Come fanno gli aerei a volare?

Quarantasettesima puntata

Come fa un aereo a volare? Tutti sappiamo che può farlo, ma a pensarci bene viene da chiedersi come possa mai tenersi in aria un oggetto così pesante… In questa puntata vi condurremo per mano nell’incredibile mondo dell’aerodinamica.

 

 

 

  • Autori: Gianluca Li Causi e Gianluca Murgia
  • Altre voci: Chiara Piselli
  • Regia: Edoardo Massaro
  • Musiche: Oxygene di Jean Michel Jarre
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3 Responses to Come fanno gli aerei a volare?

  • Salvatore says:

    Molto interessante e ben fatto complimenti anche per la varietà degli argomenti che trattate sempre in maniera corretta e senza mai banalizzare. Meno male che non avete spiegato il “segreto dell’ala” con i filetti fluidi che devono ricongiungersi al bordo d’uscita e quindi sul dorso dell’ala sono più veloci come si faceva una decina d’anni fa anche in ambito universitario . Risulta complicato spiegare la portanza con Bernoulli nel volo rovescio di un velivolo acrobatico con ala con profilo simmetrico. La stima di 2/3 della portanza dovuta a Bernoulli non me la ricordavo.
    Saluti
    Salvatore

  • Marcello Zolesi says:

    Non per contraddirti Salvatore, ma sia pure solo in parte, la portanza è dovuta anche all’effetto Bernoulli e, quindi, anche alla maggiore velocità che ha l’aria nel percorso nella parte superiore del profilo alare. Ovviamente non è l’unico motivo della portanza.

    • Rispondo a entrambi: gran parte della difficoltà nell’apprendimento non matematico della fluidodinamica sta nel fatto che si sono diffusi, sia sul web sia su libri di testo, moltissimi “misconceptions”. Tra questi fraintendimenti c’è appunto il famoso errore, a cui si riferiva correttamente Salvatore, di chi scrive che due elementi d’aria adiacenti sul bordo d’attacco devono tornare ad essere adiacenti sul bordo d’uscita dopo essersi separati nei due flussi sopra e sotto l’ala. Questo semplicemente è falso, non avviene, l’elemento che è passato sopra l’ala passa il bordo d’uscita sistematicamente prima dell’elemento passato sotto l’ala. Ed è facile dimostrarlo considerando un’ala sottile come un foglio di carta con la semplice forma di un arco di circonferenza e posta in orizzontale, cioè non inclinata: la lunghezza del profilo sopra e sotto l’ala è identica, ma la velocità media del flusso superiore è più alta di quella inferiore (poiché le linee di corrente sono compresse dalla bombatura del profilo), perciò non possono arrivare allo stesso momento. Questo profilo ha portanza, nonostante sia orizzontale e sottile, che può essere spiegata sia con l’effetto Bernoulli (differenza delle pressioni), sia con lo spostamento complessivo in basso dell’aria dopo il passaggio dell’ala (azione e reazione).

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Ringraziamenti
Per la revisione dei testi, gli utilissimi suggerimenti e il supporto in varie forme, un grazie agli ascoltatori: Alberto S., Andrea P., Federico C., Francesca D'A.O., Lara B., Onorio L.C., Cesare S., Stefano B., Antonella F., Lorenzo G., Alberto V.