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Sentinel-2A pronto al lancio
Quinto lancio in vista per il per Vega che dopo aver portato in orbita con successo il veicolo di rientro europeo IXV nel febbraio scorso, si prepara a lanciare Sentinel -2A il secondo della famiglia di sei satelliti del programma di monitoraggio ambientale europeo Copernicus.
Sentinel-2A ha raggiunto la sua destinazione finale, lo spazioporto di Kourou in Guyana Francese dove in è in corso il processo di assemblaggio verticale che verrà seguito dal posizionamento del satellite nell’ultimo stadio del lanciatore, AVUM. Il satellite offrirà una visione a colori dell’ambiente terrestre, unendo l'alta risoluzione insieme a nuove capacità multispettrali. L’obiettivo della missione è monitorare i cambiamenti nella copertura del suolo e il monitoraggio della vegetazione a livello globale.
VEGA è in grado di portare un carico utile, di massa tra i 300 e i 1500 Kg, destinato a un'orbita polare bassa a una quota di 700 km E’ stato ideato in Italia che gioca un ruolo chiave dal punto di vista industriale la ELV, una società per azioni partecipata al 70% dal gruppo AVIO e al 30% dall'Agenzia Spaziale Italiana, è responsabile dello sviluppo del lanciatore nel suo complesso. Avio è invece responsabile dello sviluppo e realizzazione dei quattro Infine, VITROCISET è responsabile della realizzazione del segmento di terra, dalla torre di lancio al banco di integrazione e test.
Il programma Copernicus è una partnership di ESA e Commissione Europea che mira a fornire all'Europa un accesso continuo, indipendente e affidabile a dati e informazioni relativi all'Osservazione della Terra. L’obiettivo è quello di garantire al nostro continente una sostanziale indipendenza nel rilevamento e nella gestione dei dati sullo stato di salute del pianeta, supportando così le necessità delle politiche ambientali pubbliche europee
L’alone gigante di Andromeda

@AstroSamantha: slitta il rientro
E' stato rinviato il rientro a Terra dell'astronauta italiana dell'ESA, capitano dell'Aeronautica Militare, Samantha Cristoforetti e dei suoi colleghi di missione Anton Shkaplerov e Terry Virts. La nuova data per l'atterraggio, precedentemente fissato al 14 maggio, sarà definita dall'agenzia spaziale russa Roscosmos la prossima settimana. Lo slittamento è dovuto al mancato attracco del cargo Progress M-27, che ha causato un cambiamento di tutte le attività di docking/undocking sulla Stazione Spaziale Internazionale.
Il Progress, diretto alla Stazione spaziale Internazionale con tre tonnellate di rifornimenti a bordo, si è disintegrato la scorsa notte dopo il rientro in atmosfera e i suoi resti sono caduti sull’Oceano Pacifico. La vicenda del 'piccolo' gigante da 7 tonnellate e 7 metri era iniziata lo scorso 28 aprile, quando - dopo essersi staccato dal terzo stadio del missile Sojuz che lo trasportava - si era immesso un’orbita sbagliata iniziando a perdere quota.
Solitamente sulla ISS gli astronauti si alternano negli arrivi e nelle partenze: dei sei presenti a bordo, tre tornano sulla Terra e poco dopo altri tre li rimpiazzano. La Cristoforetti, ad esempio, partita dal cosmodromo di Baikonur il 23 novembre 2014, con i suoi due compagni di viaggio ha preso il posto dei tre cosmonauti scesi tredici giorni prima. In questo caso, il mancato rientro nella data schedulata sarà naturalmente concomitante al ritardo nell’arrivo dei nuovi inquilini della casa orbitante.
In ogni caso, quando @AstroSamantha tornerà a Terra avrà un ennesimo traguardo da festeggiare: oltre, infatti, ad essere la prima donna italiana a volare nello spazio - nonché in assoluto il settimo astronauta del nostro Pese e il quinto ad entrare nella ISS - sarà infatti il primo astronauta italiano a trascorrere più di sei mesi consecutivi in orbita.
Progress, disintegrata completamente al rientro
E’ finita nel migliore, e anche il più probabile, dei modi la vicenda del cargo spaziale russo Progress, in caduta ‘non controllata’ verso la Terra dal 28 aprile scorso. Al rientro nell’atmosfera, la Progress M-27 si è completamente disintegrata e i resti sono precipitati nell’Oceano Pacifico alle 4,04 - ora italiana - di questa notte.
Già da ieri, comunque, una nota della Protezione Civile e dell’ASI, nel confermare la finestra di caduta tra le 23 e le 11 di questa mattina, aveva escluso ogni rischio per il nostro Paese.
Il cargo russo era stato lanciato lo scorso 28 aprile dal cosmodromo di Baikonour per raggiungere la ISS con un carico di circa 3 tonnellate tra rifornimenti, strumentazioni scientifiche e pezzi di ricambio, ma a causa di un problema tecnico non ha mai raggiunto la Stazione ed ha iniziato il rientro a Terra in modo non controllato.