ENEA

Record di proposte di progetto per i certificati bianchi

Nell’ambito del sistema dei certificati bianchi, l’ENEA ha ricevuto e valutato tra dicembre 2013 e febbraio 2014 circa 890 proposte di progetto, che da sole immetteranno sul mercato titoli di efficienza energetica per un valore complessivo di almeno 90 milioni di euro. Un simile picco di richieste si è verificato in corrispondenza del primo gennaio 2014 (start-date per la presentazione esclusiva di progetti nuovi o in corso di realizzazione) ed è stato affrontato e superato focalizzando tutte le risorse disponibili su questo obiettivo prioritario.

A partire dal 2014, l’ENEA opererà nell’istruttoria dei “Grandi Progetti”, categoria speciale in cui sono inclusi anche interventi di tipo infrastrutturale purché generino un risparmio annuo di energia superiore a 35.000 tep (tonnellate equivalenti di petrolio). Questi, producendo significativi benefici sia sul versante energetico che su quello ambientale, potranno godere di incentivi mediamente superiori alle proposte “convenzionali”.

A seguito della convenzione stipulata lo scorso dicembre con il GSE (Gestore Servizi Energetici), l’ENEA sarà impegnata nei controlli e nelle ispezioni per la verifica della corretta esecuzione tecnico-amministrativa dei progetti finora approvati, in aggiunta all’istruttoria delle proposte.

L’accordo con GSE introduce un’altra novità assoluta: le penali. Un “malus”, nel caso non vengano rispettati i tempi stabiliti per la lavorazione delle proposte. Si tratta di una nuova modalità contrattuale per l’assegnazione di incarichi nella Pubblica Amministrazione, tesa a garantire servizi in tempi certi. Il gruppo di lavoro ENEA sui certificati bianchi ha ritenuto di poter accettare questa sfida, attivando una programmazione tempestiva delle attività e mettendo a disposizione le risorse necessarie.

Con 6.800 Proposte di Progetto presentate nel 2013, per complessivi  4.900.000 titoli scambiati, il mercato dei Titoli di Efficienza Energetica  (il cui meccanismo è governato dalle disposizioni del D.M. 28/12/2012 e dalle linee guida dell’autorità per l’energia elettrica e il gas), ha segnato nel corso dello scorso anno un volume di scambi in linea con le aspettative governative.

Le maggiori responsabilità attribuite all’ENEA dalla recente convenzione con il GSE permetteranno una diffusione sempre più ampia e capillare delle opportunità offerte dai certificati bianchi, che sono protagonisti attesi anche quest’anno nello scenario del risparmio energetico.


Roma, 26 Febbraio 2014 Continue reading

EDEN: un grande progetto a collaborazione europea contro gli eventi CBRNe

Per far fronte al crescente verificarsi di eventi legati al rischio chimico, biologico, radiologico, nucleare ed agli esplosivi (anche detto CBRNe) causati deliberatamente dall’uomo o dovuti a fenomeni di origine naturale, l’Unione Europea ha deciso di dare la massima priorità  al tema Sicurezza. Con questo obiettivo nasce il progetto EDEN (End - User Driven Demo per CBRNe), finanziato dal Programma di Ricerca della Commissione Europea nell’ambito del 7° Programma Quadro , che rappresenta uno sforzo senza precedenti da parte dell’Unione Europea per sostenere la ricerca e l’innovazione in questo settore, con un investimento complessivo di 36.500.000  euro.

Il progetto EDEN, che ha preso avvio a settembre 2013, ha durata di tre anni, prevede il collegamento tra utenti finali, enti di Ricerca e Industrie ed è caratterizzato da un approccio altamente innovativo nello sviluppo delle attività di ricerca nel campo degli eventi CBRNe. La condivisione dei risultati tra le parti interessate, costituirà il punto di forza nell’intero ciclo di gestione da parte dell’’Europa di fronte a tali  eventi.

L’obiettivo primario del progetto è quello di fornire soluzioni atte a migliorare la prevenzione, l’interoperabilità e l’efficacia di risposta tra gli operatori che si trovano nelle aree interessate da eventi CBRNe, consentendo anche più efficienti interventi di recupero. Il progetto prevede che entro la fine delle attività di ricerca siano state realizzate tre azioni dimostrative per una convalida delle soluzioni proposte in EDEN.
Con questo progetto la Commissione Europea intende portare ad un livello superiore di maturità la capacità di resilienza della società europea, quando si tratta di eventi CBRNe. Il progetto si avvarrà anche dei risultati ottenuti in precedenti progetti sul tema Security (PRACTICE, DECOTESSC1) ed è finalizzato a testare sul campo, con azioni dimostrative, la validità delle soluzioni ricercate.
Il progetto EDEN si avvale di un consorzio composto da trentasei partecipanti provenienti da quindici paesi diversi (dell'UE e paesi associati) coordinati dalla BAE Systems. Il consorzio comprende sei principali categorie di attori CBRNe: gli utenti finali che costituiscono le principali parti interessate, grandi industrie, piccole e medie imprese, Università e Enti di Ricerca.

I 36 partner del Consorzio EDEN collaboreranno per realizzare lo sviluppo di un "sistema multiforme di approccio di sistema", che fornirà una soluzione europea su misura in grado di migliorare  il livello di coordinamento tra i diversi  operatori nel campo CBRNe. Una caratteristica che distingue il progetto EDEN è l'attivazione delle piattaforme degli Utenti Finali, delle PMI e dei Fornitori. Si tratta di organismi aperti dove le parti in causa possono accedere prendendo parte attivamente al progetto contribuendo con i propri suggerimenti e commenti. I soggetti interessati e le PMI possono anche mettere a disposizione le loro attrezzature, tecnologie e relativi servizi ai piani di emergenza CBRNe elaborati nel progetto, per arricchire ulteriormente i risultati di EDEN e per potenziare gli eventi dimostrativi previsti.  Attualmente, la Piattaforma degli Utenti Finali End User include 60 partecipanti provenienti da 20 paesi, la piattaforma per le PMI 34 membri e la piattaforma dei fornitori ne conta 19. Tutte le piattaforme hanno la possibilità di ampliamento con l’accesso a nuove organizzazioni.
Per chiarire il grado di pericolosità che si intende per incidenti CBRNe, si citano a titolo di esempio alcuni degli eventi più eclatanti che hanno portato a un numero elevato di vittime e causato ingenti danni socio–economico, come l’utilizzo di armi chimiche recentemente accaduto nel corso del conflitto siriano, la grande esplosione nella fabbrica AZF di fertilizzanti avvenuta a Tolosa nel 2001 e la mortale diffusione di E.coli che ha colpito la Germania nel maggio 2011. Informazioni sul progetto e sulle piattaforme possono essere reperite attraverso un sito web dedicato all’indirizzo http://www.eden-security-fp7.eu/, che sarà pienamente operativo a partire dall'inizio del 2014.

Punti di Contatto
Coordinatore di EDEN: Clive Goodchild  (clive.goodchild@baesystems.com)
Responsabile Scientifico ENEA: Luigi De Domincis (luigi.dedominicis@enea.it)
Piattaforma degli Utenti Finali: Federica Di Camillo (f.dicamillo@iai.it), Paola Tessari (p.tessari@iai.it)
Piattaforma delle PMI: Dominic Kelly (dominic.kelly@cbrneltd.com)
Piattaforma dei Fornitori: Michael Löscher (michael.loescher@eu-vri.eu)

 


Roma, 20 Dicembre 2013 Continue reading

Scossa di terremoto a Reggio Calabria: le basi antisismiche dell'ENEA hanno garantito l'isolamento dei Bronzi di Riace da scosse

La Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria comunica che, in seguito alla scossa di terremoto avvenuta questa mattina nello stretto di Messina, non si sono registrati danni all’interno del Nuovo Museo Archeologico di Reggio Calabria.... Continue reading

Incidente mortale ad un ricercatore dell’Università di Messina presso la Stazione italiana Mario Zucchelli in Antartide

Durante la XXIX Campagna italiana in Antartide, in attuazione del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (PNRA) promosso dal MIUR, che vede coinvolti, ognuno per le azioni di specifica competenza, l’ENEA, il CNR e la CSNA, il dott. Luigi Michaud, ricercatore dell’Università di Messina ed esperto di batteriologia polare, è deceduto stanotte (ora italiana) presso la Stazione italiana Mario Zucchelli a Baia Terra Nova.

Luigi Michaud era impegnato in un’immersione subacquea nell’area prospiciente la Stazione, per la raccolta di campioni biologici per studi sui batteri antartici. L’attività di immersione, come da procedura, era stata dettagliatamente programmata dal personale scientifico e logistico coinvolto nell’operazione.

La specifica attività del dott. Michaud in Antartide prevedeva l’effettuazione, mediante immersioni accompagnate, di campionamenti di varie matrici biologiche ed abiotiche (spugne, suolo, acqua, sedimenti) in vari punti nell'area di Baia Terra Nova, seguendo uno specifico protocollo di prelievo che il ricercatore aveva valutato dover effettuare necessariamente di persona.

Luigi Michaud era giunto presso la Stazione Mario Zucchelli il giorno 9 gennaio 2014 con la nave di appoggio alla Campagna, motonave cargo/oceanografica Italica, per svolgere ricerche nell’ambito di un progetto che, attraverso lo studio del microbiota antartico, intende sviluppare nuovi antibiotici contro i patogeni opportunisti della fibrosi cistica. Il progetto era stato selezionato nell’ambito del bando PNRA, emanato dal MIUR nel marzo 2013 e prevedeva appunto la raccolta in Antartide di materiale biologico anche nell’ambiente subacqueo.

Luigi Michaud si trovava presso la Stazione Mario Zucchelli a Baia Terra Nova come componente della Spedizione italiana, che prevede attività di ricerca sia presso la Stazione costiera Mario Zucchelli, sia presso la Stazione continentale italo-francese Concordia, sia sulla nave oceanografica Italica. La Spedizione è iniziata intorno alla metà di ottobre 2013 con l’apertura della Stazione Mario Zucchelli e si concluderà con la chiusura della stessa Stazione, prevista agli inizi di febbraio 2014.

Tutta la Comunità antartica ed i partecipanti alla XXIX Spedizione esprimono, in particolare alla moglie Angela ed ai piccoli Carlo e Sophie, il più sentito cordoglio per la gravissima perdita. Luigi, prima che un collega di Spedizione, era un amico la cui carica di simpatia era superata soltanto dal suo immenso amore per il mare, quel mare freddo e ostile che ce lo ha rubato per sempre.


Roma, 17 Gennaio 2014 Continue reading

Si avvia a Padova una nuova fase per la realizzazione di componenti e impianti per le attività di sperimentazione del reattore a fusione ITER

Con la consegna di PRIMA (Padova Research ITER Megavolt Accelerator), l’edificio che ospita un impianto sperimentale per la fusione nucleare, avvenuta presso l’Area della Ricerca del CNR di Padova, il sistema Italia registra un ulteriore progresso tecnologico per la realizzazione di ITER. PRIMA è un laboratorio che ospita un acceleratore di fasci neutri, che serve per il riscaldamento del plasma e per l’avvio del processo di fusione del reattore sperimentale ITER. Il progetto vede impegnato il Consorzio RFX di Padova, di cui fanno parte l’ENEA, il CNR, l’INFN e l’Università di Padova.

Questo risultato è stato ottenuto grazie ad una complessa attività di ricerca e sviluppo iniziata nei primi anni novanta, quando l’ENEA per prima cominciò ad orientare le proprie attività di ricerca verso lo sviluppo tecnologico del reattore dimostrativo, come coordinatore del programma italiano di fusione, e svolgendo successivamente anche un ruolo di supporto all’Industria, che si è rivelato determinante nella partecipazione alle gare internazionali per l’aggiudicazione dei componenti di ITER, ottenendo finora il 53% delle commesse europee, al netto delle gare per gli edifici.

Questo successo è dovuto anche al coinvolgimento delle industrie italiane del settore fin dall’inizio. Le nostre industrie hanno saputo cogliere l’opportunità di operare in un ambito strategico su attività di grande complessità che hanno permesso loro di ottenere risultati di eccellenza mondiale, nonché di acquisire un’alta qualificazione e di incrementare così la loro competitività anche in campi più convenzionali. Sono risultati di eccellenza che sono stati resi possibili mettendo a sistema un’industria altamente qualificata, dei laboratori di ricerca di eccellenza e una efficace attività di formazione.

Saranno le tecnologie hi-tech made in Italy: magneti superconduttori, camera da vuoto, sistemi di riscaldamento (l’impianto in costruzione a Padova), ecc., che dovranno garantire per decenni la sperimentazione in piena efficienza di ITER.

 


Padova, 24 Gennaio 2014 Continue reading

Accordo di collaborazione tecnico-scientifica fra i Musei Vaticani e l’ENEA per la tutela dei beni culturali

I Musei Vaticani e l’ENEA sono lieti di presentare uno speciale Accordo di collaborazione tecnico-scientifica fra i Musei Vaticani e l’ENEA per la tutela dei beni culturali.
Alla manifestazione, presso i Musei Vaticani, intervengono: Antonio Paolucci, Direttore dei Musei Vaticani, Giovanni Lelli, Commissario dell’ENEA, Ulderico Santamaria, Dirigente del Laboratorio di Diagnostica per la Conservazione e il Restauro dei Musei Vaticani, Giorgio Fornetti, Coordinatore trasferimento innovazione nel settore dell’optolettronica dell’ENEA.

Tale accordo si configura come una rilevante collaborazione tecnico-scientifica per sviluppare congiuntamente tecnologie più avanzate per la tutela dei beni culturali, con specifica cura riguardo il patrimonio storico, artistico, architettonico e ambientale.

Le attività di ricerca dei Musei Vaticani e dell’ENEA si basano su una consolidata esperienza multidisciplinare, che integra con un approccio sistemico le competenze derivanti da diversi ambiti di indagine, con particolare attenzione per il settore della diagnostica per immagini, il biorestauro e le metodologie di intervento compatibili con l’ambiente, compreso il settore energetico-ambientale.

I Musei Vaticani, costantemente impegnati in attività di studio, ricerca, conservazione e restauro dei beni culturali, collaboreranno con l’ENEA per lo sviluppo ed applicazione di nuove tecnologie per lo studio dello stato tensionale delle opere, indagini non distruttive che microinvasive, nonché per lo sviluppo di nuove metodologie per il restauro e la ricerca di nuovi sistemi di trasporto.

La collaborazione utilizzerà una vasta gamma di tecnologie innovative per le indagini diagnostiche, per la protezione sismica nei trasporti di opere d’arte, per l’impiego avanzato delle tecnologie informatiche utili al pubblico al fine di una fruizione più accessibile delle opere d’arte, per il recupero del patrimonio architettonico e monumentale, incluse attività di studio ed analisi energetico-ambientali per garantirne la gestione ecocompatibile.

L’azione combinata coinvolgerà soprattutto il Laboratorio di Diagnostica per la Conservazione e il Restauro dei Musei Vaticani e le diverse strutture tecnologiche dell’ENEA, che così insieme si occuperanno del trasferimento tecnologico, delle applicazioni e modellazioni delle tecnologie fisiche, chimiche, biologiche, ingegneristiche, con particolare impegno nello studio relativo ad attività di conservazione e valorizzazione che prevedono lo sviluppo, la progettazione e la messa a punto di tecnologie e metodologie connesse alle specifiche necessità di casistiche particolari, da cui eventualmente potranno derivare anche dei brevetti congiunti.

Giorgio Fornetti dell'ENEA

ENEA per il patrimonio culturale

 


Roma, 23 Gennaio 2014 Continue reading

L’ENEA lancia un think tank e i primi 3 progetti per lo sviluppo sostenibile

Eco-etichette per palesare il ‘contenuto’ di gas serra dei beni di consumo , facilitare la scelta di prodotti low-carbon, contrastare il “dumping ambientale” internazionale; interventi edilizi per la sicurezza sismica e l’eco-efficienza negli edifici pubblici finanziati con le multe all’abusivismo edilizio. E una mini-rivoluzione per i rifiuti, introducendo un “contributo ambientale”  sui beni che generano molti rifiuti, in modo da ridurre la Tares ai cittadini e far pagare un po’ di più ai produttori. Sono queste in estrema sintesi le prime tre proposte eco-sostenibili selezionate da un Gruppo di Esperti istituito dall’ENEA, presieduto dall’ex Presidente dell’Autorità per l’energia Alessandro Ortis e composto da esperti quali Marcello Clarich, Luigi De Paoli, Vincenzo Ferrara, Tullio Fanelli, Giulio Napolitano, Stefano Saglia, Gianni Silvestrini e Federico Testa.

Le tre proposte, che sono già state inviate a Governo e Parlamento, si inseriscono nell’ambito del Progetto “Idee per lo sviluppo sostenibile” dell’ENEA, presentato oggi a Roma da Giovanni Lelli,  Commissario ENEA. Il progetto è aperto alla massima partecipazione, chiunque può presentare proposte: istituzioni pubbliche e private, aziende, associazioni industriali, consumatori, ricercatori, professionisti, nonché anche i membri del Gruppo di esperti.
Gli esperti, che operano a titolo completamente gratuito, hanno il compito di verificare le proposte pervenute, valutandone in prima istanza la fondatezza e la completezza, e di individuare i progetti che presentano maggiore interesse per le ricadute sul piano economico-sociale, e per la loro rilevanza a livello internazionale, nazionale e regionale. Inoltre, gli esperti dovranno verificare la fattibilità tecnica, economica e giuridica dei progetti, avvalendosi anche delle competenze tecniche dell’ENEA per casi di particolare complessità tecnologica.

 “Il Paese ha bisogno della mobilitazione di tutti, anche per quello che riguarda il sistema energetico-ambientale, con contributi in grado di promuovere innovazione, crescita e sviluppo sostenibile – ha dichiarato l’Ing. Alessandro Ortis –. Con questo spirito di partecipazione e pur negli ovvii limiti dell’iniziativa, ci rivolgiamo a chi intendesse valutare con noi le proprie idee e proposte per farne eventuali segnalazioni alle Istituzioni.  Le prime tre proposte sono state già inviate al Governo ed al Parlamento per interventi riguardanti la lotta agli abusi edilizi con sostegno alla riqualificazione ambientale ed immobiliare, la gestione dei rifiuti urbani, il contenimento delle emissioni clima-alteranti; quest’ultima proposta è tesa a sollecitare una iniziativa italiana, nell’ambito dell’ormai prossimo semestre di presidenza europea, capace di farci superare il grave stallo degli accordi internazionali pro sviluppo sostenibile”.

 “L’ideazione di strategie di lungo periodo in grado di coniugare lo sviluppo economico con il rispetto per l’ambiente –ha sottolineato il Commissario ENEA, Ing. Giovanni Lelli - rappresenta una grande opportunità per il sistema-Paese, dal momento che la sostenibilità è diventata un elemento imprescindibile per il rilancio del tessuto produttivo italiano. Favorire la nascita di progetti che abbiano la capacità di orientare le tecnologie all’ottimizzazione dei consumi significa rispondere con efficacia alle sfide di un’economia globale che ha accresciuto come mai prima d’ora il livello di sfruttamento delle risorse naturali. Con queste finalità, il gruppo di esperti istituito dall’ENEA è chiamato a valutare soluzioni innovative dirette anche a contribuire al raggiungimento degli obiettivi europei in materia di riduzione dei consumi energetici, abbattimento delle emissioni e diffusione delle fonti rinnovabili e alla creazione di un quadro di riferimento per lo sviluppo sostenibile che consenta al sistema-Paese di affrontare con successo le sfide della green economy”.
Tutte le informazioni sul progetto Idee per lo sviluppo sostenibile e le proposte accolte sono consultabili online sul sito ENEA (ENEA Informa – Idee per lo Sviluppo Sostenibile).

 

 
 

 


Roma, 28 Gennaio 2014 Continue reading

Oggi l’ultimo saluto a Luigi Michaud

E’ stato tributato oggi pomeriggio nell’atrio dell’Università di Messina l’ultimo saluto al giovane ricercatore, dott. Luigi Michaud, scomparso tragicamente in Antartide nel gennaio scorso.
Moltissimi gli amici e i colleghi che già dalla prima mattinata hanno voluto rendere  omaggio alla salma di Luigi, affollando la camera ardente allestita  nell’Aula Magna dell’Ateneo peloritano. Accanto al feretro, avvolto dalle bandiere della Croce Rossa, di cui il giovane ricercatore era volontario, e del Programma Nazionale di Ricerca in Antartide, i picchetti della stessa Croce Rossa e dei Vigili Urbani del Comune di Messina.
Contemporaneamente all’apertura della camera ardente in Italia, tutto il personale della XXIX spedizione italiana  in Antartide presente presso la base Mario Zucchelli,  la base italo-francese Concordia e la nave cargo-oceanografica Italica si è fermato per osservare un minuto di silenzio in ricordo del collega Luigi Michaud.
In particolare nel piazzale della base Mario Zucchelli, dove si è raccolto tutto il personale, si è svolta la  cerimonia di ammaino bandiera a mezz’asta,  seguita  dal personale presente a bordo della nave Italica, ormeggiata per l’occasione nella Baia Terra Nova, a vista.
Prima che il feretro lasciasse il plesso centrale dell’Ateneo, autorità accademiche, i rappresentanti di CSNA, CNR, ENEA e della Croce Rossa Italiana, amici  e familiari hanno voluto ricordare la figura del dott. Michaud.

“Morire a quarant’anni- ha detto il Rettore dell’Università di Messina, prof. Pietro Navarra-  è semplicemente sbagliato, ma quando ad andarsene è una persona come Luigi, fa ancora più male. Oggi noi, colleghi e amici della sua Università, gli porgiamo un ultimo saluto esssendo certi che egli ci ha solo preceduto in un posto molto speciale, quello in cui tutti i problemi, anche quelli più complessi che lui studiava, trovino le giuste soluzioni”.
Subito dopo il prof. Emilio De Domenico, Direttore del Dipartimento di Scienze biologiche ed ambientali, in cui Luigi lavorava, ha ricordato la figura del dott. Michaud raccontando alcuni significativi episodi della vita del giovane ricercatore.

“L’Università di Messina- ha detto il prof. Carlo Alberto Ricci, Presidente della Commissione Scientifica Nazionale per l’Antartide -  ha costruito un pezzo del Progetto in Antartide, andando in quei luoghi e facendo ricerca di persona, così come stava facendo Luigi in questi giorni”. Dalle sue parole è emerso anche come gli studi del dott. Michaud avrebbero avuto importanti ricadute nella lotta alla fibrosi cistica.
Il dott. Vincenzo Cincotti in rappresentanza dell’Enea ha poi rinnovato i sentimenti di vicinanza e cordoglio da parte di tutti i componenti dell’Agenzia.

“L’attività di ricerca di Luigi-ha detto la dott.ssa Lucrezia Genovese, responsabile  del CNR di Messina – troverà dei seguaci, noi faremo di tutto per ricordare e onorare il suo ricordo”.
Alla commemorazione era presente anche il Sindaco di Messina, Renato Accorinti, che già in mattinata aveva visitato la camera ardente.

Un messaggi di cordoglio è infine giunto dal Presidente del CNR Luigi Nicolais, il quale ha rivolto un pensiero agli uomini di ricerca che operano in condizioni ambientali estreme ed a Luigi Michaud la cui vita si è interrotta così tragicamente nel mare che tanto amava.

Il Commissario dell’ENEA Giovanni Lelli ha espresso il suo cordoglio a nome di tutto il personale dell’ENEA ricordando le competenze scientifiche del dott. Michaud, e la sua passione per il mare.

 

 

 

 

 

 

 


Roma, 05 Febbraio 2014 Continue reading