La bellezza dei numeri

Trentaduesima puntata

I Numeri per molti sono una brutta bestia. Per i fisici dei grandi amici. Riccardo Faccini del Dipartimento di Fisica della Sapienza proverà a convincere anche voi ad ammirare e apprezzare i numeri, ad allenare la capacita’ di valutarne la sensatezza e l’informazione che essi effettivamente portano…

 

 

  • Autore: Riccardo Faccini
  • Altre voci: Chiara Piselli
  • Regia: Edoardo Massaro
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One Response to La bellezza dei numeri

  • La sensibilità ai numeri, di cui parliamo in questa puntata, ci torna utile per interpretare correttamente la notizia dell’OMS di questi giorni (ott-nov 2015) sulla dimostrata carcinogenicità della carne lavorata, notizia corretta, ma si presta a un’errata interpretazione se non si ha sensibilità ai numeri.

    L’articolo originale dell’OMS (Bouvard et al 2015, http://www.meatpoultry.com/~/media/Files/MP/IARC-summary.ashx) riporta i risultati del lavoro di Chan et al 2011 (rif. 12 nell’articolo OMS, http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3108955/pdf/pone.0020456.pdf) che dimostra un “incremento percentuale del 18%” del rischio di cancro al colonretto, come riportato corretamente dai media.

    Purtroppo però né questi articoli, né i media, esplicitano il valore base del rischio a cui si applica questo incremento relativo, che quindi chi legge percepisce erroneamente come un valore assoluto.

    L’articolo di Chan però cita il lavoro di Ferlay et al 2001 (http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/ijc.25516/epdf), in cui è mostrato che la percentuale di persone affette dal colonretto, in tutto il mondo e tra 0 e 74 anni, è del 2% (uno su 50), mentre la somma su tutti i tipi di tumore è il 18.7% (uno su 5.34).

    Il consumo di 50g al giorno di carne lavorata aumenta questo 2% del suo 18%, portandolo al 2.36%, non al 20% come percepito da molte persone, perché un incremento percentuale non si somma, si moltiplica!

    Annullare il consumo di carne lavorata quindi farebbe abbassare di 0.36 punti percentuali il rischio di colonretto, portandolo dal 2% al 1.64%, e l’incidenza totale dei tumori dal 18.7% al 18.34%.

    Questo è ciò che dicono i numeri e ciò che ha dimostrato la ricerca citata.
    Gianluca

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Ringraziamenti
Per la revisione dei testi, gli utilissimi suggerimenti e il supporto in varie forme, un grazie agli ascoltatori: Alberto S., Andrea P., Federico C., Francesca D'A.O., Lara B., Onorio L.C., Cesare S., Stefano B., Antonella F., Lorenzo G., Alberto V.