il progetto Ultra-Fast Silicon Detector è iniziata nel 2013 nell’ambito delle ricerche dalla Commissione 5 dell’INFN, che si occupa di ricerche tecnologiche e interdisciplinari, e grazie alla collaborazione tra le sezioni INFN di Firenze, Torino,Trento e la Fondazione Bruno Kessler (FbK). Nel 2014 UFSD è stato riconosciuto come “Progetto di grande rilevanza scientifica Italia – USA”, ed ha ricevuto una finanziamento della durata di due anni dal Ministero degli Affari Esteri.
Nel 2015 è inserito all’interno del progetto europeo AIDA2. Istituito nel 2007 dall’Unione Europea, l’European Research Council (Erc) è l'organismo che finanzia i ricercatori di eccellenza di qualsiasi età e nazionalità che intendono svolgere attività di ricerca di frontiera negli Stati membri dell’UE o nei paesi associati. Dall’inizio della sua attività, l’Erc ha finanziato oltre 5000 ricercatori. Nell’ambito di Horizon 2020, il nuovo programma di ricerca dell’EU (2014-2020), i fondi ERC ammontano a 13 miliardi di euro.
Continue readingMARCO DURANTE È IL NUOVO VICEPRESIDENTE DEL PTCOG
Marco Durante, direttore del centro nazionale dell’INFN TIFPA (Trento Institute for Fundamental Physics and Applications), è stato eletto vicepresidente del Particle Therapy Co-Operative Group (PTCOG). Durante è il primo ricercatore ad assumere il prestigioso incarico: finora infatti erano sempre stati indicati specialisti provenienti dall’ambito clinico o della fisica medica. PTCOG è l’organizzazione internazionale che riunisce tutti i centri mondiali che utilizzano i protoni e gli ioni pesanti per la terapia oncologica. Per l’Italia, i Laboratori Nazionali del Sud dell’INFN con il progetto CATANA per la cura del melanoma oculare, il CNAO (Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica) a Pavia e l’APSS (Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari) di Trento sono tutti rappresentati nel Consiglio Direttivo di PTCOG, che attualmente conta 60 membri. Il nuovo Presidente è Jay Flanz del Massachusetts General Hospital di Boston e, assieme a Durante, è stato nominato vicepresidente Tadashi Kamada del centro giapponese NIRS (National Institute for Radiologiacal Sciences). Marco Durante è anche associate editor del International Journal of Particle Therapy, la rivista ufficiale del PTCOG.
MICHELE CICOLI PREMIATO AI LINCEI ALLA PRESENZA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Michele Cicoli, dell’Università di Bologna e ricercatore del gruppo di fisica teorica della Sezione INFN di Bologna, è stato insignito del premio Alfredo di Braccio 2015, riservato a studiosi in fisica sotto i 35 anni, con la motivazione ufficiale “per l’ampia produzione nel campo delle teorie moderne delle particelle elementari con risonanza internazionale”. Il premio gli è stato conferito durante l’adunanza generale solenne all’Accademia Nazionale dei Lincei, in presenza del Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella.
“Sono molto contento per il riconoscimento ottenuto – commenta Cicoli – anche se c'è ancora tantissima strada da fare per estrarre dalla teoria delle stringhe delle solide predizioni per l’ordinaria fisica delle particelle e la cosmologia”. “E questo premio – prosegue Cicoli – mi servirà da stimolo a impegnarmi ancora di più per cercare modi per testare la teoria delle stringhe”. “Ringrazio l'INFN per il supporto alla mia ricerca, e spero che l'Italia capisca l'importanza di investire sulla ricerca fondamentale di base”, conclude il giovane ricercatore.
L’attività di ricerca di Michele Cicoli riguarda applicazioni fenomenologiche della teoria delle stringhe alla fisica delle particelle elementari e alla cosmologia. Cicoli, dopo essersi laureato a Bologna, ha poi ottenuto prima un master e poi il PhD in fisica teorica a Cambridge. Successivamente ha svolto ricerca come postdoc presso il laboratorio DESY di Amburgo e l’ICTP di Trieste, prima di tornare a Bologna con un posto da ricercatore grazie al programma “Rientro dei Cervelli”.
ITALIA-GIAPPONE: FIRMATO L’ACCORDO TRA INFN E KEK PER BELLE-II
L’INFN e l’istituto giapponese KEK – High Energy Accelerator Research Organization hanno siglato il 23 giugno un protocollo d’intesa per la costruzione del rivelatore Belle-II, che sarà installato all’acceleratore SuperKEKB. L’accordo è stato sottoscritto dal presidente dell’INFN Fernando Ferroni e dal Direttore Generale di KEK Masanori Yamauchi.
Alla firma in Giappone, ha preso parte l’Ambasciatore Italiano a Tokyo Domenico Giorgi. “L’accordo siglato da INFN e KEK – sottolinea l’Ambasciatore Giorgi – testimonia la vivacità dell’attività di cooperazione scientifica tra Italia e Giappone e ne incrementa significativamente il valore”. L’Ambasciata – prosegue Giorgi - continuerà la sua azione di promozione delle collaborazioni delle istituzioni di ricerca italiane già in atto, e di sostegno a esplorare le altre opportunità di cooperazione che esistono in questo Paese, in campo scientifico, tecnologico e dell'innovazione industriale”.
"La firma di questo protocollo d'intesa, che integra l'accordo di collaborazione siglato nel 2013, definisce nei particolari il contributo italiano alla costruzione di Belle-II e rafforza la partecipazione dell'INFN in questa splendida impresa scientifica", approfondisce Francesco Forti, dell’Università di Pisa, rappresentante INFN e presidente del comitato esecutivo di Belle-II.
Belle-II è un esperimento dedicato all'esplorazione degli sfuggenti segnali che particelle ancora da scoprire, non contemplate dalla teoria del Modello Standard, potrebbero lasciare nei decadimenti di particelle di sapore pesante, come i mesoni B e D, e il leptone tau. A questo scopo l'acceleratore SuperKEKB è progettato per raggiungere una luminosità senza precedenti: più di un fattore 40 rispetto alla luminosità raggiunta dai suoi predecessori. Questo gli consentirà di fornire ai fisici il più consistente campione da analizzare di particelle di sapore pesante che sia mai stato prodotto.
Una dinamica collaborazione internazionale, composta di circa 600 scienziati provenienti da 23 Paesi, guidata da Tom Browder, professore all'Università delle Hawaii, sta realizzando il rilevatore Belle-II e preparando tutti gli strumenti necessari a indagare questo territorio ancora inesplorato. All’esperimento Belle-II per l’Italia partecipano circa 60 scienziati italiani, provenienti da nove diverse Università e sezioni dell’INFN, coordinati da Giuseppe Finocchiaro dei Laboratori Nazionali di Frascati (LNF). “I gruppi italiani – spiega Finocchiaro – sono impegnati nella costruzione di tre elementi chiave dell’esperimento, necessari rispettivamente alla misura precisa del punto in cui le particelle decadono, al riconoscimento di quali particelle attraversano il rivelatore, alla misura della loro energia”. “In ultimo – ma non per importanza – l’Italia assicura un notevole contributo ai mezzi di calcolo necessari per effettuare l’analisi dell’enorme quantità di dati che Belle-II raccoglierà”, conclude Finocchiaro.
Premio “Alfredo Di Braccio” al Dott. Michele Cicoli
