Metis messo in moto

Il coronografo italiano Metis a bordo di Solar Orbiter è stato acceso e portato in temperatura per la prima volta. Tutto bene, anche se gli effetti dell’epidemia italiana di coronavirus hanno limitato l’accesso di ricercatrici e ricercatori provenienti dalle regioni del nord Italia Continue reading

Bolide diurno sull’Italia centro-settentrionale

I bolidi diurni sono fenomeni molto rari, conseguenza dell'ingresso in atmosfera di frammenti di asteroidi del tipo near-Earth. Generalmente si tratta di corpi piccoli, dell'ordine del metro, che si dissolvono in atmosfera lasciando dietro di sé una scia di plasma incandescente. Quello sfrecciato oggi alle 10:30 sui cieli italiani era probabilmente un meteoroide roccioso di 1-2 metri di diametro Continue reading

I piccoli aiutanti di mamma Nasa

Piccoli, versatili e molto economici, i nanosatelliti permettono di risolvere con rapidità ed efficacia numerosi problemi. L’agenzia spaziale statunitense ha intenzione di reclutarne alcuni come apripista per il programma d'esplorazione lunare Artemis, e anche qui in Europa ci sono progetti – come Hermes, coordinato dall’Inaf – per il loro impiego in ambito astrofisico Continue reading

Sharing Best Practices: IAEA Holds First International School of Leadership for Nuclear Safety in Japan

Participants from seven Asian countries at the first IAEA International School of Nuclear and Radiological Leadership for Safety hosted in Tokai University, Japan, gained thorough theoretical and practical understanding on leadership’s role in strength... Continue reading

Scoperta la più grande esplosione dopo il Big Bang

È avvenuta nell’ammasso dell’Ofiuco, a 390 milioni di anni luce dalla Terra. E ha rilasciato cinque volte più energia rispetto al precedente detentore del record, creando una cavità grande 15 volte la nostra galassia. A guidare la scoperta, in uscita su ApJ, è stata un’astrofisica italiana oggi al Naval Research Laboratory statunitense, Simona Giacintucci Continue reading

Miniluna o space debris? Ecco la foto del Gemini

Ne avevamo dato notizia ieri: è stato avvistato un secondo piccolo satellite naturale del nostro pianeta. Ma l’astronomo della Queen's University di Belfast Grigori Fedorets, che sta conducendo nuove osservazioni dalle Hawaii con il telescopio Gemini da 8 metri, suggerisce che potrebbe anche trattarsi di un corpo di natura artificiale Continue reading